lunedì 13 marzo 2017

Recital del giovane pianista Alessandro Boeri al Vittoria di Torino per l'Unione Musicale il prossimo 14 marzo.


«Suonare per un’istituzione antica e benemerita come l’Unione Musicale è certamente un privilegio. Questo ente è il motore della vita musicale della città e penso veramente che sia un’ottima iniziativa dare la possibilità anche a chi è ancora studente di misurarsi con essa: accolgo questo concerto come una grande opportunità di crescita e formazione personale». Così Alessandro Boeri (nella foto) parla del suo prossimo concerto di martedì 14 marzo 2017, presso il Teatro Vittoria di Torino, terzo appuntamento pianistico della serie Mozart nel cartellone dell’Unione Musicale. 
Nato a Moncalieri nel 1997, Alessandro Boeri frequenta attualmente il terzo anno del Diploma Accademico di primo livello presso il Conservatorio di Torino sotto la guida di Claudio Voghera. Si è distinto in importanti concorsi, ha seguito masterclass con grandi nomi del concertismo internazionale come Michel Béroff e Aleksandar Madžar e corsi di perfezionamento presso l’Accademia di Musica di Pinerolo. Il suo recital mozartiano si apre con l’Adagio in si minore K. 540breve movimento lento composto nel 1788 (tra le due versioni praghese e viennese del Don Giovanni) che, nella sua tragica inafferrabilità, rivela in pieno l’essenza poetica dell’ultima fase compositiva di Mozart.
Seguono due brani giovanili, le Sonate K. 279 e K. 283, che appartengono entrambe a un gruppo di sei Sonate scritte agli inizi del 1775, in preparazione del viaggio a Monaco per l’allestimento della Finta giardiniera. La sequenza delle tonalità e il carattere via via più brillante della scrittura lasciano pensare che Mozart, componendo questi lavori avesse in mente di pubblicare il suo primo ciclo di Sonate per pianoforte, cosa che poi non avvenne perché non trovò un editore, e solo nel 1784 riuscì a pubblicare la sesta Sonata, mentre le altre cinque rimasero inedite fino al 1799.
In coda al programma il Preludio e fuga K. 394, pagina elaboratissima per densità del tessuto contrappuntistico, composta nel 1782 e unico lavoro completato di una progettata serie di sei composizioni dedicate al barone Gottfried van Swieten, appassionato dilettante, mecenate e collezionista di rari manoscritti, grazie al quale Mozart scoprì e studiò approfonditamente gli antichi maestri come Bach e Händel. 
Il concerto sarà preceduto (alle ore 18.30) da una guida all’ascolto a cura di Alberto Bosco e da un aperitivo offerto al pubblico (alle ore 19.30).

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