mercoledì 5 luglio 2017

David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes - 40° anniversario Castello Svevo Bari – 9 giugno/2 luglio 2017.


Oltre 5300 visitatori per la mostra in esclusiva italiana al Medimex
Si è chiusa domenica 2 luglio con oltre 5300 visitatori la mostra David Bowie Masayoshi Sukita: Heroes 40° anniversario, allestita al Castello Svevo di Bari a partire dal 9 giugno nell’ambito del Medimex 2017 Special Edition promosso da Puglia Sounds. La mostra ha presentato, per la prima volta in Italia, ventitré immagini inedite di Masayoshi Sukita che ritraggono David Bowie e Iggy Pop realizzate durante la sessione fotografica dalla quale venne tratta la copertina dell’album Heroes. Con la personale, realizzata in collaborazione con  Ono Arte, del grande fotografo giapponese in occasione del quarantennale del disco che segnò l’incontro tra i due musicisti, il Medimex ha celebrato anche per immagini Iggy Pop, che sabato 10 giugno si è esibito sul palco di piazza Prefettura per l’unica data italiana del suo tour mondiale.David Bowie e Iggy Pop sono ritratti insieme in quattro delle ventitré foto inedite in Italia che con tutte le altre della mostra raccontano uno dei momenti cruciali della storia del rock. La sessione fotografica durò solo due ore. «David - ricorda Sukita - si muoveva in continuazione, cambiava espressioni, voleva esprimere la sua energia, io ci vedevo anche un pizzico di follia, di surrealismo». Solo dopo alcuni mesi dalla seduta Bowie contattò Sukita per chiedergli se poteva utilizzare una delle immagini per la cover del secondo album della trilogia berlinese. «Gli mandai una ventina di scatti e segnai i tre che preferivo. Un giorno - continua Sukita - mi chiamò e mi chiese una di quelle foto. Ma non sapevo ancora che sarebbe diventata la copertina di Heroes». Tra l’altro, lo shooting non fu mai commissionato a Sukita dalla casa discografica di Bowie ma accordato tra i due in occasione della permanenza di Bowie in Giappone per la promozione del primo album da solista di Iggy Pop, The Idiot. Un conferma della relazione non solo professionale, ma anche artistica, tra Sukita e Bowie.  Una relazione nata nel 1972 quando il fotografo arrivò a Londra per immortalare Marc Bolan e i T-Rex. Sebbene non sapesse chi fosse Bowie, decise di andare ad un suo concerto perché irresistibilmente attratto dal cartellone di The Man Who Sold the World che lo promuoveva. «Il mio sguardo fu catturato dal suo genio creativo mentre lo osservavo muoversi sul palco insieme a Lou Reed, e mi apparve subito differente dagli altri rock and rollers. Era assolutamente da fotografare». Sukita riuscì finalmente ad incontrare Bowie di persona grazie all’aiuto dell’amica e stylist Yasuko Takahashi, che era già stata la mente delle prime sfilate londinesi di Kansai Yamamoto, l’autore dei costumi di scena di Bowie ai tempi di Ziggy Stardust, altro periodo al centro della mostra in programma al Medimex. Takahashi propose un portfolio con i lavori di Sukita all’allora manager di Bowie che gli accordò uno shooting. E da allora cominciò una relazione professionale e umana tra i due che sarebbe durata sino alla scomparsa del musicista inglese.

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