mercoledì 8 marzo 2017

Per la DAB, la stagione di danza contemporanea domani 9 marzo al Nuovo Teatro Abeliano vanno in scena "La sagra della Primavera" e "Bolero". Il giorno dopo nel Palazzo ex Poste alle 11.30 si terrà un Seminario sui Balletti Russi.


Per DAB, la stagione di danza contemporanea del Comune di Bari realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con Teatri di Bari e Altradanza, domani, giovedì 9 marzo, al Nuovo Teatro Abeliano di Bari all’interno della rassegna Esplorare-generazione contemporanea, due tra gli spettacoli di danza più gettonati quest’anno al botteghino: La sagra della primavera, e Bolero, di MM Contemporary Dance Company. Il primo, alle 21.00, su musica di Igor Stravinskij; costumi Nuvia Valestri; light design Cristina Spelti. Interpreti Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Alessio Monforte, Giovanni Napoli, Miriam Re, Cosmo Sancilio, Nicola Stasi, Gloria Tombini, Chiara Toniutti, Lorenza Vicidomini. Coreografia Enrico Morelli.
Possente capolavoro musicale, Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij è ispirato ad un’antica leggenda slava secondo la quale ad ogni primavera una vergine doveva essere ritualmente sacrificata affinché la terra potesse rifiorire. Nella propria interpretazione del Sacre, il coreografo Enrico Morelli si è accostato con profondo rispetto a questa partitura. Nell'allestimento che ne risulta, si rispecchia un risvolto dell'affannoso dinamismo del nostro tempo in cui per combattere antiche e nuove paure, ed esorcizzare il male di vivere che accompagna il presente, ogni occasione è buona per individuare un capro espiatorio. L’assunto della coreografia è tutto qui: sino a quando l'essere umano sacrificherà i propri simili alla violenza del cieco cannibalismo, la luce della cultura e la chiarezza della ragione non prenderanno il sopravvento. Se ciò non avverrà l’animale uomo sarà condannato a restare Homo homini lupus.
Subito dopo, alle 22.00, Bolero, musica Maurice Ravel, Stefano Corrias; costumi Alessio Rosati con la collaborazione di Nuvia Valestri; light design Cristina Spelti. Interpreti Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Enrico Morelli, Giovanni Napoli, Nicola Stasi, Gloria Tombini, Lorenza Vicidomini. Coreografia di Michele Merola.
Bolero (1928) è ancora oggi tra i brani più noti della storia della musica: una delle ragioni della fortuna del pezzo sembra essere fortemente legata all’evocazione di immagini di sensualità che questo suscita. Nel realizzare una nuova versione coreografica del Bolero, Merola si è confrontato con questa musica ossessiva e ripetitiva, focalizzandosi sul ventaglio inesauribile dei rapporti umani, in particolare quelli di coppia, dentro ai quali, spesso, registriamo le inconciliabili distanze tra uomini e donne. Così, nelle diverse sfumature assunte dalla danza, la coreografia declina la varietà di umori che “circolano” intorno e dentro al rapporto di coppia. Nella coreografia si proiettano paure, desideri rimossi, scosse esistenziali che rivelano interi universi, legami segreti che esistono tra le persone… e l’ironia lascia il posto al timore, l’amore al disinganno, il distacco alla condivisione, e via via, fra crescendo e diminuendo, come la musica del Bolero.
Dalle ore 21.00. Biglietti da 12 a 5 euro (ridottissimi). 
Il giorno dopo, venerdì 10, nel Palazzo ex poste di Bari alle 11.30, seminario su I balletti russi.Intervengono Massimiliano Craus, critico e docente Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, Michele Merola ed Enrico Morelli, coreografi di MM Contemporary Dance Company. Modera Maria Grazia Porcelli, Università di Bari.

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