mercoledì 15 novembre 2017

GLI EPHEMERALS LIVE AL TEATRO FORMA: LA BAND LONDINESE CHE HA GIÀ TOTALIZZATO MILIONI DI VISUALIZZAZIONI IN TUTTO IL MONDO.


Sabato 18 novembre, alle 21,30, prosegue «Around Jazz», la stagione musicale 2017-2018 del Teatro Forma di Bari (via Fanelli 206/1): sul palco lo straordinario gruppo londinese degli Ephemerals (nella foto), band molto giovane (età media sui 27 anni) con un'esplosiva miscela di soul e funk. In tre anni e tre album («Nothing is Easy» nel 2014, «Chasing Ghosts» nel 2015 e «Egg Tooth» nel 2017) hanno già raggiunto la notorietà mondiale, totalizzando milioni di visualizzazioni fra streaming e YouTube, soprattutto dopo la collaborazione nel pezzo «I feel so bad» con Kungs, dj francese di vent’anni. Sul palco del Forma si esibiranno il leader Nicholas Hillman Mondegreen (chitarra),Wolfgang Valbrun (cantante), James Graham (tastiere), Adam Holgate (basso), Jimi Needles (batteria), Damian McLean-Brown e Thierry Lemaitre (corni).
Il concerto sarà introdotto da un breve set degli «I Think About It», un collettivo hip hop nato a Bari nel 2013, con l'intento di fondere il genere con le radici personali di ognuno dei componenti, oltre all'esperienza live di puro stampo Nu-Jazz-Soul. Sul palco del Forma saliranno Gabriele Poliseno Aka Elerbagi (voce), Marco Menchise (chitarra),Stefano De Vivo (chitarra), Claudio La Rocca Aka Sup Nasa (live electronics), Gianluca Aceto (basso elettrico), Vincenzo Guerra (batteria).
Biglietti in vendita al botteghino del teatro (è in corso una promozione speciale per gli under 35) e su www.bookingshow.com. Infotel: 080.501.81.61. Quanto agli Ephemerals, la loro è una carriera sempre più in ascesa, contraddistinta da un soul alla vecchia maniera, ma con il tocco dei nostri giorni. Quando il chitarrista Mondegreen (autore, produttore, vero e proprio deus ex machina del gruppo), incontra il cantante Valbrun, ad un concerto in Francia, la band degli Ephemerals prende vita e inizia subito a fondere elementi soul moderni con un deciso piglio jazz. Il loro debutto discografico "Nothing is Easy" ne riassume le incredibili capacità di arrangiamento e il gusto nell'esecuzione. "Chasing Ghost" è l'album successivo, che definisce lo stile musicale della band, impreziosito da sonorità forti, una sezione fiati e una voce intensa e notevolmente ispirata.
«Ho scelto il nome Ephemerals - spiega Mondegreen – quando la mia vecchia band si sciolse: fu un periodo molto difficile. Volevo ricordare a me stesso che le cose finiscono, non durano per sempre. Nonostante questo, abbiamo appena festeggiato il nostro quarto anno e stiamo lavorando al quarto album. Viviamo la musica godendoci il presente, senza guardarsi troppo avanti o indietro».
Anche sull'essenza concettuale e musicale dell'ultimo album, «Egg Tooth», le idee di Mondegreen sono molto chiare. «Il titolo (“Dente d’uovo”) si riferisce alla protuberanza cranica che hanno certi animali, come alcuni rettili, che li aiuta, durante la nascita, a rompere il guscio dell'uovo da cui nascono. Il messaggio che vogliamo lanciare è: graffiamo, scaviamo, perché potremmo ancora essere lì, dentro quell'uovo. Dentro c’è l’idea della reincarnazione, tipica delle filosofie orientali, per spingere l’ascoltatore a valutare la propria esistenza e, se vuole, finirla e cominciarne un’altra».

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