lunedì 19 settembre 2016

Un'opera per ragazzi e bambini: è la Cenerentola di Cristian Carrara e Maria Grazia Pani.


La Fondazione Petruzzelli presenta una nuova produzione realizzata ad hoc per i bambini ed i ragazzi: Cenerentola. Lo spettacolo rientra nel calendario di iniziative dell’Ufficio Scuola del Teatro,  dedicate ai giovanissimi e che confermano l’impegno della Fondazione per la formazione del pubblico di domani. 
La nuova opera in un atto, commissionata dalla Fondazione Petruzzelli e realizzata dal compositore Cristian Carrara, avrà il libretto e la regia di Maria Grazia Pani( nella foto).
 Sul podio dell’Orchestra del Teatro salirà Giuseppe La Malfa, maestro del Coro  Fabrizio Cassi. A firmare le scene Angelo Linzalata.
 A dar vita allo spettacolo: Claudia Urru (Cenerentola),  Francesca Ruospo (La mamma di Cenerentola),  Teresa Di Bari (Genoveffa),  Desirée Pappagallo (Carolinda), Angela Nicoli (La Matrigna),  Alessia Nadin (La Fata Madrina),  Marco Miglietta (Il Principe),  Carlo Sgura (Petronio),  Alberto Comes (Il Re).
 Destinato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado che potranno prenotarsi contattando l’Ufficio Scuola della Fondazione Petruzzelli (tutte le informazioni sono disponibili on line sul sito www.fondazionepetruzzelli.it) lo spettacolo è anche aperto al pubblico fino ad esaurimento posti. Sarà infatti possibile acquistare i biglietti rimanenti delle recite mattutine il giorno stesso dello spettacolo, mentre sarà totalmente libero l’acquisto delle recite pomeridiane.
 In programma al Teatro Petruzzelli giovedì 29 settembre ore 10.00 e 11.30, venerdì 30 settembre ore 10.00 e 11.30, sabato primo ottobre ore 17.00, lunedì 3 ottobre ore 10.00 e 11.30, martedì 4 ottobre ore 10.00 e 11.30, mercoledì 5 ottobre ore 10.00 e 11.30, giovedì 6 ottobre ore 10.00 e 11.30, venerdì 7 ottobre ore 10.00 e 11.30, sabato 8 ottobre ore 17.00, lunedì 10 ottobre ore 10.00 e 11.30, martedì 11 ottobre ore 10.00 e 11.30, mercoledì 12 ottobre ore 10.00 e 11.30, giovedì 13 ottobre ore 10.00 e 11.30 e venerdì 14 ottobre ore 10.00 e 11.30. Informazioni: 080.975.28.10.


Note Musicale di Cristian Carrara
Non è semplice scrivere le musiche per una nuova Cenerentola. Soprattutto se questa Cenerentola dev'essere dedicata agli ascoltatori più esigenti. I bambini. Per questo motivo, per fuggire dalla paura del confronto con i tanti splendidi esempi di "Cenerentola" che la storia della musica ci ha donato, ho scelto, nella scrittura, degli aiutanti speciali: i miei figli. Soprattutto le mie due figlie più grandi: Caterina, di 7 anni, e Benedetta, di 5. Di tanto in tanto, mentre il lavoro avanzava sottoponevo loro le idee musicali, i temi principali dei personaggi, e chiedevo loro se così poteva funzionare, oppure se dovevo intraprendere un'altra strada. Caterina e Benedetta sono stati dei giudici esigenti. Ma preziosi. Mi sono affidato a loro per lavorare sulla musica di questo libretto già di per sé estremamente musicale. Ne è uscito un lavoro diretto, cantabile e, spero, coinvolgente. Che non si fa problemi nell'usare i linguaggi musicali più disparati, perché i bambini si lasciano affascinare da tutto, non solo dalla semplificazione. 
Ho cercato di scrivere qualcosa di accattivante, tentando di allontanarmi però dalla banalità. Una Cenerentola dedicata ai più piccoli ma che è rivolta anche agli adulti. Nello scrivere questa partitura ho pensato anche a loro. Perché ciò che è pensato veramente per i più piccoli, può essere ascoltato e vissuto anche dai grandi. Padri, madri e figli assieme, attorno a questa fiaba senza tempo. 
Questo lavoro rischia di scontentare i puristi della musica contemporanea. Spero però accontenti i piccoli e grandi che decideranno di passare un po' di tempo in compagnia di questa "Cenerentola" e della sua musica. 


Note di regia di Maria Grazia Pani
C’era un volta … una storia che nacque nelle valli più recondite dell’est e che, di bocca in bocca, di camino in camino, dopo un lungo tragitto durato secoli di storia, giunse nel vecchio continente tra le mani di alcuni uomini dotti con la passione per i miti e le leggende. A trascrivere e tramandarci questo racconto straordinario ci pensarono quattro uomini illustri della storia letteraria europea: Giambattista Basile, Charles Perrault e i due fratelli Grimm che, con  ingegno, plasmarono con la loro fantasia, le vicende di una fanciulla di nome Cenerentola. Il fascino di questa storia non ha smesso di attrarre il genio artistico musicale, generando opere liriche come la “Cenerentola” di G. Rossini e la “Cendrillon” di J. Massenet, e quello cinematografico, con la nascita del capolavoro di Walt Disney.
Sulla scorta della precedente esperienza dell’opera “Il giovane Artù”, la Fondazione Petruzzelli ha rinnovato l’interesse verso una produzione dedicata ai bambini e ha commissionato un’opera  nuova sul tema di Cenerentola, affidandosi all’estro musicale del compositore Cristian Carrara e alla creatività di Maria Grazia Pani, librettista dell’opera. Si tratta di un’opera in un atto unico, in forma di Singspiel, un genere operistico che unisce i recitativi in prosa alla semplicità delle trame musicali, che ha come finalità precipua quella di contribuire al processo educativo di ogni singolo alunno, fornendogli dei contenuti di alto valore artistico culturale. La funzione pedagogica espressa, trova la sua giusta dimensione in un modello narrativo consolidato come quello della favola di fantasia, in questo contesto avvalorata dall’orchestrazione musicale, che garantisce la totalità dell’esperienza conoscitiva del soggetto.
La trama dell’opera mantiene salda la struttura complessiva della narrazione, con la presenza di Cenerentola, della matrigna, delle sorellastre e della Fata Madrina. La novità drammaturgica è legata alla presenza di alcuni personaggi che vanno a completare l’impianto scenico della pièce, ad esempio la figura della mamma di Cenerentola, le fatine damigelle della Fata Madrina, e ancora, Petronio, l’amico del Principe, e il padre del principe, il Re. Nella finzione della favola viene tracciato un mondo che svela i vizi e le virtù umane, in cui c’è sempre un personaggio che ad un certo punto della sua vicenda conosce l’amore verso qualcuno, proprio nel momento di maggiore afflizione del suo stato d’animo, dovuto a cause esterne macchinate diabolicamente da un’antagonista. Ecco la situazione in cui si trova la nostra Cenerentola quando per la prima volta guarda negli occhi il principe. L’occasione per evadere da quella situazione si presenta con l’annuncio del ballo al palazzo del principe. Sappiamo come va a finire. Ma questa Cenerentola, nella sua tipicità di personaggio inserito nell’ingranaggio della fabula, si presenta atipica nel carattere che mostra nell’affrontare le angherie subite, infatti spicca un tratto del tutto nuovo nel libretto di Maria Grazia Pani, ed è il tratto della resilienza, uno spazio in cui affrontare con vigore le avversità, mantenendo salda la propria unicità di individuo unico e irripetibile.
La scena è costituita da una “scatola magica” che si apre per svelare i misteri, di un mondo poetico sospeso tra la favola e la visione onirica, in accordo con la visione della regista, la stessa Maria Grazia Pani, che unisce gli elementi universali, mitici e archetipici della fiaba ad aspetti psicologici e alle dinamiche interiori, cercando sempre di mantenere un equilibrio tra la leggerezza e la profondità, tra l’umorismo e la malinconia.
Il libretto nella sua semplicità linguistica, convoca anche termini desueti, tipici della tradizione librettistica italiana, nell’amalgama giocoso degli scioglilingua in metrica, nei quali i melomani potranno riconoscere un omaggio all’Opera lirica italiana.
La musica presenta  melodie cantabili e coinvolgenti e si offre di rintracciare l’esigenza del pubblico di giovanissimi, con la consapevolezza di vivere in un epoca in cui i suoni, le voci, i rumori si inseguono in un diagramma di valori sempre più labili. La funzione rimane pedagogica, ma il risultato è accattivante. Una Cenerentola dedicata ai piccoli, ma rivolta anche agli adulti.






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