venerdì 26 gennaio 2018

Continua al Teatro alla Scala di Milano dal 19 gennaio "Die Fledermaus" di Johann Strauss.


L’euforia del nuovo anno continua dal 19 gennaio all’11 febbraio con Die Fledermaus (Il pipistrello) di Johann Strauss II (nella foto) titolo amatissimo dal pubblico di tutto il mondo ma che finora, in quasi 150 anni, non era mai stato presentato al Teatro alla Scala. Per il pubblico scaligero sarà un’occasione a lungo attesa per farsi affascinare dal raffinato humor fin de siècle del libretto e travolgere dal brio della musica del “Re dei Valzer”, una sintesi ricca di leggerezza e malinconia in cui celebri pagine sinfoniche, vocali e di danza si inseriscono perfettamente nel quadro di una brillante commedia degli equivoci. Questo importante “esordio” è affidato alla bacchetta di Cornelius Meister, che ha appena diretto questo titolo a Vienna nelle tradizionali recite di fine anno, e alla regia di Cornelius Obonya, esponente della più illustre dinastia teatrale austriaca, insieme a Carolin Pienkos. Nel cast non mancano voci importanti come Eva MeiPeter SonnMarkus Werba e Giorgio Berrugi, un mix austro-italiano che permette di alternare il cantato in tedesco e i dialoghi recitati in italiano. Nella parte comica del carceriere Frosch ci sarà inoltre un ospite speciale: Paolo Rossi, per la prima volta alla Scala. Le coreografie saranno firmate dal celebre Heinz Spoerli, che per la Stagione di Balletto porta in questi mesi a Milano anche la sua creazione Goldberg-Variationen.

giovedì 25 gennaio 2018

Il prossimo 31 gennaio ci sarà un concerto fuori rassegna a "Nel Gioco del Jazz". Al Teatro Forma si esibirà il "Family Affair Trio" con il contrabbassista Giuseppe Bassi, il sassofonista Roberto Ottaviano e la pianista Yu Ying Hsu.


Ancora un concerto fuori rassegna dell’Associazione musicale “Nel Gioco del Jazz”,mercoledì 31 gennaio. Al Teatro Forma a Bari, alle 21,00 si esibirà il “Family Affair Trio”, formazione cosmopolita guidata dal contrabbassista Giuseppe ‘Fratello Joseph’ Bassi, con il sassofonista Roberto Ottaviano (nella foto) e la pianista Yu Ying Hsu.
Il titolo fa riferimento al grado di parentela che lega nella vita e nella musica due degli artisti ma rimanda idealmente allo spirito di fratellanza che lega ogni musicista di jazz del mondo, uomo o donna che sia.
Il perfetto equilibrio delle parti fra le componenti maschile e femminile simboleggia, a fronte di ingiustizie e discriminazioni, e alla drammatica emergenza della violenza di genere, una simbolica armonia che riflette il meraviglioso ordine della natura, dove regna il rispetto per la vita. 
Yu Ying Hsu, pianista e compositrice  jazz taiwanese, si è esibita nei leggendari club jazz di New York City, come il Birdland, Sweet Rhythm e con musicisti famosi come Albert "Tootie" Heath, Paquito D'Rivera, John Riley, Alex Sipiagin , Michael Philip Mossman, Antonio Hart.
Giuseppe Bassi invece inizia la sua attività concertistica nel 1988, ma a partire dal 1990 diventa assidua e costante tanto da collaborare con Lew Tabackin, Bill Mays, Don Friedman, Bobby Durham, John Hicks, Jed Levy, Joe Magnarelli, Helen Sung, Mark Soskin, Bill Goodwin, Billy Drummond, Greg Osby, John Hicks, Mal Waldron, David Liebman, George Garzone, Tony Scott , Harold Danko, Avishai Cohen, Ute Lemper, oltre che con tutti i musicisti jazz più importanti e rappresentativi in Italia: da Enrico Pieranunzi a Dado Moroni, Gegè Telesforo, Roberto Gatto, Stefano Bollani, Francesco Cafiso, Fabrizio Bosso, Gianni Basso, Dino Piana, Franco Cerri etc.
Roberto Ottaviano infine, classe 1957, premiato quest’anno con il miglior disco dell’anno per la rivista Musica Jazz e come terzo miglior musicista, continua ad essere un eterno globetrotter della musica avendo girato il pianeta in lungo ed in largo ed avendo conosciuto e collaborato con i più importanti artisti del Jazz, e non solo, tra diverse generazioni. 
Costo biglietto: 10,00 euro settore unico.
Particolarmente vantaggiose le riduzioni a favore degli studenti. L’Associazione “Nel Gioco del Jazz” mette a disposizione 50 biglietti al costo di 5,00 euro, direttamente al botteghino del Teatro Forma la sera del concerto. Il prossimo appuntamento dell’Associazione “Nel Gioco del Jazz” è per domenica 11 febbraio, sempre al Teatro Forma, con il concerto del “Kneebody Quintet”, band americana dal jazz nuovo e sorprendente. Per informazioni su tutti gli eventi dell’Associazione “Nel Gioco del Jazz” è possibile scaricare l’APP dal sito ufficiale, www.nelgiocodeljazz.it, Google Store, Facebook e da tutti i dispositivi tablet, smartphone e iphone. Biglietti e abbonamenti in vendita presso CENTRO MUSICA – C.so Vitt. Emanuele 165 – Bari - tel. 0805211777, oppure chiamando l’Associazione Nel Gioco del Jazz al 3389031130, o inviando una mail a info@nelgiocodeljazz.it – Fb

mercoledì 24 gennaio 2018

ARRIVA IN ITALIA IL GUILLAUME TELL DI ROSSINI FIRMATO DA DAMIANO MICHIELETTO CHE INAUGURA LA STAGIONE 2018 DEL TEATRO MASSIMO DI PALERMO.


Sul podio Gabriele Ferro. Protagonisti Roberto Frontali, Dmitry Korchak e Nino Machaidze
In scena dal 23 al 31 gennaio. Lo spettacolo racconta la storia di un popolo in cerca della propria identità; di un popolo che vive in uno stato di guerra e vede la propria umanità sradicata”. Così il regista veneto Damiano Michieletto (nella foto) descrive il Guillaume Tell di Gioachino Rossini, che inaugura la stagione 2018 del Teatro Massimo di Palermo, dove sarà in scena a partire da martedì 23 gennaio, ripreso con la collaborazione di Eleonora Gravagnola. Lo spettacolo debutta in Italia dopo essere andato in scena alla Royal Opera House di Londra nel giugno 2015. 
La scena – prosegue Michieletto  è dominata da un albero, emblema della natura, tanto presente nella musica, ma che è divelto, come l'identità del popolo protagonista. L'ambientazione suggerisce un tempo storico sospeso tra arcaicità e contemporaneità, che nella loro dialettica sottolineano lo sforzo identitario del popolo protagonista, impegnato a vivere i miti del passato nei rituali che continua a perpetrare. Tell – conclude il regista - è sia un padre maturo che agisce in questo contesto sociale, sia un’icona, un eroe che il primo tende a emulare. Tell padre ama profondamente suo figlio, che lo ricambia di ammirazione identificandolo anche con il Tell eroe”. 
Partitura di grandi proporzioni, il Guillaume Tell arriva per la prima volta a Palermo in lingua francese; con questo titolo il Teatro Massimo celebra i 150 anni dalla morte di Rossini. A dirigerlo è chiamato il Direttore musicale della Fondazione Lirica, Gabriele Ferro. Protagonisti sul palco sono il baritono Roberto Frontali nel ruolo del protagonista, il tenore Dmitry Korchaknella temuta parte di Arnold, il soprano Nino Machaidze come Mathilde, e ancora Anna Maria Sarra nei panni di Jemmy ed Enkelejda Shkoza in quelli di Hedwige. Al fianco di Damiano Michieletto sono impegnati lo scenografo Paolo Fantin, la costumista Carla Teti e il Light designer Alessandro Carletti. 
Lo spettacolo è replicato fino al 31 gennaio. Dopo il Guillaume Tell Michieletto sarà impegnato nella nuova produzione de Die lustige Witwe (La vedova allegra) in scena alla Fenice di Venezia dal 2 febbraio 2018.

Venerdì 26 gennaio nel Teatro Showville l'Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari si esibirà in un concerto diretto da Vito Andrea Morra interamente dedicato a Domenico Modugno.


Venerdì 26 gennaio, alle ore 21.00, nel teatro Showville (Via Giannini, 9 – Bari), l’Orchestra Sinfonica della Città metropolitana di Bari si esibirà in un concerto diretto dal maestro Vito Andrea Morra, interamente dedicato a Domenico Modugno (nella foto). “Meraviglioso Mimmo” è il titolo dell’iniziativa che vedrà la partecipazione diGiulio Di Leone alla chitarra, Michele Campobasso al piano, Fabio Delle Foglie alla batteria, Gianluca Fraccalvieri al basso e delle voci di Luciana Negroponte,Francesca LeonePatty Lomuscio e Beppe Delre.
(Info biglietti: intero 10 euro, ridotto 5 euro).
In programma una selezione dei titoli più noti del repertorio di Domenico Modugno come: Volare, Piove, Meraviglioso, Dio come ti amoAmara terra mia,Chi si vuol bene come noi, Strada 'nfosaResta cu' 'mmeTu si 'na cosa grande,Vecchio frac , Stasera pago io e La lontananzaIl concerto sarà replicato sabato 27 gennaio, alle ore 20.30, nella Chiesa della Madonna della Pace a Molfetta (ingresso libero).

martedì 23 gennaio 2018

Mercoledì 24 gennaio nelle sale cinematografiche del circuito e giovedì 25 arriva in tv la Boheme di Puccini che ha inaugurato la stagione del Comunale di Bologna. Nuovo allestimento firmato da Graham Vick e diretto da Michele Mariotti.


Mercoledì 24 gennaio nelle sale del circuito All’Opera di Rai Com e giovedì 25 gennaio in tv
Dopo il successo di pubblico e critica delle prime recite, arriva sia sul grande che sul piccolo schermo La bohème di Giacomo Puccini, che ha inaugurato la Stagione 2018 del Teatro Comunale di Bologna nel nuovo allestimento firmato da Graham Vick e diretto da Michele Mariotti (nella foto). Lo spettacolo, ripreso da Rai Cultura, sarà trasmesso in diretta nei cinema del circuito All’Opera di Rai Com mercoledì 24 gennaio alle 20.00 e in differita su Rai 5 giovedì 25 gennaio alle 21.15. 
Scorcio di vita della gioventù parigina ottocentesca, dalle atmosfere crepuscolari, La bohèmedebutta al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1896; sul podio il ventinovenne Arturo Toscanini. Il successo è immediato e trionfale. A Bologna l'opera arriva in scena qualche mese dopo con lo stesso direttore d'orchestra: è il 4 novembre di quell'anno. Nella Bohème Puccini guarda ai lavori dell'ultimo Verdi, delineando una struttura drammaturgicamente e musicalmente molto libera, con una successione agevole tra arie e recitativi che gli permette di tratteggiare un quadro di profondo realismo, di cui sono protagonisti quattro ragazzi in lotta con l’inesorabile fuggevolezza del tempo. Al compositore lucchese interessano soprattutto quei momenti del quotidiano, vissuto dai personaggi, che procedono in modo discontinuo a seconda delle situazioni e dei diversi punti di vista. Un trattamento nuovo dell'intreccio drammatico-musicale che apre le porte a una dimensione comunicativa che sarà propria del cinema, della radio e della televisione.
Questo allestimento inaugurale del Comunale di Bologna con la firma di Graham Vick – considerato il regista più esperto e “rivelatore” degli ultimi decenni – fa riscoprire nel capolavoro pucciniano i dettagli, le “piccole cose” che fanno la differenza: il regista investe infatti molto nelle doti attoriali dei cantanti e nei rapporti tra i personaggi. Le scene e i costumi dell'opera sono di Richard Hudson e le luci di Giuseppe Di Iorio.
Sul podio dell'Orchestra e del Coro del Comunale sale per la sua terza inaugurazione come Direttore musicale Michele Mariotti, impegnato per la prima volta in un titolo pucciniano. Il Coro e il Coro di Voci Bianche del Comunale sono preparati rispettivamente da Andrea Faidutti e Alhambra Superchi.
Il cast di Bohème è formato da giovani interpreti pressoché coetanei dei protagonisti della vicenda: nel ruolo di Mimì è impegnata Mariangela Sicilia, in quello del poeta Rodolfo Francesco Demuro, Musetta è Hasmik Torosyan e il pittore Marcello è Nicola Alaimo. Con loro sul palco Andrea Vincenzo Bonsignore (Schaunard), Evgeny Stavinsky (Colline), Bruno Lazzaretti (Benoit / Alcindoro) e Guang Hi (Parpignol).
Lo spettacolo, in scena sino al 28 gennaio, è realizzato grazie al contributo di Automobili Lamborghini, che sceglie di sostenere per la terza stagione consecutiva il Teatro Comunale, dopo l'Attila inaugurale del 2016 e la Lucia di Lammermoor del 2017, e che conferma l'impegno col Teatro nei confronti della formazione grazie al progetto “Tracce musicali”. 

lunedì 22 gennaio 2018

Martedì 23 gennaio torna a Torino il progetto monografico dedicato alla musica di Robert Schumann per l'Unione Musicale.



Martedì 23 gennaio 2018, presso il Teatro Vittoria di via Gramsci 4 a Torino, torna il progetto monografico dedicato alla musica di Robert Schumann (nella foto), pensato dall’Unione Musicale in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi. Il repertorio del grande compositore romantico è affidato all’energia e alla freschezza di alcuni tra i migliori allievi dell’Istituzione torinese: «Schumann è un’opportunità formidabile per i nostri studenti in termini di esperienza artistica, un arricchimento nella loro formazione dato anche dal fatto di potersi confrontare, a livello veramente professionale, con un pubblico interessato e attento come quello dell’Unione Musicale. (intervista completa a Marco Zuccarini, direttore del Conservatorio di Torino:http://www.unionemusicale.it/intervista-a-marco-zuccarini-direttore-del-conservatorio-giuseppe-verdi-di-torino/). 
Nel terzo appuntamento si alternano capolavori strumentali da camera e una selezione di duetti per voci e pianoforte, vere e proprie gemme del repertorio liederistico. In apertura Arianna Di Martino, violoncellista appena diplomatasi a Torino e attualmente allieva presso il Conservatorio della Svizzera Italiana per il Master of Arts in Music Performance, insieme alla pianista Martina Baroni, classe 1998, allieva a Torino di Giacomo Fuga, saranno interpreti dei Phantasiestücke op. 73scritti da Schumann nel 1849, anno fra i più fecondi del compositore e anche l’ultimo da lui trascorso a Dresda. Rispetto al grigio clima culturale della città, che in precedenza aveva influito negativamente sulla creatività dell’autore, i Phantasiestücke rappresentano un tentativo di evasione, realizzato con la complicità degli amici della locale orchestra di corte. 
A seguire il duo composto dal soprano Miura Ayako e dal tenore Jang Minje insieme alla pianista Isabella Boffa, tutti allievi di Erik Battaglia nella classe di musica vocale da camera del Conservatorio di Torino. Eseguiranno alcuni Duetti per 2 voci e pianoforte tratti dalle opere 78, 74 e 34. Tra i meriti che la storia del Liedha ascritto a Schumann c’è anche quello di aver dato spessore drammatico ai Lieder a due voci. Nella predilezione di Schumann per questa forma giocò sicuramente un importante ruolo la sua relazione con Clara, non a caso tutti i duetti da lui composti sono di argomento amoroso e declinano con grande varietà le più tipiche situazioni di coppia. 
Il programma si conclude con il Trio Chagall, nato nel 2013 tra le aule del Conservatorio di Torino e già affermatosi in importanti concorsi internazionali. Dal 2015 l’ensemble studia sotto la guida di Antonio Valentino e attualmente frequenta il corso di musica da camera presso l’Accademia di Musica di Pinerolo con il Trio Debussy. Sui leggii il Trio in sol minore per violino, violoncello e pianoforte op. 110, il terzo per questo organico, composto nel 1851 a Düsseldorf, ultima residenza tranquilla della famiglia Schumann e ultimi anni dell’attività del compositore che videro la nascita anche della Messa, del Requiem, de Il pellegrinaggio della rosae, soprattutto, delle due Sonate per violino e pianoforte e della Quarta sinfonia. 
Il concerto è alle ore 20 ed è preceduto da una guida all’ascolto alle ore 18.30 a cura di Antonio Valentino e da un aperitivo offerto al pubblico alle 19.30.

Ulteriori approfondimenti:
Interviste a Arianna Di Martino e al Trio Chagall: http://www.unionemusicale.it/tag/interviste-schumann-23012018/

martedì 23 gennaio 2018
Torino, Teatro Vittoria – via Gramsci, 4
ore 18.30 guida all’ascolto
ore 19.30 aperitivo
ore 20 concerto
serie schumann

Arianna Di Martino violoncello - Martina Baroni pianoforte
Miura Ayako soprano - Jang Minje tenore - Isabella Boffa pianoforte
Trio Chagall
(Edoardo Grieco violino - Francesco Massimino violoncello - Lorenzo Ngyuen pianoforte)

Robert Schumann (1810-1856)
Phantasiestücke per violoncello e pianoforte op. 73

Duetti per voci e pianoforte:
Familien-Gemälde (Ritratto di Famiglia) op. 34 n. 4
Ich denke dein (Io penso a te) op. 78 n. 3
Wiegenlied am Lager eines kranken Kindes (Ninna nanna al letto d’un bambino malato) op. 78 n. 4
In der Nacht (Nella notte) op. 74 n. 4
Liebhabers Ständchen (Serenata d’amante) op. 34. n. 2

Trio in sol minore per violino, violoncello e pianoforte op. 110

Guida all’ascolto a cura di Antonio Valentino
In collaborazione con Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino

poltrone numerate, euro 20
in vendita presso la biglietteria dell’Unione Musicale e online su www.unionemusicale.it

ingressi (comprensivi di guida all’ascolto e aperitivo), euro 12
ridotti per gli under 12, euro 5
in vendita il giorno del concerto presso il Teatro Vittoria dalle ore 18.15

Un "Olandese volante" importante e trascinante inaugura il 2018 del Petruzzelli di Bari.


Le opere di Wagner non sono all'ordine del giorno qui a Bari. Per cui Biscardi mette in scena per la prima volta un "Olandese volante" di raro significato ed importanza, coadiuvato da un eccellente direzione musicale di Giampaolo Bisanti (nella foto), trascinante ed appassionata che ha guidato con impeto e vigore sin dalla splendida ouverture l'Orchestra del Teatro con ragguardevoli risultati.
L'Olandese non è, si sa. un 'opera di facile comprensione. La versione prescelta è quella di Yannis Kokkos che ha optato per una regia a specchio in cui l'azione in primo piano fa sentire partecipe lo spettatore che segue l'evolversi della vicenda da ogni angolazione venedone coinvolto direttamente. Sono efficaci da questo punto di vista i suggestivi inserti video di Eric Duranteau. Il Coro ha una dimensione significativa nella portata esecutiva dell'opera: è sempre protagonista fremente ed efficace. Qui a Bari quello del Petruzzelli ha fatto ottimamente la sua parte con un livello vocale impeccabile, evidentemente ben preparato da Fabrizio Cassi. Il cast tutto di lingua tedesca è stato all'altezza della situazione e di pregevole livello. Dall'Olandese emozionante e vibrante di Tomas Tomasson alla Senta fremente ed appassionata di Martina Welshenbach. Il pubblico ha apprezzato il livello esecutivo dello spettacolo rispondendo con entusiasmo e partecipazione alle parti più intense della scena. Un'inaugurazione insolita e per questo più bella ed apprezzabile, che fa pensare ad un esito sempre più intenso e gradevole anche in futuro. Ottimi tutti gli altri interpreti dell'opera wagneriana. Le quattro recite continuano da martedì prossimo alle 20.30.

venerdì 19 gennaio 2018

Inizia la stagione lirica al Petruzzelli di Bari con "l'Olandese Volante" di Richard Wagner.


Prende il via domenica (alle 18.00) con L'Olandese Volante di Wagner la stagione lirica 2018 del Petruzzelli. Hanno presentato stamane l'opera il sovrintendente Massimo Biscardi (nella foto), il regista Yannis Kokkos ed il direttore principale del Teatro e dell'"Olandese" Giampaolo Bisanti, che ha sottolineato l'evento storico di questa Prima barese, grazie a "Coro e Orchestra ragguardevoli, che hanno ormai raggiunto vette significative ed importanti". Poche parole per celebrare il ritorno di Wagner a Bari dopo molti anni dalla Teatralogia, che ebbe qui una buona esecuzione. L'opera romantica di Wagner sarà realizzata con la regia di Kokkos, per la prima volta ospite del Petruzzelli, e la direzione di Bisanti, al secondo anno della direzione barese del Teatro. Dopo la Prima del 21 gennaio, l'opera sarà replicata il 23, il 26, 27 e 28 gennaio.

Lunedì 22 gennaio nel Teatro Abeliano di Bari si terrà un concerto dell'Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana dal titolo "I suoni del silenzio...Nel giorno della memoria", diretto da Giovanni Rinaldi.


Lunedì 22 gennaio 2018, alle ore 21.00, nel Teatro Abeliano di Bari (Via Padre Kolbe, 3),  alla vigilia della Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime dell’Olocausto, l’Orchestra Sinfonica della Città metropolitana si esibirà in un concerto dal titolo “Il suono del silenzio…nel giorno della memoria diretto dal maestro,Giovanni  Rinaldi (nella foto) e con la voce recitante di  Antonietta Cozzoli. In programma l’esecuzione dei seguenti brani:  Schindler's List di John WilliamsNel suono del silenzio”per voce e orchestra di Vincenzo Anselmi Suite Appassionatadi Nino Rota/ Vincenzo Anselmi. (Info biglietti: intero € 10,00ridotto € 5,00).

giovedì 18 gennaio 2018

Sabato 20 gennaio all'Unione Musicale di Torino il pianista Antonio Valentino si esibisce in pagine di Schubert e Piazzolla.


Sabato 20 gennaio 2018al Teatro Vittoria di via Gramsci 4 a Torino torna Short Track. 30 minuti di classica per tuttimini concerti ripetuti tre volte nella stessa sera (alle ore 18, 19 e 20, sempre di sabato) dedicati a tutte le orecchie e a tutte le età, un progetto pensato dall’Unione Musicale per avvicinare nuovo pubblico alla musica classica eseguita dal vivo. 
I concerti hanno durata di mezz’ora (15 minuti di ascolto e 15 di question time) e prevedono il contatto ravvicinato tra spettatori ed esecutori (il pubblico è seduto direttamente sul palco insieme agli artisti). 
Quante volte brani di musica classica risultano facilmente riconoscibili, anche a chi non frequenta abitualmente una sala da concerto, perché sono parte integrante delle colonne sonore di celebri film?
È il caso per esempio dell’Adagio dal Trio in mi bemolle maggiore op. 100 di Schubert, melodia che fa da sfondo alle tragiche avventure di Barry Lindon nell’omonimo film drammatico del 1975 di Stanley Kubrick. Il Trio Debussy, gruppo torinese che da sempre l’Unione Musicale coinvolge in vari progetti sperimentali del Teatro Vittoria, eseguirà questo gioiello del repertorio da camera, rivelandone agli spettatori segreti e curiosità. Insieme a Schubert, un’altra celebre pagina più volte “prestata” al cinema e alla pubblicità: Libertango di Astor Piazzolla (come nel film Frantic di Roman Polansky del 1988). 
Antonio Valentino, (nella foto) pianista del Trio Debussy, sarà a disposizione, insieme agli altri due artisti che compongono il Trio, per rispondere a tutte le domande del pubblico. Un’occasione unica, informale e divertente, per abbattere le diffidenze e immergersi nel piacere della classica.
«Abbiamo abbracciato l’iniziativa con entusiasmo - afferma Francesca Gosio, violoncellista del Trio Debussy, - ogni sperimentazione è una possibilità di rilancio e di attualizzazione». (intervista completa su http://www.unionemusicale.it/intervista-esclusiva-a-francesca-gosio/) 
Prossimo e ultimo appuntamento con Short Tracksabato 24 febbraio 2018: Violino alla capricciosa.
Short Track è parte del progetto “Pubblico di domani” vincitore di “OPEN 2017 – Nuovi pubblici per la cultura”, l’azione che la Compagnia di San Paolo ha istituito per stimolare la sperimentazione e la ricerca sull’Audience Development.

Il Duo Santoro (chitarra) -Galeone (fisarmonica) inaugura la 74esima Stagione Concertistica degli Amici della Musica "Arcangelo Speranza" di Taranto.

Ci sono anche i tanghi di Astor Piazzolla e Richard Galliano e lo choro del brasiliano Pixinguinha  nel concerto di Michele Santoro (chitarra, nella foto) e Bruno Galeone (fisarmonica) che domenica 21 (ore 18), nel Salone della Provincia di Taranto, inaugura la rassegna «Young» della 74esima Stagione concertistica degli Amici della Musica «Arcangelo Speranza». La storica associazione ionica riapre la finestra sui nuovi talenti che lo scorso anno ha fatto registrare una straordinaria partecipazione di pubblico. E riparte con una coppia particolarmente affiatata composta da due musicisti già affermati interpreti nel repertorio solistico dei rispettivi strumenti.
Santoro e Galeone scoprono di avere un’affinità elettiva dopo essersi incontrarti come componenti di vari organici strumentali. E a quel punto decidono di formare un duo con l’obiettivo di sperimentare nuovi territori sonori attraverso la fusione tra due mondi timbrici e due tessuti armonici differenti. Dalla loro unione si realizza l’incontro tra due culture differenti, che si mescolano alla continua ricerca di percorsi alternativi, data la diversità degli strumenti di cui i due musicisti sono specialisti. Strumenti con i quali affrontano un repertorio variegato, colorato e complesso, ma al contempo di facile ascolto.
Nel concerto che propongono per gli Amici della Musica, Santoro e Galeone partono dalla musica classica, dal repertorio originale per chitarra, trascritta e rivisitata per duo, con l’esecuzione del Rondo op. 68 di Mauro Giuliani, la Sonata in re maggiore di Christian Gottlieb Scheidler e «La vida brève» di Manuel De Falla, per approdare alla musica brasiliana di João Pernambuco («Rebolico» e «Recordando Nazareth») e di Pixinguinha («Um a zero»). Inevitabili le incursioni nel mondo del bandoneon e della fisarmonica con il tango argentino di Astor Piazzolla («Libertango») e le contaminazioni del francese Richard Galliano («Tea for Toots» e «Tango por Claude»), oltre a uno spazio riservato a brani originali degli stessi Santoro («Bejo Roubado», «Per sempre», «Balcanica») e Galeone («Antidoto», «Bossa») e un’attenzione ad un autore italiano contemporaneo e virtuoso della fisarmonica come Renzo Ruggeri («Carnevale»).
Biglietti Posto Unico € 5,00
Info e prevendite AMICI DELLA MUSICA “ARCANGELO SPERANZA”
Via Toscana 22/a – tel. 099.730.39.72

mercoledì 17 gennaio 2018

Dal 18 gennaio "Il pranzo di Babette" interpretato e diretto da Paolo Panaro al Teatro van Westerhout di Mola di Bari.


È il film preferito di Papa Francesco. Diretto da Gabriel Axel vinse il Premio Oscar nel 1988 e rese celebre anche l’omonimo racconto capolavoro dal quale era tratto, «Il pranzo di Babette» di Karen Blixen, che la Compagnia Diaghilev propone in una trasposizione teatrale di Francesco Niccolini con la regia e l’interpretazione di Paolo Panaro (nella foto). L’appuntamento è al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, dove lo spettacolo andrà in scena dal 18 al 21 e dal 25 al 28 gennaio (ore 21, domeniche ore 20) con le musiche eseguite dal vivo dal baritono Angelo De Leonardis e dalla pianista Debora Del Giudice (prenotazioni 333.1260425).
 La riduzione di Niccolini e Panaro punta alla ricerca della purezza cristallina delle emozioni, potenti e livide, create dall'immenso talento della grande scrittrice danese: il miracolo e l’invidia, la paura dei sentimenti, il batticuore, gli anni che passano, le occasioni perdute, i rimpianti. E, sopra ogni cosa, una riflessione sulla generosità dell’arte, che cambia la vita.
Alla fine dell’Ottocento, in un piccolo villaggio della Danimarca, vivono due anziane sorelle, Martina e Philippa. Figlie di un pastore protestante, decano e guida spirituale del posto, dopo la sua morte hanno ereditato la direzione della locale comunità religiosa respingendo le proposte di matrimonio e continuando a vivere una vita semplice e frugale, per aiutare i compaesani in difficoltà.
Un giorno si presenta alla loro porta, stremata, la parigina Babette Hersan. Accolta dalle anziane signorine, si guadagna l'ospitalità facendo da governante e contribuendo all'attività di beneficenza. E le vicende che ne seguono vanno a comporre una storia in una casa di fantasmi. Perché tutto è finito molto tempo fa. Eppure il ricordo è vivissimo, come una fiamma di candela che scalda anche le notti più gelide. Una storia da leggere come un “cupo mal di denti” che l’arte di una donna, venuta da lontano, scioglie miracolosamente. Sullo sfondo, un fiordo norvegese, una comunità religiosa ossessionata dal senso del peccato e dalla penitenza, la fuga precipitosa di tre donne: una dall’amore, la seconda dalla lirica, la terza dalla Comune di Parigi. Tutte, adesso, riunite nella stessa casa, secondo i capricci del destino.

martedì 16 gennaio 2018

Mercoledì 17 gennaio inizia il tour italiano per l'Unione Musicale a Torino delle sorelle Katia e Marielle Labeque.


Inizia da Torino (mercoledì 17 gennaio 2018, Conservatorio Giuseppe Verdi – ore 21, per l’Unione Musicaleil tour italiano 2018 delle sorelle Katia e Marielle Labèque (nella foto) che toccherà poi Mantova, Firenze e Bologna.
Il duo pianistico più affiatato della scena internazionale sarà affiancato per l’occasione da due giovani percussionisti di rango come Simone Rubino e Andrea Bindi. «Abbiamo sentito tante cose belle sul loro conto […] – ha dichiarato Katia Labèque in una recente intervista rilasciata in esclusiva all’Unione Musicale – Avevamo proprio voglia di far conoscere al pubblico due artisti giovani e bravi come Simone Rubino e Andrea Bindi!»
Simone Rubino è uno dei talenti più splendenti cresciuti all’ombra della Mole Antonelliana. Diplomato al Conservatorio di Torino, si perfeziona con Peter Sadlo a Monaco di Baviera. A dispetto dei suoi 24 anni, Rubino ha già avviato una brillantissima carriera, anche grazie alla vittoria del primo premio al prestigiosissimo Concorso ARD di Monaco di Baviera (2014) e del Foerderpreis della Radio Tedesca (2015). Si è esibito con i Wiener Philharmoniker, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ed è stato ospite della Carnegie Hall a New York e del Palais des Beux Arts di Bruxelles.
Divenuto a soli 27 anni primo timpano dell’Orchestra del Teatro alla Scala, Andrea Bindi può vantare numerose collaborazioni con rilevanti formazioni italiane e straniere: l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Regionale della Toscana, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la City of Birmingham Symphony Orchestra. 
I quattro interpreti eseguiranno insieme la Sonata per 2 pianoforti e percussioni di Bartók, pagina in cui le sonorità della musica del folklore ungherese vengono assorbite dalla forma tradizionale della sonata in tre tempi. Nella Sonata i due pianoforti si integrano con una vasta serie di percussioni, amalgamate con varietà e potenza quasi orchestrale. È lo stesso Bartók a ricordare che «le due parti di percussioni sono del tutto uguali come importanza a ciascuna delle parti pianistiche. Il timbro degli strumenti a percussione ha varie funzioni: in molti casi dona solamente colore al suono del pianoforte, in altri sottolinea i più importanti accenti; occasionalmente gli strumenti a percussione introducono motivi contrappuntistici contrapponendosi alle parti pianistiche, e i timpani e lo xilofono suonano alcuni temi, anche come solisti: gli stessi temi sono di carattere percussivo, al punto da determinare una struttura ritmicamente contrappuntistica».
Sempre di Bartók si ascolteranno anche 5 studi per 2 pianoforti ricavati dal gruppo dei 153 che formano l’opera Mikrokosmos per pianoforte solo. Mikrokosmos può essere definito un lavoro di etnomusicologia ante litteram, una pietra miliare nello studio dei rapporti tra stile colto e popolare. 
Insieme alle atmosfere rassicuranti delle Danze ungheresi di Brahms sono in programma anche due novità, a testimonianza del legame che Katia e Marielle amano intrattenere con gli autori di oggi.Thirteen Drums del giapponese Maki Ishii vedrà Simone Rubino impegnato con 13 membranofoni (bongos, congas…) in un pezzo di bravura in cui strutture ritmiche determinate e indeterminate creano differenti percezioni del tempo musicale. 
Conferma l’attenzione delle sorelle Labèque per la musica contemporanea la scelta di eseguire in prima italiana il brano El Chan del quarantenne compositore americano Bryce Dessner, pagina ispirata alla natura selvaggia e misteriosa del Messico. Nato per quartetto con pianoforte (2016), il pezzo è stato poi trascritto per due pianoforti proprio per le sorelle Labèque, che collaborano regolarmente con Bryce Dessner e sono le dedicatarie anche del suo Concerto per 2 pianoforti.

lunedì 15 gennaio 2018

Sabato 20 gennaio al Teatro Forma si esibirà in concerto il musicista Maurizio Petrelli.


Sabato 20 gennaio, alle 21, al Teatro Forma di Bari (infotel: 080.501.81.61 – 328.474.64.69, biglietti in vendita su bookingshow.com) si esibirà in concerto dal vivo il musicista Maurizio Petrelli (nella foto), con la sua Very Big Orchestra diretta dal noto jazzista e maestro Franco Piana (autore degli arrangiamenti insieme a Vincenzo Presta). «Eccomi qui!» è il titolo di una ricchissima serata di musica in cui il crooner salentino presenterà i suoi nuovi brani raccolti nell'ultimo disco «Scatole di vetro», prodotto dall’etichetta romana Alfamusic, diretta da Fabrizio Salvatore e Alessandro Guardia, sapientemente mixati con inserti tratti dal suo precedente lavoro «Amori e Altre Storie - Divagazioni di un alchimista». Ad accompagnare Petrelli vi saranno sul palco del Forma 16 straordinari musicisti, particolarmente versati nello swing e nella costruzione di atmosfere da “crooner”, in cui sarà esaltata la vena più autentica dell’interprete.
I temi proposti da Petrelli disegnano un universo espressivo variegato, ora incline all’intimismo, ora attento all’ambito sociale della contemporaneità. Il registro stilistico è adeguato al racconto di avventure, impressioni e ricordi che emergono come tracce di un acuto scavo interiore, profondamente sincero e tendente a ricorrere all’ironia per alleggerire il dramma o rifuggire dal melenso.
Un momento particolarmente significativo del concerto sarà l’omaggio al grande Nicola Arigliano, attraverso alcuni dei suoi brani più noti, ma anche con la canzone originale «Colpevole», presentata al Festival di Sanremo nel 2005 e contenuta nel disco, in cui Petrelli lascia trapelare un trasporto che è più di un'affinità elettiva.
Il crooner salentino entra in punta di piedi in questo universo, per il rispetto dovuto ai mostri sacri, ma poi si trova subito a suo agio per la non comune esperienza di esploratore di stili acquisita in questi anni. Dimostra, infatti, una sensibilità interpretativa in cui coesistono vivacità e misura senza cedimenti a facili enfatizzazioni. I brani classici ritrovano, perciò, una rinnovata freschezza e gli arrangiamenti in chiave jazzistica riescono a estrarre un'anima swing anche dalla canzone melodica italiana.
Poco prima del concerto ci sarà un aperitivo-degustazione offerto da Eurospin.

PRIMO SPETTACOLO DEL 2018 PER LA RASSEGNA “ALTROVE”: IN SCENA AL PRO LOCO BABILONIA DI MOLFETTA IL 20 E 21 GENNAIO “COSTELLAZIONI” DI NICK PAYNE.


La stagione teatrale “Altrove. Teatro è follia”, targata Malalingua, inaugura il nuovo anno sabato 20 gennaioore 21:00, con lo spettacolo “Costellazioni”, in replica domenica 21 alle 18:30. Terzo appuntamento in cartellone per la rassegna molfettese che, sotto la direzione artistica di Marco Grossi e Marianna de Pinto, anima il palcoscenico del Pro Loco Babilonia, in Via San Gioacchino 1(Molfetta). “Costellazioni” porta in scena un testo unico e travolgente di Nick Payne (nella foto), giovane drammaturgo inglese tra i più attivi del panorama teatrale anglosassone, tradotto da Noemi Abe e diretto dal regista Silvio Peroni. Una storia d’amore raccontata attraverso le teorie della fisica quantistica e, dunque, del caos, esplorando le infinite possibilità degli universi paralleli. Payne prova ad applicare questo sistema alle vicende di una coppia, mostrando ogni volta una serie di possibili sviluppi delle azioni dei due in più di cento scena che si susseguono in settantacinque minuti. Protagonisti sul palcoscenico del Pro Loco Babilonia saranno Jacopo Venturiero e Aurora Peres, rispettivamente nei ruoli di Orlando, un affabile apicoltore, e Marianna, brillante ricercatrice universitaria nel campo della cosmologia quantistica. Una pièce che si propone come indagine sul libero arbitrio e sul ruolo che il caso gioca nelle vite dei due personaggi mostrando le possibilità e i diversi modi in cui i loro incontri sarebbero potuti andare a causa di molteplici fattori. Dunque, più versioni dei vari momenti della relazione di coppia, dalla conoscenza, alla seduzione, al matrimonio, al tradimento, si materializzano in scena dinnanzi agli occhi dello spettatore fino a convincerlo che è tutta questione di scelte. Lo spettacolo è una produzione di Khora.teatro, compagnia basata sulla esperienza e le competenze di Alessandro PreziosiTommaso Mattei Aldo Allegrini, riconosciuta dal MIBAC, Dipartimento per lo spettacolo dal Vivo. Gli interpreti, Venturiero e Peres, entrambi diplomatiall’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, da anni attivi sia in campo teatrale che cinematografico, sono qui diretti da Silvio Peroni regista teatrale e direttore artistico di Festival e rassegne culturali internazionali. Egli ha, inoltre diretto artisti come Elio Germano, Isabella Ragonese, Daniela Poggi, Alessandro Tiberi, Margot Sikabonyi, Massimo Dapporto, Ninì Salerno, Arnoldo Foà, Paola Gassman e ha realizzato spettacoli di autori come Will Eno, Nick Payne, Mike Bartlett, Cesare Zavattini, Tahar Ben Jelloun, Neil La Bute, PinterPer info, costi e prenotazioni di biglietti per lo spettacolo “Costellazioni” rivolgersi ai seguenti contatti: 3454213629 – 3494037423 - 080 9722881 (dal lun. al ven. dalle 16:00 alle 20:00);info.malalingua@gmail.com.