mercoledì 30 aprile 2008

Teatro Petruzzelli: lo "spettacolo" della rinascita (1-31 maggio 2008)

In occasione del “Maggio Barese”, da domani e sino alla fine del mese, partirà l’iniziativa “Petruzzelli. Lo Spettacolo della Rinascita”. Un vero e proprio percorso didattico multimediale che illustrerà ai cittadini tutte le fasi della ricostruzione del politeama barese aprendo una finestra sui lavori in corso.
Per consentire a scolaresche e gruppi organizzati di visitare la sala multimediale, la Fondazione Petruzzelli ha attivato una linea telefonica (080 5212920) dedicata alle prenotazioni, che sarà operativa dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00. Sarà garantito altresì un servizio di guida all’esposizione.
“Petruzzelli. Lo Spettacolo della Rinascita” resterà aperta tutti i giorni dal primo al 31 maggio 2008, dal lunedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00. L’ingresso è libero.
L’esposizione multimediale, allestita dall’Amministrazione Comunale di Bari in collaborazione con la Società Consortile Ricostruzione Teatro Petruzzelli e la supervisione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale e della Fondazione Petruzzelli, intende offrire un’ampia panoramica sui lavori in corso nel Teatro, riservando una particolare attenzione alle tecniche utilizzate per la ricostruzione dell’apparato decorativo.
Dal primo al 31 maggio prossimi il foyer del Teatro Petruzzelli si trasformerà così in una grande sala espositiva aperta alla città, alle scuole, ai turisti, che consentirà di assistere dal vivo, e grazie all’ausilio di apparecchiature multimediali, al procedere dei lavori di restauro.
Saranno esposti numerosi elementi decorativi nelle diverse fasi di realizzazione: dalla modellazione alla finitura, passando per la produzione dei calchi in gomma e per il successivo stampaggio.
Ogni fase sarà corredata da un video, girato nel laboratorio di Bari Japigia, che ne illustra i diversi passaggi operativi. Verranno esposti inoltre, a titolo esemplificativo, alcuni elementi decorativi finiti, nonché i reperti rinvenuti dopo l’incendio che ne hanno costituito il modello di riferimento.
Grandi schermi al plasma trasmetteranno un montaggio delle riprese di tutte le lavorazioni eseguite tanto all’interno del teatro quanto nei laboratori decentrati sin dall’apertura del cantiere per la ricostruzione del politeama.
Infine, per permettere ai visitatori di assistere in diretta ai lavori in corso all’interno del teatro, un ampio pannello vetrato sarà posizionato in corrispondenza del “vomitorio”, ormai ultimato, aprendo una finestra sul cantiere.

martedì 29 aprile 2008

E venne il tempo delle ortensie...Spartito a quattro mani


Quando nella solitudine dei miei pensieri rifletto sulla vanità del mondo e sul grande significato delle piccole cose, adoro farmi cullare oltre che dalla musica più amata anche da un libro di poesie. In questi ultimi mesi ho avuto tra le mani, assaporandolo giorno dopo giorno con piccoli e furtivi morsi, quello scritto di recente dal giornalista Rai, poeta e scrittore tarantino Enzo Quarto e sapientemente illustrato dalle leggere, quanto profonde di significato, pennellate di un artista di levatura straordinaria qual è Michele Damiani. Il libro di poesie s’intitola “E venne il tempo delle ortensie” ed è edito dalla Di Marsico Libri di Modugno (BA). Il suddetto lavoro gode, inoltre, dell’autorevole e amichevole prefazione di Raffaele Nigro. Chi scrive non è critico letterario, né si occupa di arti figurative anche se la sua Musa prediletta è pur sempre Euterpe. Leggendo e rileggendo però questo prelibato ed elegante “sillabario dei sensi”, come giustamente lo chiama Nigro nell’introduzione, ho scoperto quanto la poesia sappia e possa comunicare ad un’anima afflitta da preoccupazioni e immersa, come tante, nelle problematiche quotidiane, anche solo un breve, magico soffio di certezze e un barlume di speranza per l’insondabile Mistero del domani. Enzo Quarto e Michele Damiani attraverso un percorso armonioso che fa della malinconia, della nostalgia e dell’amore inossidabile per un Paradiso Perduto ma testardamente da riconquistare le tonalità di riferimento, ci regalano con questo prezioso “spartito a quattro mani” l’emozione di sentirci loro (indegni) compagni di viaggio. E non è poco.

"Sentieri imbattuti" per tre giovani assi del pianoforte

Giovedì 1 maggio 2008, alle ore 21.00, presso il Salone dei Congressi dello Sheraton Nicolaus Hotel di Bari, si terrà il Secondo Concerto del Pianofestival “San Nicola” - dal titolo “Sentieri imbattuti: Pianoforte e Orchestra d’Archi“, inserito nella VIII Stagione Concertistica dell’ EurOrchestra da Camera di Bari, diretta da Francesco Lentini.
Nel concerto di giovedì, dal titolo “Sentieri imbattuti”, saranno eseguite due composizioni che appartengono al panorama della letteratura contemporanea. Per l’occasione il celebre pianista Alessio Bax torna dagli Stati Uniti, dove attualmente risiede, nella sua città d’origine per eseguire il Concerto per Pianoforte e Orchestra d’Archi (1979) del compositore russo Alfred Schnittke, l’altrettanto noto pianista Emanuele Arciuli (intervistato nei giorni scorsi dall’Orecchio di Dioniso), in prima assoluta italiana, eseguirà invece il “Concertante do Imaginário for piano e string orchestra”, composto nel 1989 dal compositore brasiliano Marlos Nobre. I due Concerti moderni saranno intervallati dall' esecuzione del Concerto in fa minore per Pianoforte e Archi di Johann Sebastian Bach, eseguito dall’eccellente pianista canadese Lucille Chung (nella foto), compagna di vita e d'arte di Bax.
L’ EurOrchestra sarà diretta da Francesco Lentini. Naturalmente da non perdere!
Costo del biglietto: Intero € 15 - Ridotto € 12 - Studenti € 7
Infotel: 080 574 45 59 .
http://www.eurorchestra.it/ /
eurorchestra@libero.it /
parnasodonne@eurorchestra.it

lunedì 28 aprile 2008

Assegnati dall'Associazione Nazionale Critici Musicali i Premi Abbiati per il 2007


SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

XXVII PREMIO DELLA CRITICA MUSICALE “FRANCO ABBIATI”

"Milano, 22 aprile 2008. La commissione (Danilo Boaretto, Franca Cella, Franco Chieco, Andrea Estero, Angelo Foletto, Dino Foresio, Giancarlo Landini, Gian Paolo Minardi, Carla Moreni, Alessandro Mormile, Paolo Petazzi, Giangiorgio Satragni) ospite degli Amici della Scala, anche sulla base delle segnalazioni scritte dei colleghi dell’Associazione, ha scelto i vincitori 2007.

SPETTACOLO: Tristan und Isolde di Richard Wagner (Milano, Teatro alla Scala), per l’eccezionale coerenza dell’intero progetto interpretativo che poggiava sull’ardente e rivelatrice lettura musicale di Daniel Barenboim, riverberata in modo categorico e struggente nella messa in scena da Patrice Chereau (scene di Richard Peduzzi, costumi di Moidele Bickel, luci di Bertrand Couderc), attraverso movimenti d’assieme e gesti drammatici minuziosamente costruiti sui personaggi, e ben interpretati dalla compagnia di canto.
NOVITÀ ASSOLUTA: Antigone di Ivan Fedele (Firenze, Maggio Musicale Fiorentino), che ha affrontato il testo di Sofocle con immediata efficacia teatrale, un linguaggio nitido e controllato, e tratti vocali riconoscibili, attuando in orchestra l’“atmosfera al tempo stesso arcaica e contemporanea” voluta dall’autore; di pari qualità lo spettacolo di Mario Martone e Sergio Tremonti, la direzione di Michael Tabachnik e la compagnia di canto.
DIRETTORE: Yuri Temirkanov (nella foto), per la straordinaria intensità con cui si è accostato a Traviata (Parma, Festival Verdi), ricreando l’opera con visionaria pressione emotiva pur nella linearità dell’eloquio sinfonico: una lettura di rara unicità grazie a quel modo personalissimo di trarre dal tessuto musicale un flusso emozionale decantato da ogni compromesso e irresistibilmente insinuante, come se la musica nascesse dal nulla.
REGIA: Damiano Michieletto, per l’originalità e la brillantezza con cui ha ricreato in palcoscenico (bozzetti di Paolo Fantin, costumi di Carla Teti) la Gazza ladra al Rossini Opera Festival di Pesaro, e risolto il problema posto dall’ibrida configurazione di ‘genere’ dell’opera, inventando una macchina scenico-teatrale in grado di restituire allo spettacolo la dimensione fantasiosa e sofisticata tipicamente rossiniana.
SCENE E COSTUMI: La Fura del Baus (Carlus Padrissa, Frac Aleu, Roland Olbeter, Peter van Traet, Chu Uroz), per la scenografia avveniristica, visionaria, ipertecnologica, che avvince con la perfezione degli effetti speciali di gusto moderno, imponendo tuttavia una lettura classica. Concretizzando nella mobilità incessante del palcoscenico, nei video sofisticati, nei costumi vicini al mondo dei cartoon, nelle macchine surreali usate nei primi due titoli del Ring (Maggio Musicale Fiorentino) un Wagner in equilibrio tra fantascienza e poesia.
SOLISTA: Leonidas Kavakos, uno dei rari violinisti col dono di trascendere la dimensione strumentale, liberandola dall’ostentazione di certe maniere legate alla migliore tradizione e filtrando quella pressione del virtuosismo, che pur possiede in misura indiscussa, per decantare il discorso in pura evocazione sonora.
CANTANTE: Svetla Vassileva, voce di schietto soprano lirico, capace di affrontare e risolvere con credibilità anche parti dalla vocalità più intensa, ha maturato una personalità artistica complessa e duttile e ha cantato con sicurezza un vasto repertorio tra cui Traviata, rendendo con viva partecipazione la protagonista, e Rusalka, restituendo con raffinata sensibilità il mondo emotivo di Dvorak e il suo intenso lirismo.
INIZIATIVA: All'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini composta dalle migliori nuove leve dei Conservatori italiani, dopo il primo triennio di formazione sotto la guida di Riccardo Muti, per i notevoli risultati che ne hanno fatto un organico di eccellenza riconosciuto in Italia e all'estero, in particolare con la residenza al Festival di Pentecoste a Salisburgo.
PREMIO “FILIPPO SIEBANECK”: "LaVerdi per tutti", orchestra amatoriale attiva dal 2005 all’Auditorium di Milano su progetto dell’Orchestra sinfonica Giuseppe Verdi, nata per dare la possibilità a musicisti non professionisti ma di buona formazione e grande passione riuniti settimanalmente, di suonare insieme sotto la guida di specifici maestri preparatori, di vivere, eseguendolo anche in pubblico, il grande repertorio sinfonico.

DOMENICA 25 MAGGIO (alle 17.00) c/o il TEATRO DONIZETTI di BERGAMO ci sarà la consueta cerimonia di consegna dei Premi “Abbiati”, a cura del Comitato Organizzatore in collaborazione col "Festival Pianistico Internazionale Arturo Benedetti Michelangeli" e il patrocinio del Comune di Bergamo.

Domani sera due significativi appuntamenti con il Collegium Musicum e la Camerata Musicale Barese


Penultimo appuntamento domani sera (alle 20.45) presso il teatro Kursaal Santalucia della bella stagione del Collegium Musicum diretto da Rino Marrone (nella foto) che eseguirà composizioni di Paul Hindemith (Tuttifaentchen) e Georg Philipp Telemann (Der Schulmeister) avvalendosi della partecipazione del musicologo Quirino Principe (qui nell'insolita veste di voce recitante), del baritono Giovanni Guarino e del Coro di Voci Bianche del Quartiere Enziteto di Bari preparato da Emanuela Aymone. Infotel: 080.5227986 /e-mail: collegium@hotmail.it
Penultimo appuntamento anche per l'altrettanto valida 66ª Stagione della Camerata Musicale Barese, sempre domani (si potrebbero però, ogni tanto, evitare le solite "coincidenze indesiderate"?) martedì 29 aprile al “Nuovo Palazzo”, sempre alle 20.45, con l'eccellente pianista moscovita Natalia Morozova. A 31 anni, la Morozova ha già vinto numerosi concorsi internazionali, tra cui il “Premio Roma” per giovani pianisti nel 1999, ed ha tenuto concerti in Russia, in Austria, in Svizzera ed in Italia. Memorabile in particolare il concerto eseguito nel marzo 2005 al “Teatro Verdi” di Trieste con la prestigiosa orchestra “I Solisti di Mosca”. In programma brani di Borodin, Glinka, Liszt e Chopin.
Di Liszt suonerà, per la prima volta alla Camerata, la “Rapsodia Ungherese n. 4 in mi bem. magg.” del 1853 e lo “Studio Trascendentale n. 10 in fa min.” del 1851. La “Guida all’Ascolto” sarà a cura di Adriana De Serio.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata, in Via Sparano 141 infotel 080/5211908.

A Casa Giannini si presenta il libro di Alessandro Zignani sul grandissimo Herbert Von Karajan (1908 -1989)


Mercoledì 30 aprile, alle 18.30 si presenterà l'ultimo libro di Alessandro Zignani "HERBERT VON KARAJAN, IL MUSICO PERPETUO" per la Collana "Grandi Direttori" della Zecchini Editori di Varese, che contiene, tra l'altro, anche un discografia consigliata. Quest'anno ricorre il centenario della nascita del Maestro e a Salisburgo, sua città natale, come a Vienna, Berlino e Lucerna sono in programma numerosi eventi e concerti per ricordarlo. Il volume di Zignani è stato definito (in una recente recensione apparsa sul Sole-24 Ore) dall'eminente musicologo e germanista Quirino Principe "il più bello fra i libri su Karajan scritti fino ad oggi". In questo incontro, Zignani stesso ci parlerà di questo immenso direttore d'orchestra "che per gli appassionati fu, per un lungo periodo, la musica; un uomo in lotta contro la solitudine della perfezione, l'inevitabile declino degli anni, la morte di un'intera tradizione musicale; a cent'anni dalla nascita, la sua poetica della musica appare, pur nella invasività multimediale, il retaggio di un'epoca lontana da noi, ma la distanza è anche uno specchio in cui la sua figura puo' apparire vera e umana, in tutta la sua grandezza".

CASA GIANNINI - Via Sparano, 172 - BARI. Ingresso libero. Infotel 0805246864.

giovedì 24 aprile 2008

Reharsals of the 2008 Salzburg Whitsun Festival Begin

April 23, 2008 (SF). Today, stage rehearsals for the opera Il Matrimonio inaspettato (The Unexpected Wedding) by Giovanni Paisiello begin at the Haus für Mozart, led by stage director Andrea De Rosa. Markus Werba (Giorgino), Alessia Nadin (Vespina), Nicola Alaimo (Tulipano) and Marie-Claude Chappuis (La Contessa di Sarzana) have previously performed the music with Maestro Riccardo Muti in Ravenna. At the end of April, Riccardo Muti will arrive in Salzburg for the final rehearsals with his Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”.
The film, theater and opera director Andrea De Rosa, born in 1967 in Naples, began his career as a director of short movies, directed Elektra by Hofmannsthal in Turin and Maria Stuarda in Naples. He made his opera directing debut in 2004 with Mozart’s Idomeneo in Trento and Rovigo. He has previously collaborated with Riccardo Muti on their production of Don Pasquale in 2006 in Ravenna.
With his opere buffe, Giovanni Paisiello (1740 – 1816) enthralled all of Europe in the late 18th century. He studied at the Conservatorio S. Onofrio in Naples, where he had his first great success in 1766 with Vedova di bel genio. In St. Petersburg, he was the music teacher of the Grand Duchess and composed for the Tsar’s Court. He returned to Naples via Warsaw, Vienna and Paris in 1783 as the court music director and composer. He wrote more than one hundred operas, including La serva padrona and Il barbiere di Siviglia. In the Opera buffa Il matrimonio inaspettato (which had its world premiere in 1779 in St. Petersburg), Paisiello plays with social masks: Giorgino loves the peasant Vespina, but Giorgino’s father, the rich farmer and newly created nobleman Marchese Tulipano, has determined that his son is to marry the Countess of Sarzana from an ancient family. Tulipano, a pompous but sympathetic character resembling Molière’s Bourgeois gentilhomme, manages to affect an unexpected turn of events after a number of twists and turns.
The premiere will take place on Friday, May 9, at 7:30 pm at the Haus für Mozart (second performance on Whitsun Sunday, May 11)
Salzburg Festival Ticket Office: Monday - Friday: 9.30 am – 5:00 pm. Tel: +43-(0)662-8045-500.

Domenica al BLUorG di Bari va in scena "Nell'ultimo sguardo del Petruzzelli" di Maria Grazia Pani


Si terrà domenica 27 aprile alle ore 19,30 presso la Galleria BLUorG, in prima assoluta, Nell'ultimo sguardo del Petruzzelli di Maria Grazia Pani, lo spettacolo chiude la stagione "Qui la voce, TetrOpera al BLUorG" realizzata dalla stessa Pani insieme a Giuseppe Bellini, nell'ambito di un programma di ricerca che unisce i due artisti impegnati su spazi, pur diversi tra loro, di ricerca artistica culturale. Il 15 settembre 2004 Maria Grazia Pani visitò il cantiere del teatro inattività dove si sarebbe svolta, in occasione dell'anniversario dell'incendio,una particolare serata rievocativa. La soprano così ricorda: "L'emozione fortissima è cresciuta vorticosamente quando sono giunta nel foyer, e sono stata attirata dai volti delle sireneche lo dominano. Senza quasi sapere perché ho cominciato a cantare "Vissi d'arte". I rumori nel cantiere si spensero pian piano e apparvero gli operai coi caschetti gialli ed i restauratori. Quando ho finito di cantare si è levato un applauso tra i più belli che un'artista possa ricevere. Tornata a casa, ancora inquieta e in subbuglio, ho cominciato a scrivere. Così, in una notte insonne, è nato "Nell'ultimo sguardo". Si tratta di un lavoro ispirato alle figure delle sirene (o cariatidi) del Foyer sopravvissute all'incendio. Il testo in prosa rievoca le magie dell'immaginario lirico del grande teatro barese e viene attraversato da interventi musicali di particolare significato evocativo della sua storia. Il messaggio di speranza che lo spettacolo lancia è anche nella scelta delle attrici che interpretano le sirene; si tratta, tra l'altro, di quattro giovanissime baresi. Protagonisti la soprano albanese Oriana Kurteschi, che ha cantato anche alla Scala di Milano, il tenore romano Matteo Sartini, giovane cantante che si è esibito sulle scene nazionali ed internazionali. Con Totò Onnis e Giusy Frallonardo ci saranno anche gli attori Saverio Desiderato e Roberta Tavarilli, Fonte Fantasia, Maria Barbera, Marika Petrizzelli. Al violino ci sarà Michelangelo Lentini, al pianoforte Barbara Rinero, costumi ed elementi di scena sono di Giuseppe Bellini, la regia di Maria Grazia Pani.

Parte dell'ambientazione scenica (scena essa stessa dello spettacolo) è rappresentata dalla proiezione delle fotografie di Luciana Galli riprese subito dopo l'incendio, l'installazione, sempre della nota fotografa barese, dell'immagine della volta che era stata appena restaurata, le fotografie scattate da Tommaso Blonda nel 2004, mentre erano in corso i lavori di restauro del foyer. Lo spettacolo è riservato solo ai soci della Galleria ed è previsto un contributo. Informazioni presso la Galleria BLUorG, via M. Celentano 92/94 70121 Bari. Infotel: +39 080/9904379 / e-mail: info@bluorg.it bluorg@fastwebnet.it / website: http://www.bluorg.it/

Intervista a Emanuele Arciuli


Il pianista Emanuele Arciuli si è imposto all'attenzione del pubblico e della critica per le sue interpretazioni del Classicismo viennese, del Novecento storico e della musica contemporanea, specie americana. Suona regolarmente per prestigiose istituzioni, tra le quali il Festival Internazionale Pianistico di Brescia e Bergamo, Torino Settembre Musica, La Biennale di Venezia, il Miller Theater di New York, le Berliner Festwochen, il Teatro San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia, il Carlo Felice di Genova, le Orchestre Sinfoniche "Giuseppe Verdi" e I Pomeriggi Musicali di Milano, il Festival Pianistico di Miami, l'Orchestra e il Coro della Svizzera Italiana, collaborando con musicisti e direttori di fama internazionale. Ha inciso numerosi cd per Chandos, Bridge, VAI e Stradivarius, tra i quali l'integrale pianistica di Berg e Webern, un'antologia di musica americana e il Concerto per pianoforte e orchestra di Bruno Maderna in prima mondiale. L'album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards. Il cd Stradivarrius, con musiche di Adams e Rzewski, ha vinto il premio della critica italiana come miglior disco italiano del 2006. Assai apprezzato per la profondità e l'originalità del suo approccio interpretativo, si è guadagnato la fiducia di molti compositori americani e italiani, come dimostrano l'ormai notissimo ciclo delle "Round Midnight Variations", un gruppo di composizioni espressamente scritte per lui nel 2001 da 16 fra i maggiori autori americani, considerato una delle più significative raccolte pianistiche dei nostri giorni e "Eine Kleine Mitternachtmusik", vasta opera pianistica dedicatagli dal celebre compositore americano George Crumb. Tra le numerose opere espressamente scritte per Arciuli vanno segnalati, inoltre, i lavori di Michele Dall’Ongaro, Filippo Del Corno, Lorenzo Ferrero e il musicista nativo americano Louis W. Ballard, il cui "Indiana Concerto" è stato eseguito con straordinario successo nello scorso gennaio con la Indianapolis Symphony Orchestra.
Alcuni mesi fa Arciuli ha pubblicato il volume "Rifugio Intermedio - il pianoforte contemporaneo tra Italia e Stati Uniti per il Teatro di Monfalcone". Nel 2005-2006 ha curato le stagioni cameristiche della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Titolare della cattedra di pianoforte principale e del Corso di pianoforte contemporaneo per i bienni postdiploma al Conservatorio di Bari, dal 1998 è frequentemente professore ospite al College Conservatory of Music della Università di Cincinnati e in altre università americane.
Il cd Rzewski-Adams pubblicato dall'etichetta milanese Stradivarius ha vinto nel maggio 2006 il premio del Magazine "Musica e Dischi" quale disco dell'anno nella categoria solisti. Tra i prossimi impegni del Maestro un concerto il 1° maggio a Bari con l'EurOrchestra e in giugno a Torino con la Filarmonica.

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Quando è nata la tua passione per la musica ? “Da bambino, come di consueto per un musicista. Avevo circa tre anni quando mi sono avvicinato al pianoforte, cominciando a suonare “ad orecchio”. Hai in famiglia appassionati (o "melomani") che ti hanno inizialmente stimolato e indirizzato verso lo studio di uno strumento ? “No, i miei non hanno un rapporto di particolare intensità con la musica, ho cominciato a studiare il pianoforte solo a dieci o undici anni, e la mia scelta di fare il musicista non è stata impedita, ma neanche particolarmente incoraggiata.” Arturo Benedetti Michelangeli una volta fu fermato dalla polizia ad un casello autostradale e gli chiesero di mostrare i documenti domandandogli che lavoro facesse. Egli disse tra il serio ed il faceto " vado un po' qua un po' là". L'agente lo guardò perplesso: "E allora che scriviamo ?" Lui: "scriva pure che sono un girovago". Se succedesse a te, come pensi che risponderesti ? “In generale le forze dell’ordine non spiccano per senso dell’humour. Sarei più cauto, dunque.” Quali sono i tuoi compositori preferiti, a prescindere da quelli che suoni abitualmente ? “Beethoven su tutti, poi Debussy. Ma la lista naturalmente potrebbe essere lunghissima.” Ascolti e/o studi musica sinfonica, lirica, jazz, rock, oltre quella pianistica ? Se sì, dammi qualche esempio. “Ascolto di tutto. Di solito, purtroppo, non ho il tempo di ascoltare un disco per il piacere puro, mi concentro su opere che ancora non conosco e di cui devo occuparmi. In questo momento sto scrivendo per Edt una Storia della musica pianistica americana, e ho da focalizzarmi su quello. Non ascolto quasi mai lirica, se non a teatro (ho assistito ad un bel “Giro di Vite” di Britten, di recente). Pochissimo rock, solo quello di sconosciuti gruppi nativi americani (Redbone, Tiger Tiger) o progressive rock inglese come Camel, Hatfiedl and the North e Caravan. Molto jazz, invece, che mi piace moltissimo. Per la cronaca, ho trovato deludente l’ultimo cd di Elio e le storie tese, che in genere sono bravissimi.” Quando hai deciso nella tua vita che avresti voluto - cascasse il mondo - diventare un pianista di professione? “Non l’ho mai desiderato con assolutezza, in fondo. Ma quando ho cominciato a farlo per davvero (e cioè da una dozzina d’anni), è aumentato anche il senso di responsabilità e l’impegno.” Quanto è difficile nel mondo di oggi essere un pianista della cosiddetta "musica colta" ? “E’ molto difficile essere un musicista di musica classica. Specie se non si ha una vocazione “populista” e non ci si preoccupa della quantità di pubblico, ma della sua qualità. Credo che la musica assolva ad una funzione importantissima, e trovo molto grave che i mass media non se ne occupino. Nei confronti della cultura alta, che esiste e va sostenuta, è in atto una censura che non ha colore politico, perché anche la sinistra ha le sue responsabilità.”Negli anni hai coltivato anche altre ambizioni o passioni, pianoforte a parte ? Se sì, quali hai mantenuto ancora oggi ? “Ho molte curiosità e passioni. Mi piacciono cose diversissime fra loro. Sono un appassionato di arte contemporanea, soprattutto, e un cultore della civiltà dei nativi americani, di cui mi interessa la produzione artistica. Sono anche un computer-dipendente, ahimè, poi mi piace nuotare, mi piacciono i cani (bull terrier su tutti), amo cucinare e organizzare cene per amici, quando possibile, mi piacciono le auto sportive e tante altre cose.” Ritieni che la tua vita privata debba essere solo tua o sei pronto a parlarne liberamente con tutti? “Sono pronto a parlare liberamente con tutti di come la vita privata debba essere, appunto, privata.”

Mercoledì prossimo al Piccinni di Bari andrà in scena La Clemenza di Tito di Mozart

Mercoledì 30 aprile, alle 20.30, al Teatro Piccinni di Bari, la Fondazione Petruzzelli in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, presenterà una sua nuova produzione: "La Clemenza di Tito" di Wolfgang Amadeus Mozart. L’opera per la regia di Walter Pagliaro, sarà poi in replica venerdì 2 maggio, alla stessa ora e domenica 4 maggio alle 17.00.
Dirigerà l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, Michael Güttler, maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli, Franco Sebastiani. A firmare scene e costumi Luigi Perego, il disegno luci sarà curato da Giuseppe Ruggiero. A dare vita alla rappresentazione: Bruce Sledge (Tito Vespasiano), Alexandrina Pendatchanska (Vitellia), Cinzia Rizzone (Servilia), Gabriella Sborgi (Sesto), Stefanie Irányi (Annio), Mirco Palazzi (Publio). La Clemenza di Tito, scritta di getto in pochi giorni nel 1791 mentre Mozart completava Il Flauto magico, di fatto l’ultima opera del genio di Salisburgo ed è forse l’ultima opera seria del Settecento. Il libretto dell’ormai scomparso Metastasio, composto nel 1734, fu infatti recuperato con alcuni aggiustamenti come adeguato omaggio al nuovo imperatore Leopoldo incoronato re di Boemia. Mozart riuscì da par suo a trasformare una occasione celebrativa di corte in un vero capolavoro anche se – ingiustamente - meno conosciuto delle sue opere del ciclo Da Ponte.Vitellia, figlia dell’imperatore detronizzato Vespasiano, ordisce una congiura con l’aiuto del suo innamorato Sesto per assassinare Tito, chele ha preferito Berenice. L’allontanamento di quest’ultima da Roma non cambia la situazione perché Tito preferisce questa volta Servilia, sorella di Sesto, anche se la giovane ama un altro. Quando conosce la verità su Servilia, Tito mostra la sua magnanimità e rinuncia a lei scegliendo questa volta Vitellia, ma ormai il piano per ucciderlo è partito e la donna tenta inutilmente di fermarlo e Sesto le comunica di aver visto l’imperatore cadere ucciso nel tumulto, provocando la disperazione di Vitellia. La notizia è però falsa e Tito, sopravvissuto, fa incarcerare tutti i congiurati condannandoli a morte, compreso Sesto. A questo punto Vitellia confessa il suo ruolo nella congiura e Tito ancora una volta dimostra la sua clemenza, perdonando tutti e preferendo l’amore della donna alla sua punizione. Mozart tornava per l’ultima volta all’opera seria italiana, dopo Idomeneo, ma di mezzo vi erano stati avvenimenti che avevano cambiato il mondo e la storia, come la Rivoluzione francese. La partitura de La Clemenza di Tito contiene alcune delle più belle arie dell’intera produzione mozartiana, che per la prima volta potranno essere godute dal pubblico pugliese. I biglietti sono in vendita al botteghino del teatro Piccinni (080.521.24.84). Biglietteria on line: http://www.vivaticket.it/





mercoledì 23 aprile 2008

"Amore e vita di donna": Monfalcone dedica un concerto a Robert e Clara Schumann




La Stagione di Musica del Teatro Comunale di Monfalcone proseguirà martedì 29 aprile, alle ore 20.45, all’insegna del grande repertorio romantico, con "Amore e vita di donna", un concerto dedicato alle musiche di Robert e Clara Schumann: alcuni dei più bei Lieder del repertorio tedesco saranno, infatti, interpretati da tre giovani e talentuose artiste di scuola tedesca, il soprano Gesa Hoppe, il mezzosoprano Franziska Gottwald e la pianista Felicitas Strack.
Gesa Hoppe, vincitrice di alcuni concorsi in Germania nei primi anni Novanta, lavora stabilmente per qualche anno nei teatri di Hagen e Berna, esibendosi contemporaneamente nelle principali sale d'Europa (Berliner Philharmonie, Audi­torio Nacional de Musica Madrid, Tonhalle Zürich). Solista professionista ormai da diversi anni, lavora con direttori come Peter Eötvös, Adam Fischer e Claudio Abbado ai Festival di Salisburgo, Edinburgo e Lucerna. Pamina, Ilia, Micaela, Fiordiligi sono alcuni dei suoi ruoli operistici e recentemente ha preso parte ad alcune prime assolute (Legende di Peter-Jan Wagemans al Concertgebouw, Medea. Stimmen di Frank Schwemmer e Christa Wolf a Berlino). Molte le partecipazioni radiotelevisive e discografiche, tra cui la registrazione dell’oratorio Gioas, Re di Giuda di Antonio Casimir Cartellieri, a fianco di Thomas Quastoff.
Premiata dalla rivista Opernwelt come “Artista emergente dell’anno 2006”, Franziska Gottwald studia in Germania e fino al 2002 collabora stabilmente con il Teatro Nazionale di Weimar. Ospite successivamente dei teatri di Braunschweig, Bielefeld, Hannover e della Komische Oper di Berlino, tra le recenti interpretazioni annovera il ruolo di Erissena nel Poro, re dell'Indie di Händel e di Licida nell'Olimpiade di Galuppi. Lavora tra gli altri con l’ensemble di Ton Koopman (Amsterdam Baroque Orchestra), con Musica An­tiqua Koln e Venice Baroque Orchestra e canta sotto la direzione di Reinhard Goebel, Andrea Marcon, Umberto Benedetti Michelangeli, Micha Hamel, Vittorio Ghielmi, Alan Curtis solo per citare alcuni nomi. Ha inciso su cd diverse Cantate di Bach, la Passione Secondo Matteo di C. Ph. E. Bach, La Passione di Nostro Signore Gesù Cristo di An­tonio Salieri e tutti i duetti per soprano, mezzosoprano e pianoforte di Brahms.
Felicitas Strack, si specializza nella liederistica con Wilfried Kassebaum, Mitsuko Shirai e Hartmut Holl a Detmold e KarIsruhe; si perfeziona anche nel repertorio francese presso il "Conser­vatoire national supérieur de musique" di Parigi, sotto la guida di Anne Grappotte. Come pianista accompagnatrice, segue, tra gli altri, i masterclass di Elisabeth Schwarzkopf e Gérard Souzay. Oltre ai suoi impegni concertistici, è spesso ospite di diverse emittenti di tutta Europa e dal 2000 si dedica anche all’insegnamento presso la Musikhochschule di KarIsruhe. È consigliere della Accademia Internazionale Hugo Wolf di Stoccarda.
La bellissima selezione di Lieder di Robert e Clara Schumann scelti dalle tre giovani interpreti rappresenta la quintessenza del sentire romantico e racchiude senz’altro alcune delle più belle pagine musicali mai scritte: la vocazione estetica tutta ottocentesca della fusione tra arte e vita, della naturale compenetrazione tra gli eventi dell’esistenza e il genio creativo è alla base di questo ipotetico “diario amoroso in musica” che lega due tra i più famosi amanti della storia. Nell’indimenticabile Frauenliebe und Leben (da cui l’evocativo titolo del concerto) si riconosce la maturità del genio schumanniano, che nell’appassionato dialogo tra voce e pianoforte trova le più alte vette di drammaticità e passione, mentre le più pure e carezzevoli melodie sgorgano nei Lieder tratti da Myrthen. Perfetta corrispondenza trovano queste pagine nei Lieder di Clara, musicati su splendidi testi di Rückert e Heine, mentre di un’energia spontanea e quasi fanciullesca sono intrisi i canti spagnoli (op. 74 e 138).
I biglietti di questo e del prossimo concerto possono essere acquistati presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 790 470, da lunedì a sabato, dalle 17.00 alle 19.00), Ticketpoint di Trieste, ERT-Ente Regionale Teatrale del FVG di Udine e, on line, sul sito http://www.greenticket.it/.

Stasera a Bari s'inaugura il Pianofestival "San Nicola" dell'EurOrchestra


Questa sera, alle ore 21.00, presso il Salone dei Congressi dello Sheraton Nicolaus Hotel di Bari, si terrà il concerto inaugurale del Pianofestival “San Nicola” - dal titolo “Laus Deo e Sarcasmi” nell’ambito dell’Ottava Stagione Concertistica dell’ EurOrchestra da Camera di Bari, diretta da Francesco Lentini (nella foto).
I sei concerti del ”PIANOFESTIVAL SAN NICOLA 2008” sono dedicati al Santo Patrono di Bari, in nome del quale, attraverso la Musica, l’EurOrchestra desidera lanciare un messaggio ecumenico di pace e fratellanza. A questi concerti parteciperanno alcuni tra i più importanti rappresentanti delle scuole pianistiche nazionali e internazionali, con le esecuzioni di opere in prima nazionale. Nella prima parte del concerto inaugurale il pianista Antonio Di Cristofano eseguirà il Concerto di Mozart KV 449 in mi bemolle maggiore e la giovane pianista barese Loredana Lentini eseguirà la “Scarlattiana” di Casella. Nella seconda parte del concerto, il pianista Carlo Gallo e il trombettista Mauro Maur eseguiranno il concerto per Pianoforte Tromba e Orchestra di Shostakovich.
L’ EurOrchestra sarà diretta da Francesco Lentini.
Costo del biglietto: Intero € 15 - Ridotto € 12 - Studenti € 7
Per informazioni si prega di telefonare allo 080 574 45 59 .
http://www.eurorchestra.it/ / eurorchestra@libero.it / parnasodonne@eurorchestra.it

martedì 22 aprile 2008

Giovedì prossimo Trevor Pinnock e Maria-Joao Pires "debuttano" con l'OSN della RAI


Giovedì 24 aprile 2008 alle 20.30, con replica venerdì 25 alle 21.00, debuttano con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai due tra i nomi più illustri della ribalta concertistica internazionale: la pianista Maria-João Pires (nella foto) e il direttore d’orchestra Trevor Pinnock.
La portoghese Pires ha tenuto il suo primo concerto pubblico a cinque anni, e a nove a vinto il premio come miglior giovane musicista del suo paese. Ma è nel 1970, a ventisei anni, che si è affermata a livello internazionale, vincendo a Bruxelles il concorso dedicato al bicentenario della nascita di Beethoven. Da allora ha suonato con le più grandi orchestre del mondo, e ha inciso per etichette quali Erato e Deutsche Grammophon.
Pinnock si è formato nella sua patria, l’Inghilterra, alla scuola della Cattedrale di Canterbury. A quindici anni ha scoperto la musica barocca e il clavicembalo; nel 1973 ha fondato l’orchestra da camera “The English Concert”, che ha diretto per trent’anni. Nel 1979 si è definitivamente imposto all’attenzione del mondo musicale internazionale con l’incisione, ormai storica, dei Concerti brandeburghesi di Bach. Anche lui, come la Pires, è fedele alla più prestigiosa delle etichette musicali: la Deutsche Grammophon, per la quale ha realizzato oltre settanta incisioni.
Il programma della serata prevede il Jeunehomme-Konzert per pianoforte e orchestra di Mozart, di cui Maria-João Pires è somma interprete, le Variazioni op. 56a su un tema di Haydn di Brahms, la Lugubre gondola di Liszt, nella versione orchestrale di John Adams, e la Sinfonia in mi bemolle maggiore Hob. I n. 99 di Haydn.L’incontro sul palco dell’Auditorium Rai di Torino tra questi due raffinati musicisti, così diversi tra loro per sensibilità e cultura, è quindi molto atteso e si annuncia ricco di prospettive interpretative originalissime.

Stasera Russo Rossi, Velardi e Montanaro in Trio per la Camerata Musicale Barese


Sarà il promettente Trio formato da Giuseppe Russo Rossi (viola, in foto), Angelo Montanaro (clarinetto) e Viviana Velardi (pianoforte) ad esibirsi per la Camerata Musicale Barese questa sera (alle 21.00) al Cineteatro Nuovo Palazzo di Bari. In programam musiche di Debussy, Enescu, Bruch e Schumann.
Giuseppe Russo Rossi nato a Bari nel 1983, si è diplomato all’età di 17 anni in Violino e in Viola col massimo dei voti, lode e menzione d’onore sotto la guida rispettivamente di C. Scarpati e M. Lomartire presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari e ha vinto numerosi concorsi internazionali.
Viviana Velardi si è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Monopoli sotto la guida del M° Monopoli. Dal ’95 segue gli insegnamenti della pianista Laura de Fusco, ereditando pertanto la gloriosa tradizione della Scuola di Vincenzo Vitale e frequenta vari corsi di perfezionamento con eminenti docenti, tra cui Benedetto Lupo.
Angelo Montanaro nato nel 1985 a Martina Franca, ha iniziato i suoi studi presso il Conservatorio "Gesualdo da Venosa" di Potenza; ed ha continuato poi la sua formazione musicale presso il Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli, dove si è diplomato con il massimo dei voti e consegue contemporaneamente la maturità scientifica.Nel gennaio 2006 è selezionato per far parte dell’Orchestra “Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Formazione” perfezionandosi con i Maestri Crocilla e Riccucci.
Il 29 aprile, sempre al Nuovo Palazzo si esibirà la pianista Natalia Morozova.
La “Guida all’Ascolto” sarà a cura della Prof.ssa Adriana De Serio.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata, in Via Sparano 141 infotel 080/5211908.

Chi ha notizie sul poeta Gaspare Cuomo Ulloa?


Ieri mattina ho ricevuto dall'avvocato Alberto Cuomo Ulloa questa lettera che pubblico molto volentieri sul blog in attesa che qualcuno possa presto appagare la giusta "sete" di notizie del collega.
“Egregio Dottor Romanelli,

Come vedrà dalla intestazione di questa e-mail il mio cognome è Cuomo Ulloa.
Non è più in vita nessuno dei miei ascendenti dai quali poter attingere indicazioni più precise dell'origine di questo doppio cognome, che peraltro ritengo relativamente recente per quanto mi riferiva mio padre (nato nel 1900 e morto da ormai quasi cinquant'anni).
Certo è che fino ad ora ero sicuro e tuttora sono convinto che non esistano altri Cuomo Ulloa al di fuori della mia famiglia.
Mi perdonerà questa premessa, che credo tuttavia necessaria per spiegare il motivo per cui mi rivolgo a Lei.
Facendo una ricerca su Google sul mio cognome mi sono imbattuto su un sito: "L'Orecchio di Dioniso" che, se ho ben capito, è a Lei collegato ed in cui viene data notizia di un convegno tenutosi a Mola di Bari sul compositore Niccolò van Westerhout (nella foto).
Tra le composizioni di questo musicista (di cui - confesso - non avevo mai sentito parlare, ma la mia cultura musicale è tutt'altro che profonda) è richiamato un pezzo con il titolo "Perché non torni" che immagino ispirato ad un testo di Gaspare Cuomo Ulloa essendo questo nome menzionato tra parentesi accanto al titolo.
E Gaspare è appunto (oltre che il mio secondo nome) il nome di mio nonno che era certamente pugliese (come sua moglie Gallelli) probabilmente di Trani e non doveva essere estraneo al mondo musicale dell'epoca posto che una mia zia, sorella di mio padre era insegnante di pianoforte.
Tutto mi fa pensare quindi che il Gaspare Cuomo Ulloa autore (?) di questa lirica e forse amico del van Westerhout sia proprio mio nonno, salvo il fatto che non ho traccia di una sua attività poetica (mentre so che egli era un funzionario doganale e in questa veste si stabilì a Genova).
Forse è che invecchiando si diventa più curiosi del passato, sta di fatto che mi interesserebbe molto riuscire a recuperare qualche ulteriore notizia e soprattutto conoscere degli scritti che fossero stati lasciati da Gaspare Cuomo Ulloa anche per capire se valga la pena di recuperarli in suo onore.

Per tutti coloro che avessero indicazioni da darmi il mio indirizzo di studio è in Piazza della Vittoria, 11 A / 5 (16121) Genova; tel. 010.5705646; casella di posta elettronica: < a.cuomoulloa@dpcu.it >.

Grazie ancora ed un cordiale saluto."

Alberto Cuomo Ulloa



lunedì 21 aprile 2008

A Casa Giannini si presentano "La Clemenza di Tito" di Mozart e una bella biografia su Gioconda De Vito


Ecco i prossimi appuntamenti a Casa Giannini: martedì 22 aprile, per le Letture d'Opera, a cura di Detty Bozzi, si parlerà della "CLEMENZA DI TITO" di Mozart (dal 30 aprile in scena al Teatro Piccinni di Bari con la regia di Walter Pagliaro e la direzione musicale di Michael Guttler). Ispirata al testo del Metastasio, l'opera, composta nell'ultimo anno di vita di Mozart e commissionata per celebrare Leopoldo II, sfoggia lo splendore sonoro di un'orchestra in cui gli strumenti più in auge all'epoca emergono soprattutto nei momenti-chiave dell'azione.Parteciperanno alla lettura musicale Angela Annese, Nicola Scardicchio e Gianluca Baldi.
Mercoledì 23 aprile, Nicola Sbisà presenterà il libro di Corrado Roselli "GIOCONDA DE VITO, UN MITO DIMENTICATO", dedicato alla violinista pugliese nel centenario della nascita.Consacrata a livello internazionale dalla vittoria nel 1932 del Concorso di Vienna, nel suo percorso artistico non ha mai scisso il legame tra concertismo ed insegnamento, elevandosi a simbolo privilegiato per intere generazioni di violinisti.La violinista Palma Pesce e la pianista Florita Pasquale eseguiranno, nel corso della serata, la Sonata op.105 di Robert Schumann per violino e pianoforte.(CASA GIANNINI -Via Sparano, 172 - BARI,ingresso libero. Infotel: 0805246864)

giovedì 17 aprile 2008

Il Coretto chiude stasera la sua stagione con il Duo Pianistico Ferrari-Peconio


Ultimo concerto in cartellone questa sera per l’associazione Il Coretto. In scena (alle 21.00) presso la sala Giuseppina del Kursaal Santalucia di Bari ci sarà il Duo Pianistico formato dai maestri Valfrido Ferrari (nella foto) e Flavio Peconio. In programma musiche di Rachmaninov e Brahms. Infotel: 080 5218411.

Pierre Hommage e Pierluigi Camicia in Duo per Beethoven a Castellana Grotte e a Molfetta



Martedì 22 aprile per l'associazione Auditorium presso il Teatro Socrate di Castellana Grotte (alle 20.00) e giovedì 24 aprile, alle ore 20.30, presso il prestigioso Palazzo de Luca (corso Dante, 66 – Molfetta) per la stagione concertistica del Liceo Musicale “R. Wagner”, saranno di scena in Duo, il celebre violinista francese Pierre Hommage (nella foto) e l’eccellente docente-pianista Pierluigi Camicia, da pochi mesi anche nuovo Direttore del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Ecco nel dettaglio la scaletta del programma dei due concerti nei quali i due artisti saranno impegnati: Sonata n. 8 op. 30 n. 3 in Sol Maggiore ; Sonata n. 10 op. 96 in Sol Maggiore ; Sonata n. 9 op. 47 in La Maggiore ("Sonata a Kreutzer"). I due appuntamenti pugliesi non sono, tra l’altro, che il preludio alla tournée francese che interesserà il Duo italo-francese nelle città di Nizza, Avignone ed altri centri della Provenza e che vedrà la significativa esecuzione dell'opera integrale per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven.

Domenica prossima Gregorio Goffredo dirige a Bari l'Ensemble della Società dei Concerti


Domenica 20 aprile, con inizio alle 18.15 terzo evento della Stagione Concertistica 2008 della Societa' dei Concerti di Bari, in collaborazione con la Fondazione Piccinni, presso la Sala Giuseppina del Teatro Kursaal Santalucia. In formazione di undicimino i solisti della Società dei Concerti di Bari si esibiranno sotto la direzione del maestro Gregorio Goffredo (nella foto), eseguendo le "Danze polovesiane" di Alexander Borodin, "Omaggio a Fellini" di Nino Rota, "Dedicato a Pascale" dello stesso Goffredo e "My friend George" di George Gershwin. Informazioni per biglietti e abbonamenti: Box Office c/o Feltrinelli Libri e Musica di via Melo (tel. 080 5240464) e Botteghino del Teatro Kursaal Santalucia (Largo Adua, 5/9, Bari; info: 080.524.60.70; 080.476.81.55).

A Torino un "Triplo" beethoveniano per quattro giovani ma già affermati interpreti


Quattro giovani ma già affermati interpreti salgono sul palcoscenico dell'Auditorium Rai di Torino stasera e domani 18 aprile 2008, per interpretare il Triplo concerto di Beethoven, per pianoforte, violino, violoncello e orchestra. Sul podio il milanese Giampaolo Bisanti, al suo debutto con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, ma che ha già diretto più di 20 titoli operistici, in teatri quali La Fenice di Venezia, il Comunale di Bologna e il Carlo Felice di Genova. I tre solisti, chiamati a costituire un vero e proprio ensemble cameristico che deve armonizzarsi e dialogare con l'intera orchestra, sono Benedetto Lupo (nella foto) al pianoforte, Marco Rizzi al violino e il canadese Jean-Guihen Queyras, eclettico e cosmopolita, formatosi con Pierre Boulez nell'Ensemble InterContemporain, che con l'Orchestra Rai ha inciso due cd pubblicati da Stradivarius, con musiche di Luigi Dallapiccola e Ivan Fedele.
Insieme al Triplo di Beethoven il programma del concerto, che stasera è trasmesso alle 21.00 in collegamento diretto nazionale su Radio3, comprende anche "Aufforderung zum Tanz (Invito alla danza)" di Weber, nella versione orchestrale di Berlioz e la Terza Sinfonia di Schubert.

mercoledì 16 aprile 2008

Il Corriere del Mezzogiorno cita l'Orecchio di Dioniso riflettendo sull' "essenza" dei blog


Il Corriere del Mezzogiorno /Corriere della Sera (BARI E PUGLIA), prestigiosa testata per la quale sono stato onorato di collaborare per circa sei anni (2000-2006), regala, bontà sua, un po’ di pubblicità gratuita al mio “Orecchio di Dioniso” citando l’episodio risalente ad oltre un mese fa del “negato accredito” al suddetto blog da parte della Fondazione Petruzzelli. L’articolo firmato sul giornale di ieri a pagina 22 dal giornalista del Corriere Ludovico Fontana riflette giustamente sulla sottile ambiguità del nuovo quanto frastagliato mondo di blog e siti internet e sul sempre più labile confine di fatto esistente tra la comunicazione dei mass-media del mondo reale e quella sul web legata invece ad un mondo cosiddetto “virtuale”, anche in quanto ancora non sufficientemente disciplinato dal legislatore. Ecco di seguito alcuni brani del pezzo di Fontana intitolato "Il blogger e l’accredito negato" : “Cos’è un blog? Un diario on line o una rivista periodica? Che differenza c’è tra un quotidiano stampato su carta e uno diffuso solamente sul web? E basta la sola registrazione al tribunale per chiarire il problema? L’argomento è di quelli di cui si discuterà ancora a lungo. Nòva, l’inserto settimanale del giovedì del Sole-24 Ore ha dedicato il suo ultimo numero alla Società di mutuo racconto, descrivendo un’inedita collaborazione simbiotica tra giornalisti, blogger e il pubblico attivo del web, che sta cambiando il perimetro e la funzione dei media. Due mondi che alla fine troveranno un modo per convivere. Per il momento la convivenza ha già portato con sé alcune polemiche. Soprattutto tra giornalisti on line e uffici stampa. Può un giornalista-blogger aver diritto all’accredito (cioè al biglietto gratuito) per assistere allo spettacolo che dovrà poi recensire? L’ultimo episodio risale al 4 marzo scorso: il giornalista e critico musicale barese Alessandro Romanelli, titolare del blog L’orecchio di Dioniso (alexromanelli.blogspot.com), si è visto rifiutare l’accredito per assistere ai concerti organizzati dalla fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari e lo ha denunciato sul proprio sito. Il problema è dunque nella definizione di blog. Nel considerarlo o meno una testata giornalistica: questo può essere un parametro per accreditare o meno il giornalista. (…)”. E’ lecito a questo punto che possa aprirsi un dibattito nel merito. Chi lo desidera può inviare i suoi contributi in formato word, debitamente firmati con nome e cognome, per l’eventuale pubblicazione, al seguente indirizzo di posta elettronica: alexrom63@libero.it

lunedì 14 aprile 2008

Domani Nicola Paszkowski dirige a Bari i sommi romantici tedeschi


Domani 15 aprile, alle 20.30, presso Villa Romanazzi Carducci a Bari l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto, diretto dal bravo maestro Nicola Paszkowski (in foto) e con solisti Salvatore Greco (violino) e Kristi Curb (violoncello). In programma tre autentici capolavori di altrettanti sommi compositori. parliamo di Wagner, Brahms e Schumann. (I biglietti saranno in vendita la sera del concerto presso Villa Romanazzi Carducci . Info: 080.5412302 – 241. Lun. – Ven.: ore 8.30 – 14. Mar.: ore 15 – 18). La serata si aprirà con l’esecuzione dell’ouverture “I maestri cantori di Norimberga” di Richard Wagner (1813 - 1883). Fu composta da Wagner nella primavera del 1862 - scrivendone anche il libretto - in seguito alle suggestioni ricavate da un soggiorno a Venezia. Strutturata seguendo la forma sonata, l'ouverture presenta i principali temi dell'opera e si apre con una marcia austera e rigorosa che esprime l'intransigenza dei maestri cantori. Vi fa seguito un motivo delicato e gentile introdotto dal flauto, che evoca la nascita dell'amore tra Eva e Walter von Stolzing. Il terzo tema contrasta con il precedente e si riaccosta all'atmosfera solenne del primo: è il cosiddetto "tema del vessillo", simbolo del potere e dell'orgoglio dei maestri cantori. L'ultimo tema infine è quello dell'amore dichiarato tra i due giovani protagonisti ed è calorosamente sostenuto dagli archi. Particolarmente apprezzabile per il magistrale impiego della tecnica polifonica, l'ouverture venne eseguita per la prima volta alla Gewandhaus di Lipsia il 1° novembre del 1862, mentre invece l'opera andò in scena il 21 giugno del 1868 a Monaco di Baviera.
Sarà, poi, la volta del “Doppio concerto in la minore per violino, violoncello e orchestra op. 102” di Johannes Brahms (1833 - 1897). Il “Doppio concerto” op. 102, composto nel 1887, è l’ultimo lavoro in forma di Concerto scritto da Brahms e molti ritengono che possa essere considerato anche l’opera che conclude la stagione romantica. Il Concerto fu scritto per il violoncellista Robert Hausmann e per il violinista Joseph Joachim, che lo eseguirono per la prima volta a Colonia il 18 ottobre del 1887 sotto la direzione dell’autore, dopo un’audizione in forma privata tenutasi a Baden Baden il 23 settembre dello stesso anno. Va detto inoltre che quest’opera consentì a Brahms di riconciliarsi con il suo amico Joachim dopo uno screzio che li aveva allontanati.
Il concerto si chiuderà con l’esecuzione della “Sinfonia n. 2 in do maggiore, op. 61” di Robert Schumann (1810 – 1856). Benché venga indicata come Sinfonia n. 2, da un punto di vista cronologico dovrebbe essere invece considerata come la n.3; fu effettivamente abbozzata nel 1845, (una volta ultimato il Concerto per pianoforte) per essere poi terminata nel corso dell’anno seguente, quando cominciarono a manifestarsi i primi segni della malattia che gli si sarebbe poi rivelata fatale.
Nell’autunno del 1844, Clara Schumann aveva trasferito la residenza di famiglia a Dresda, dove appunto il marito, nel luglio dell’anno seguente, aveva terminato il Concerto in la minore, riprendendosi anche da una forte indisposizione. I primi schizzi della Sinfonia risalgono al 12 dicembre del 1845, quando il compositore, particolarmente ispirato, ne abbozzò il primo movimento in soli tre giorni, mentre realizzò il finale nel giorno di Natale e buttò giù le idee per il resto della composizione il 28 dicembre. Successivamente, fu costretto dalla malattia ad abbandonare il lavoro fino al febbraio del 1846, quando cominciò ad occuparsi dell’orchestrazione. La Sinfonia, dedicata al Re Oscar di Svezia e Norvegia, fu completata appena diciassette giorni prima della sua esecuzione, che avvenne il 5 novembre del 1846 a Lipsia, sotto la direzione di Felix Mendelssohn Bartholdy. Subito dopo, Schumann provvide a modificarne la partitura aggiungendo tre tromboni alla precedente orchestrazione.

mercoledì 9 aprile 2008

Krystian Zimerman trionfa a Bari in una serata davvero memorabile

Avevo giurato a me stesso che almeno per quest’anno non avrei scritto più recensioni, né pubblicato più notizie sulla stagione della Fondazione Petruzzelli. Il perché è noto a tutti coloro che seguono con attenzione l’orecchio di Dioniso e non mi va certo di tornare sull’argomento.
Di fronte però al concerto di ieri sera tenuto da uno dei massimi pianisti viventi, Krystian Zimerman, faccio volentieri un’eccezione. Come ha giustamente ricordato Livio Costarella, eccellente giornalista e critico musicale della Gazzetta del Mezzogiorno, nel pregevole programma di sala del concerto, da lui redatto, va sottolineato, con certosina competenza e visibile passione: “Nella generazione dei grandi concertisti che hanno da poco superato i 50 anni, l’ultimo artista inserito ancora a pieno titolo nella golden age del pianismo classico è sicuramente Krystian Zimerman (…). Il pianista polacco è l’ultimo punto di contatto con quella irripetibile stagione che vedeva suonare tutti insieme colossi come Wilhelm Backhaus e Arthur Rubinstein, Claudio Arrau e Rudolf Serkin, Emil Gilels e Arturo Benedetti Michelangeli, Vladimir Horowitz e Sviatoslav Richter, mentre muovevano ancora i primi passi stelle come Maurizio Pollini, Vladimir Ashkenazy e Martha Argerich, senza naturalmente dimenticare Friedrich Gulda e Glenn Gould”.
Parole sacrosante soprattutto alla luce di un’esperienza diretta, folgorante, emozionante come quella vissuta ieri al Teatro Kursaal Santalucia, stipato per l’occasione in ogni ordine di posti. Chi scrive ascoltava per la prima volta Zimerman dal vivo. Il programma scelto dal Maestro invitava tutti ad una approfondita riflessione sul tortuoso percorso storico del pianoforte dagli albori bachiani (Partita in do minore BWV 826, dove la dimensione clavicembalistica sembra già nella fase di un consapevole superamento) a Szymanowski (colto nelle ora trascinanti, ora struggenti dieci Variazioni su un tema popolare polacco op. 10), passando per Beethoven (con la sublime Sonata op. 111) e Brahms (con i previsti Klavierstücke op. 119, sostituti però prima del concerto dalla Sonata KV 330 di Mozart) nei loro capolavori più tardi e senz’altro anche tra i più ermetici della letteratura pianistica di ogni tempo.
Ebbene, Zimerman non ha deluso le attese, anzi…
Talora proprio i pianisti più celebri le tradiscono, perché hanno perso l’abitudine e la voglia di studiare, o peggio ancora, perché conquistata la fama si rilassano col tempo in una salottiera, pigra routine, andando incontro talora a memorabili figuracce. A un pianista del livello stellare di Zimerman questo naturalmente non succede. Sarebbe bastato anche solo ascoltare con che “sovrumana” naturalezza e straordinaria perfezione il pianista polacco abbia saputo affrontare la Partita n. 2 di Bach e la Sonata op. 111 di Beethoven per restare ammaliati, sedotti, abbacinati da questo “Karajan degli 88 tasti”. La compiaciuta galanteria unita all’intelligenza interpretativa non scevra da un pizzico di sapiente ironia ha poi caratterizzato la sonata mozartiana. Nell’esplosivo, ridondante finale del pezzo di Szimanowski sorprendeva non poco oltre alla strepitosa concentrazione espressiva dell’artista polacco, il magistrale controllo sul prezioso Steinway di Fabbrini. Una meravigliosa lezione di pianoforte, un concerto da ricordare e possibilmente da rivivere quanto prima (magari proprio al Petruzzelli), anche per i tanti, troppi pianisti e docenti baresi assenti ingiustificati. Inutile dire che il successo trionfale del concerto ha docilmente “costretto” Zimerman agli…straordinari proprio con un paio di lunari intermezzi brahmsiani cancellati dal programma della serata.

"Con Christian Escoudé una grande lezione di Jazz a Foggia" di Enza Moscaritolo


"Una lezione di grande jazz da un indiscusso maestro di chitarra. Christian Escoudé (nella foto), considerato unanimemente l’erede di Django Reinhardt, si è esibito lunedì sera a Foggia nell’ambito della rassegna “Lune..dì Jazz” presso il Moody Jazz Café, un club che è diventato nel giro di pochi anni uno dei punti di riferimento per gli appassionati del genere in tutto il Sud Italia.
Il concerto foggiano è stato, infatti, l’unico nell’area centro-meridionale del tour del chitarrista francese di origini tzigane che insieme a Marco Tamburini alla tromba e a Dario Deidda al basso elettrico ha dato vita al “Trans Europe Trio”, un insolito ensemble jazz che si è ricostituito dopo due anni proprio per quest’occasione. «Erano due anni che non ci incontravamo – ha dichiarato Deidda, collaboratore, tra gli altri, di Fiorella Mannoia – eppure è bastato uno sguardo e l’intesa che c’è tra noi tre è scattata subito alla grande».
Grande sfoggio di tecnica, capacità espressiva e attenzione alla melodia: sono queste le tre caratteristiche principali di un’esibizione raffinata, intensa e coinvolgente di quasi tre ore che ha entusiasmato il pubblico, in cui nessuno dei tre artisti ha prevalso sull’altro, ma ciascuno ha dialogato con la medesima padronanza del linguaggio musicale. La cifra artistica di Escoudé è assolutamente indiscutibile e lo si intuisce nella sua capacità di imprimere un sound ben definito ai colleghi sul palco che lo seguono con naturalezza e maestria. Chi non conosce Escoudé ha l’impressione di trovarsi di fronte ad un professore in là con gli anni, di quelli con gli occhialini sul naso, di quelli un po’ stanchi e che ormai ha fatto il suo tempo. Invece egli sa sfoderare improvvisamente verve e creatività straordinarie, che si avvertono distintamente nelle sue composizioni originali, dove echeggiano le calde sonorità di matrice tzigana a lui tanto care. Un caposcuola della sua levatura ha davvero ancora tanto da dare e da insegnare e il pubblico se ne è realmente accorto, interagendo continuamente con il trio sul palco, come lo stesso Tamburini ha voluto sottolineare: «Il pubblico foggiano è molto attento, partecipe e coinvolto e questo atteggiamento e approccio rappresentano la metà della riuscita di un concerto». Un omaggio a Cole Porter, all’inizio e alla fine del concerto e qualche incursione nella bossanova e nella tradizione musicale portoghese hanno movimentato la serata: la chicca in chiusura di serata è stata una jam insieme al sassofonista napoletano Enzo Nini, docente di jazz presso il Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, che si è inserito nel trio con la classe e il savoir faire che lo contraddistingue. Una serata per intenditori, una magia purtroppo per pochi fortunati."
Enza Moscaritolo

Ad Acquaviva da Bach a Gershwin attraverso il funanbolico virtuosismo di Thiollier


L'associazione culturale "Centro Studi Musicali - Giovanni Colafemmina" di Acquaviva delle Fonti prosegue la sua Stagione Concertistica 2008 presentando al proprio pubblico, sabato 12 aprile (ore 20.30) ad Acquaviva delle Fonti (BA) nell'Aula Magna "S. Domenico Savio" - Via Francavilla, una significativa Conferenza-Concerto dall'eloquente titolo “Da Bach....a Gershwin”. tenuta dal famoso pianista François Joel Thiollier (nella foto) . Il noto virtuoso franco-americano farà precedere le sue esecuzioni da una breve guida all'ascolto al fine di rendere la serata più gradevole e ricca di contenuti, utile in particolare per i non “addetti ai lavori”.Nato a Parigi, Thiollier ha dato il suo primo concerto a New York all'età di appena 5 anni. Egliha vinto ben otto“Grands Prix Internationaux”, risultato senza precedenti, in concorsi internazionali, fra cui “Reine Elisabeth” del Belgio e “Tchaikowski” di Mosca.Il suo vastissimo repertorio, la sua cultura musicale e la sua padronanza della tastiera sono la chiave del suo successo internazionale. Thiollier suona oggi in più di 40 Paesi con le più prestigiose orchestre (dalla Filarmonica di San Pietroburgo alla London Symphony Orchestra, dall’Orchestra dell’Accademia di S.Cecilia alla Concertgebouw di Amsterdam) e nei teatri e nelle sale da concerto più importanti del mondo: dalla Scala di Milano alla Sydney Opera House Concert Hall e alla Suntory Hall di Tokyo. Infotel.080.758830 – 335.1406658.

martedì 8 aprile 2008

Stefano Mazzoleni e Luigi Morleo in concerto con l'ICO di Bari

Domani, 9 aprile alle ore 20.30, presso l’Hotel Sheraton di Bari l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto diretto dal Maestro Stefano Mazzoleni e con solista Luigi Morleo (nella foto), dedicato a brani di Engelbert Humperdinck e Paul Hindemith. Galante e dello stesso Morleo (I biglietti saranno in vendita la sera del concerto presso l’Hotel Sheraton di Bari. Info: 080.5412302 – 241. Lun. – Ven.: ore 8.30 – 14. Mar.: ore 15 – 18)

La serata si apre con l’esecuzione di “Gingerbread Waltz” tratto da “Hansel und Gretel” di Engelbert Humperdinck (1854 – 1921).
Benché autore di numerose composizioni, il musicista tedesco Humperdinck viene ricordato fondamentalmente per la sua opera “Hansel und Gretel”, composta nel 1893 e basata sulla nota novella per bambini dei fratelli Grimm.
L’opera fu scritta su un libretto di Adelheid Wette, sorella del compositore, che vi aggiunse anche nuovi personaggi per ampliare l’esile trama originaria con l’intenzione iniziale di vederla rappresentata in occasione di una festa in famiglia.
Tuttavia, quella rappresentazione domestica, alla quale Humperdinck contribuì con dei brevi quadri musicali, ebbe un tale successo che si decise di trasformarla in un lavoro per il teatro. Per questo motivo, l’autore inviò la partitura a Richard Strauss per ottenerne un giudizio e quest’ultimo si espresse in termini più che positivi, accettando persino di dirigerne la prima assoluta a Weimar nel dicembre del 1893.

La serata prosegue con “Suoni e rumori per i Popoli” Concerto per Percussione e Orchestra di Luigi Morleo (1970).
Questa composizione è il frutto di una sintesi che le aree mediterranee del Medio Oriente e africane offrono attraverso le influenze estetiche. Nel progetto, ideato e realizzato da Luigi Morleo, le melodie liriche ma incisive, le armonie intense e cangianti, i ritmi forti e deboli si rincorrono e persistono in un concentrato di movimenti e stili.

Sarà, poi, la volta delle “Metamorfosi sinfoniche” su temi di C. M. von Weber di Paul Hindemith (1895 – 1963).
Composte nel 1943 negli Stati Uniti, s’inseriscono in un filone già autorevolmente rappresentato da Franck e Brahms, benché finiscano per assumere la forma e le dimensioni di una breve sinfonia. L’opera è un omaggio al compositore tedesco del primo Romanticismo, del quale Hindemit adattò alcune pagine teatrali e cameristiche scegliendo un singolo tema per ogni movimento.
La prima esecuzione della composizione si tenne nel 1943 a New York sotto la direzione di Arthur Rodzinsky.
Il concerto si conclude con l’esecuzione di “KV 1991”, fantasia su frammenti di Mozart di Carlo Galante (1959).
Rovistando tra le pagine incompiute, abbozzate o scartate, lasciate da Mozart in gran numero soprattutto negli ultimi anni, il compositore trentino Carlo Galante ha scelto quattro frammenti e li ha liberamente combinati in un progetto compositivo che non era tanto quello di proporre un loro congetturale completamento, quanto di mettere in scena una sorta di teatro della memoria mozartiana, una sorta di Mozart Wake, un’ipotetica (ed impossibile) rappresentazione della mente creativa di Mozart, dove queste idee si presentassero, galleggiassero per un po’ e ritornassero infine nell’oblio. Nell’ordine, e poi combinati tra loro, in questa ricognizione mozartiana si succederanno i lacerti di una fantasia in do maggiore K. 616a per armonica di vetro, flauto, oboe, viola e violoncello; di una Fantasia in fa minore K. 383 per pianoforte; di un Adagio in re minore K.594 per organo a cilindri e di un Allegro in si bem. Magg. K. 516c per clarinetto e quartetto d’archi.
L’iperbolico numero d’opera alluso dal titolo si riferisce all’anno di composizione della Fantasia per orchestra, composta per ricordare e onorare i duecento anni dalla morte del grande compositore salisburghese.

Mariella Devia canta Anna Bolena al Massimo di Palermo


Mercoledì 9 aprile va in scena al Teatro Massimo di Palermo Anna Bolena, tragedia lirica in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani ispirato a precedenti testi letterari di argomento storico. La vicenda narrata è la triste storia di Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII, giudicata adultera per favorire le nuove nozze del re con la sua dama di corte Jane Seymour. Il ruolo del titolo è affidato a Mariella Devia (nella foto), affiancata da Giacomo Prestia quale Enrico VIII, Laura Polverelli nel ruolo di Giovanna Seymour e Fernando Portari in quello di Lord Riccardo Percy. Il ruolo del paggio Smeton è interpretato da Manuela Custer; mentre quello di Lord Rochefort da Ugo Guagliardo e quello di Sir Hervey da Amedeo Moretti. Nelle recite del 10 e del 15 aprile, il cast sarà composto nell'ordine da Alexia Voulgaridou, Riccardo Zanellato, Anna Smirnova, Robert Nagy, José Maria Lo Monaco, Ugo Guagliardo e Amedeo Moretti.
Lo spettacolo, che proviene dal Teatro Filarmonico di Verona – dove ha debuttato un anno fa con entusiasmante successo di pubblico e critica che lo ha definito “memorabile, sontuoso, elegantissimo” – è firmato dal grande regista inglese Graham Vick, le scene e i bellissimi e preziosi costumi sono di Paul Brown; le luci sono di Giuseppe Di Iorio; alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo uno dei più interessanti giovani interpreti dell’opera italiana: Marco Guidarini. Il coro è diretto da Miguel Fabian Martinez.
L’opera era stata commissionata a Donizetti e Romani nel 1830 per l’apertura del Teatro Carcano di Milano, senza risparmio di mezzi sia per l’ingente cifra pagata al compositore, sia per lo splendido cast che comprendeva Giuditta Pasta e Giovan Battista Rubini. Fu proprio in casa della Pasta, sulle sponde del lago di Como, che il compositore si ritirò per portare a termine questo suo lavoro. La prima, il 26 dicembre del 1831, fu un trionfo sia di critica che di pubblico. Di lì a poco l’opera varcava le frontiere e veniva rappresentata sia a Londra che a Parigi con calorose accoglienze. Dopo un lunghissimo periodo di oblio, Anna Bolena venne riportata alla Scala nel 1957 diretta da Gianandrea Gavazzeni, con la regia di Luchino Visconti e Maria Callas protagonista. L'opera, data la grande difficoltà esecutiva soprattutto per il ruolo del soprano, anche dopo il suo recupero entro il repertorio corrente, viene eseguita piuttosto di rado.
È la prima volta che Anna Bolena va in scena al Teatro Massimo, dopo una apparizione al Politeama nel 1991 e quattro edizioni al Teatro Carolino, poi Bellini, nella seconda metà dell'Ottocento.
Opera ricca di momenti di grande intensità ritmica e musicale, raggiunge il suo acme nella celebre Scena e Aria Finale di Anna, “Al dolce guidami castel natio”.Come ci ricorda nel suo saggio per il programma di sala il musicologo Philip Gossett – autorevole studioso di quest'opera – “la scena che più colpiva i contemporanei di Donizetti è quella finale, [...] una “gran scena” che supera gli esempi precedenti per qualità della recitazione drammatica, per le straordinarie modalità con cui Anna oscilla tra equilibrio e follia, per il senso del dramma e per l’unità musicale propri all’intera scena”.
Calendario delle recite: 9 e 15 aprile ore 20.30; 10, 16 e 18 aprile ore 18.30; 13 aprile ore 17.30.
Costo dei biglietti da euro 10 a euro 102, in vendita al botteghino o sul sito http://www.teatromassimo.it/. Informazioni e prevendita 800 907080.

In ventimila (nonostante le solite "bufale" elettorali) per vedere il Teatro Petruzzelli


Ventimila persone hanno visitato domenica scorsa, grazie all’iniziativa della giornata di primavera promossa dal Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) il cantiere “in progress” del Teatro Petruzzelli, ammirando la bellezza della nuova cupola completata e l’avanzato stato di tutti gli altri lavori. Famiglie intere in coda sin dalle prime ore, volti sorridenti, ragazzi emozionati. Nel giubilante, festoso quadro primaverile un’ombra a guastare l’attesa. Nella serata precedente un’agenzia dell’ Ansa diffondeva la notizia del presunto accoglimento con sentenza della Corte Costituzionale del ricorso presentato dagli eredi Messeni Nemagna, ex proprietari del prezioso immobile, contro il decreto legge che nel giugno 2007 glielo aveva di fatto espropriato. La notizia (“solo una bufala elettorale” ha però dichiarato a caldo, un inviperito sindaco Emiliano) ha scatenato nell’agorà politico polemiche e strumentalizzazioni allucinanti a Destra come a Sinistra. Oggi i giornali fanno una clamorosa marcia indietro: “Petruzzelli, il mistero della Consulta - La sentenza (ndr o la discussione?) andrà in camera di consiglio solo il 14 aprile” (la Repubblica) mentre i Messeni insieme ai noti disfattisti (a cui in verità della ricostruzione del teatro, diciamolo pure, frega ben poco) cantavano già vittoria sabato scorso. Che il teatro resti nel possesso dello stato o torni nelle mani dei Messeni Nemagna, deve essere una circostanza ininfluente rispetto al traguardo della ricostruzione fissato per il 6 dicembre prossimo. Ci sarà poi tempo dopo le elezioni per mettere la classica pezza a colori (con una nuova legge ad hoc) anche ad un’eventuale sentenza di accoglimento della Consulta. A mio parere quello che può e deve invece a tutti i costi interessare la città - a questo punto davvero esasperata da questa infinita telenovela - è di riconquistare al più presto la possibilità di vedere uno spettacolo nel suo Petruzzelli. Non sono più ammissibili, prima che giustificati, ritardi di sorta. A me francamente, come penso ai cittadini baresi, non interessa chi si metterà la medaglia al collo della ricostruzione. A me interessa essere presente alla sua inaugurazione il 6 dicembre 2008 nel teatro dove da bambino ho incontrato per la prima volta la grande Musica. Tutto il resto non conta. Una bella, significativa notizia riportata oggi da alcuni quotidiani, è quella che riguarda l’amministratore delegato di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola, che versando a titolo personale una quota di 800mila euro ha deciso di diventare socio fondatore dell’ente lirico-sinfonico Petruzzelli. Quanti imprenditori e miliardari pugliesi saranno pronti già da oggi a fare lo stesso?

lunedì 7 aprile 2008

Finalmente il grande Krystian Zimerman domani suonerà a Bari

Per la rassegna di cameristica, domani sera (ore 21.00) al teatro Kursaal Santalucia, la Fondazione Petruzzelli propone il recital del grande pianista polacco Kristian Zimerman (nella foto). Si tratta senza dubbio di uno degli appuntamenti più importanti dell'attuale stagione musicale barese anche perchè il virtuoso degli 88 tasti non ha mai suonato nella nostra città. Dunque si tratta di un EVENTO davvero da non perdere.
Ecco il programma della serata: Partita in do minore di Johann Sebastian Bach, Sonata in do minore op. 111 di Ludwig van Beethoven, Quattro Pezzi op. 119 di Johannes Brahms e Variazioni op. 10 su un tema popolare polacco di Karol Szimanovski.
I biglietti sono in vendita al botteghino del teatro Piccinni, Corso Vittorio Emanuele 84, Bari. Infoline: 080.521.24.84

Stasera a Santa Croce c'è Gustav Auzinger per il XIII Festival Organistico Internazionale



Il terzo appuntamento del XIII Festival Organistico Internazionale di Bari prevede un recital di Gustav Auzinger (nella foto), noto artista di Linz (Austria), che eseguirà un interessante programma con brani di F. Couperin. J. Pachelbel. G. Böhm e J.S. Bach.
Gustav Auzinger ha studiato presso l’Università della Musica di Vienna. Docente di organo al conservatorio per la Musica Sacra di Linz, svolge un’intensa attività concertistica. Tiene, inoltre, corsi di perfezionamento in Europa, Asia e Stati Uniti. Ha curato molti progetti per la costruzione ed il restauro di organi in Austria, ha inciso numerosi cd ed effettuato varie registrazioni per la radio e la televisione.
Chiesa Santa Croce, BariPiazzetta Frati Cappuccini, 2 (di fronte facoltà Giurisprudenza)ore 20,30. Ingresso gratuito / Info: 080.5235024

Un viaggio musicale da Gesualdo a Piccinni con il clavicembalo di Margherita Porfido


Per la 66° stagione musicale della Fondazione Piccinni giovedì 10 aprile, all’Auditorium Diocesano Vallisa di Bari, ore 21 (porta 20,30) la nota clavicembalista MARGHERITA PORFIDO (nella foto) eseguirà, in prima assoluta, la versione integrale del programma “DA GESUADO A PICCINNI - MUSICISTI DEL SUD ITALIA DAL 1500 AL 1700”.
Il programma della serata, che ripropone il percorso musicale del cd omonimo inciso a cura della stessa autrice, recentemente presentato alla stampa, parte da Gesualdo da Venosa e attraverso Rocco Rodio, Giovanni Maia Trabaci, Giovanni Salvatore , Bernardo Storace ed Antonio Valente giunge fino a Niccolò Piccinni, a cui è dedicata tutta la seconda parte del concerto.
La stagione proseguirà domenica 20 aprile alla Sala Giuseppina del Kursaal Santalucia, ore 19 con il duo BUCCARELLA-MONOPOLI, violoncello – pianoforte. In programma, musiche di Schumann, Mendhelssohn e Brahms.
Prenotazioni ed informazioni presso la Fondazione Concerti N. Piccinni, Via Cifarelli, 28/A Bari (adiacente il Conservatorio Piccinni), tel 080 5745761 o 335 5707272.

I prossimi appuntamenti a Casa Giannini


Mercoledì 9 aprile, per gli "INCONTRI CON I PROTAGONISTI" di Casa Giannini, il musicologo Dinko Fabris condurrà una discussione approfondita con il M° Franco Mezzena su Giambattista Viotti, uno dei più celebri compositori di musica violinistica, di cui il M° Mezzena ha inciso i 29 concerti, editi dalla Dynamic, con l'edizione critica di Suvini-Zerboni. Franco Mezzena è docente di violino presso il Conservatorio "N.Piccinni" di Bari ed è Direttore Artistico del "Festival Viotti"dove ogni anno esegue concerti da solista e direttore con orchestre e complessi di musica da camera.


Ecco anche il calendario degli appuntamenti per il mese di aprile:
Mercoledì 9 aprile /
“INCONTRI CON I PROTAGONISTI”Dinko Fabris presenta l’integrale discografica di Franco Mezzena“GIAMBATTISTA VIOTTI: la vita e la musica”

Mercoledì 16 aprile /
“'L’ALTRO ‘MELODRAMMA' Studi sugli operisti meridionali dell’ ‘800”A cura di Pierfranco Moliterni, con interventi dei coautori Giovanni CassanelliFedele Depalma e Lorenzo Mattei

Giovedì 17 aprile /
“IL CORO E’ PROMOSSO”Convegno sulle finalità educative del canto corale nelle scuolea cura del Prof. Pierfranco Semeraro

Martedì 22 aprile /
Nicola Sbisà presenta il libro di Corrado Roselli: “GIOCONDA DE VITO, UN MITO DIMENTICATO” - Interventi musicali di Palma Pesce e Florita Pasquale.


Mercoledì 23 aprile /
PerCorsi d’Opera – Prima della Prima“LA CLEMENZA DI TITO” di W. A. Mozart a cura di Detty Bozzi, con Angela Annese, GianLuca Baldi e Nicola Scardicchio.

sabato 5 aprile 2008

Il Quartetto Darius suona oggi nella St. Andrew's Church di Roma

Oggi alle ore 18.30, presso la St. Andrew’s Church di Roma (Via Venti Settembre 7), il Quartetto Darius sarà protagonista del penultimo appuntamento della Stagione 2007-2008 degli Amici della Musica di Roma, Associazione musicale operante sotto la Presidenza Onoraria di Ennio Morricone.
L’evento si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che in una lettera di buon augurio all’Associazione ha affermato: “…esprimo apprezzamento per il contributo dell’Associazione alla diffusione della musica classica, soprattutto tra i giovani, nonché per la rassegna musicale Sabato in Concerto che si propone di mettere in evidenza le peculiarità timbriche delle composizioni musicali nella storia della musica”, con il Patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e della Regione Lazio-Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport.
Il programma della serata prevede l’esecuzione di alcuni dei più bei brani di J. Strauss come Tritsch-Tratsh Polka e la Champagner Polka. Grandi sorprese sono previste per il pubblico che interverrà che potrà gustarsi una piacevolissima serata musicale.
Il Quartetto Darius è attualmente composto da Roberto Terelle, Giuseppe Gentile, Alessandro Leone e Luca Pontarelli. Sono tutti giovani clarinettisti diplomati presso il Conservatorio di Musica di Latina e con una vasta esperienza concertistica alle spalle, hanno collaborato con musicisti di fama internazionale come Nicola Piovani, Azio Corghi e Aldo Clementi. Il concerto sarà preceduto da una breve guida all’ascolto tenuta dalla dott.ssa Laura Ruzza (nella foto), musicologa, docente di conservatorio e critico musicale.

Info: Amici della Musica di Roma, tel. 3336470115,
E-mail: amicimusicaroma@tiscali.it ,
Sito web: http://www.amicimusicaroma.it/ /

Biglietti: da 10 euro a 5 euro /
Prenotazione gratuita telefonica dei posti.

venerdì 4 aprile 2008

Il Liceo Wagner di Molfetta mette in scena "Lo scoiattolo in gamba" di Nino Rota


Giovedì 10 aprile, alle ore 20:30, presso il prestigioso Palazzo de Luca (Corso Dante, 66 – Molfetta), il Liceo Musicale “Richard Wagner” e l'associazione Parnasus di Molfetta presentano il quinto concerto della Stagione Concertistica 2007/2008. L’evento vedrà protagonisti il soprano Cristina Giannelli, i baritoni Giuseppe Naviglio e Marcello Rosiello, il basso Piero Naviglio e l'attrice Rossella Giuliani. Al pianoforte si alterneranno i maestri Barbara Rinero, Leonardo Smaldone e Sergio Monterisi. Il programma è dedicato interamente al celebre musicista e compositore barese Nino Rota (nella foto) del quale verrà eseguita un’assoluta rarità, l’opera lirica in un atto “Lo scoiattolo in gamba”, accompagnata dalla presentazione di due originali composizioni del compositore Nicola Scardicchio, allievo dello stesso Rota, ovvero “La principessa delle lenticchie” e “Stupor mundi – Puer Apuliae”. Per informazioni: infotel 320/3180793 – 329/9645405.

Domenica prossima il FAI di Bari "riapre" per un giorno il Teatro Petruzzelli

La giornata di Primavera del Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) prevista come ogni anno in numerose città italiane, vivrà un momento assai significativo soprattutto a Bari con la possibilità per chi lo desideri di entrare nel cantiere del Teatro Petruzzelli. I lavori sono a buon punto, per non dire addirittura in anticipo sulla tabella di marcia. Una corposa delegazione Fai guidata dal maestro Paolo Lepore (nella foto) consentirà pertanto domenica 6 aprile a partire dalle 10 e sino alle 18 di visitare e toccare con mano lo stato dei lavori. Ci saranno, come di consueto, dei giovani “ciceroni” che consentiranno di cogliere appieno anche le novità tecniche e architettoniche del restauro del nuovo Petruzzelli che, com'è noto, riaprirà definitivamente i suoi battenti il prossimo 6 dicembre 2008 (giorno in cui tra l’altro si festeggia San Nicola, Patrono di Bari). Info: http://www.fondoambiente.it/.