mercoledì 30 novembre 2016

Il 4 dicembre ci sarà il concerto dei Cantori di Santomio nell'Auditorium di S. Gaetano a Malo.


13 allievi direttori di coro, che stanno studiando all’Accademia “Piergiorgio Righele” di ASAC Veneto, dopo un weekend di full immersion nella musica del ‘500 si alterneranno sul podio per dirigere I Cantori di Santomio nel concerto finale, che si terrà domenica 4 dicembre, alle ore 17, nell’Auditorium S. Gaetano a Malo (ingresso libero).
Guidati da Matteo Valbusa, che ne segue la preparazione, gli aspiranti direttori di coro provengono da tutta Italia e hanno dedicato le giornate di sabato e domenica ad una masterclass di approfondimento sulla musica rinascimentale, tenuta dal M° Lucio Golino, assistente musicale al Teatro dell’Opera di Vienna e direttore del coro di voci bianche della Wiener Volksoper. Grande esperto della musica europea del ‘500, il Maestro Golino ha selezionato un programma di musica sacra e profana, con chanson francesi e madrigali italiani che faranno da esercitazione di direzione per gli allievi dell’Accademia Righele.

I giovani direttori avranno a disposizione per l’intero weekend I Cantori di Santomio come coro-laboratorio che viene preparato da Nicola Sella (direttore dell’ensemble vocale) e che è stato scelto tra i più prestigiosi cori del Veneto per la sua specializzazione nella polifonia antica.
Due giorni di intenso lavoro che sfoceranno nel concerto di domenica pomeriggio, dove ciascun allievo dirigerà uno dei brani in programma. L’ultimo canto, invece, sarà riservato alla direzione di Nicola Sella, alla guida dei suoi Cantori.
Si eseguiranno dunque “T’amo, mia vita” di Vittoria Aleotti (1575 – 1620),“Il bianco e dolce cigno” di Jacob Arcadelt (1514-1557),”Il est bel et bon” di Pierre Passereau (1509-1553), “Au verd boys” di Clement Jannequin (1485-1558), ”Bon jour, Mon coeur” di Orlando di Lasso (1532-1594), “Zefiro torna” di Luca Marenzio (1553-1599), “Mille regretz de vous abandonner” e “Nunc dimittis servum tuum” di Josquin Desprez (1450 circa – 1521), e, ancora per la musica sacra “Vere languores nostros” di Tomàs Luis de Victoria (1548-1611), “Super flumina Babylonis” di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525 circa – 1594),  “Filiae Jerusalem” di Andrea Gabrieli (1510-1586).

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