giovedì 9 febbraio 2017

Michele Mariotti sale per la prima volta sul podio a Monaco di Baviera per dirigere la Semiramide di Rossini il prossimo 12 febbraio.


Dopo il successo personale ottenuto in occasione del suo debutto a Berlino – lo scorso novembre alla Deutsche Oper con Les Huguenots di Meyerbeer – Michele Mariotti (nella foto) sale per la prima volta sul podio di un altro grande teatro tedesco: la Bayerische Staatsoper di Monaco dove, domenica 12 febbraio alle ore 18 (in diretta su BR Klassik in Germania e su Rai Radio3 in Italia), dirige una nuova produzione della Semiramide di Rossini – titolo che interpreta per la prima volta – nella messa in scena del regista americano David Alden, con cui Mariotti ha recentemente collaborato proprio per Les Huguenots. Le scene sono di Paul Steinberg, i costumi di Buki Shiff, le luci di Michael Bauer, mentre le coreografie sono curate da Beate Vollack e i video da Robert Pflanz.
Protagonisti vocali sono Joyce DiDonato, al suo debutto nel ruolo della regina di Babilonia; Alex Esposito, in quello di Assur; Daniela Barcellona, nei panni di Arsace; Lawrence Brownlee in quelli di Idreno. Completano il cast Simone Alberghini come Oroe; Elsa Benoit come Azema; Galeano Salas nei panni di Mitrane e Igor Tsarkov come ombra di Nino. Il Coro e l'Orchestra sono quelli della Bayerische Staatsoper.
Sono felice di dirigere per la prima volta Semiramide – dice Michele Mariotti, che è Direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna – A parte il Guillaume Tell, lavoro con cui il compositore ha voluto dimostrare di saper scrivere in uno stile diverso, Semiramide è davvero il capolavoro di Rossini: la sua indiscussa cattedrale belcantistica. E in qualche modo anche il suo testamento. Per questa nuova produzione dell'opera a Monaco ho lavorato molto con gli interpreti. Con Joyce DiDonato, in particolare, perché Semiramide è un ruolo complesso: è una donna colpevole, che ha ucciso, ma è anche innamorata, e che scopre di essere madre. Fin dall'inizio, anche quando è in mezzo alla folla, appare come una donna sola. È in preda all'ansia per la colpa che si porta dentro. La sua celebre aria "Bel raggio lusinghier" non è affatto un'oasi felice: persino gli estremi virtuosismi vocali vanno piegati alla psicologia del personaggio. Una donna che, nonostante sia colpevole dell'assassinio del marito, si configura come un personaggio positivo: accetta la sua sorte, non vuole sfuggirla. Semiramide – conclude Mariotti – ci commuove. In qualche modo facciamo il tifo per lei.”
Lo spettacolo è in replica alla Bayerische Staatsoper fino al 3 marzo 2017. Dopo Semiramide, sempre a Monaco, Mariotti dirigerà i Münchner Symphoniker con il pianista Michail Lifits, in un programma che comprende pagine di Gluck, Mozart e Bruckner, il 9 e il 12 marzo al Prinzregenten Theater. Il concerto è proposto anche l'11 marzo alla Kongresshaus di Garmisch-Partenkirchen.
Il suo prossimo impegno in Italia sarà invece il dittico composto da La voix humaine di Poulenc e Cavalleria rusticana di Mascagni, in programma al Teatro Comunale di Bologna dal 9 aprile con la regia di Emma Dante.

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