mercoledì 11 gennaio 2017

Sei concerti obliqui da sabato 14 febbraio a Palazzo Pesce di Mola di Bari.


Sei concerti “obliqui”, da sabato 14 gennaio, al Teatro van Westerhout e a Palazzo Pesce di Mola di Bari, con ospiti internazionali, tra i quali spicca il percussionista americano Ray Mantilla. Le Stagioni dell’Agìmus (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali) dirette da Piero Rotolo nella rete Orfeo Futuro, tornano nel 2017 con la loro consolidata programmazione “trasversale” a partire dall’inaugurale «Concerto per Eduardo» al Teatro van Westerhout: un viaggio attraverso le voci dei personaggi cari all’autore di «Napoli Milionaria» e «Filumena Marturano», con una produzione per quartetto d’archi, clarinetto e voce recitante nata all’interno dello spettacolo «Io parlo napoletano, scusate…» che ha segnato nel 2009 il debutto alla regia di Maurizio Pellegrini all’Accademia dei Filodrammatici di Milano.
La prima parte della ventitreesima edizione delle Stagioni dell’Agìmus, sostenuta dalla Regione Puglia e dal Comune di Mola di Bari, proseguirà domenica 29 gennaio a Palazzo Pesce con un itinerario tra melodramma e arie da camera italiane (Bellini, Puccini, Tosti) e Zarzuelas e Canciònes spagnole (Granados, Falla, Luna), protagonista il soprano Maria Eugenia Boix con la pianista Anna Ferrer, mentre il 18 febbraio l’ensemble Umberto Giordano, guidato dalla foggiana Gianna Fratta (recente protagonista sul podio del concerto di Natale al Senato), suonerà al van Westerhout musiche di Beethoven in un originale spettacolo dedicato al compositore tedesco con la partecipazione straordinaria dell’attore Giampiero Mancini.
Concerto doppio il 5 marzo, sempre al Teatro Comunale, che verrà aperto da Piero Rotolo, impegnato in un recital pianistico fuori dagli schemi, all’interno del quale il musicista pugliese proporrà un'antologia di capolavori (troppo noti) e di rarità pianistiche (troppo poco note) di grande effetto emotivo per un pubblico curioso. Seguirà la performance del violoncellista Luciano Tarantino che, con il pianista Giuseppe Bini, presenterà il progetto discografico «Cello Encores» incentrato sui cosiddetti pezzi da bis.
Quindi, il 18 marzo, ancora al van Westerhout, sarà di scena una leggenda vivente della musica latino-americana, il percussionista newyorchese di origini portoricane Ray Mantilla, già accanto a Max Roach, Art Blakey, Charles Mingus e Tito Puente, atteso nel concerto «American and Carribean Songs» con il collaudato quartetto del chitarrista Maurizio Di Fulvio e la vocalist Alessia Martegiani.
Nello stesso solco si inserisce l’evento di chiusura (data ancora da definire) con il Patagonien Quartett, formazione di stanza a Vienna ma composta da musicisti latino-americani impegnati nella reinterpretazione in chiave classico-europea della propria tradizione. L’appuntamento di Mola, un’esclusiva nazionale, viene realizzato in collaborazione con la Tim Competition, il Trofeo internazionale di musica che ha visto il gruppo di Christian Kausel (violino), Daygoro Serón (violoncello), Franco Hernàndez (basso) e Alejandro Lopez (chitarra)

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