venerdì 29 settembre 2006

Krystian Zimerman suona a Firenze


Da Firenze, Francesco Ermini Polacci (Ufficio Stampa della locale Associazione degli Amici della Musica) m’informa dettagliatamente di uno degli eventi più attesi della stagione fiorentina: il recital pianistico del celebre pianista polacco Krystian Zimerman. Uno straordinario artista che (ahimè) non ho mai avuto l’opportunità di ascoltare dal vivo nella mia Bari. “Il programma che proporrà è assai eterogeneo ed intelligentemente audace. Il concerto si terrà domani 30 Settembre al Teatro della Pergola (ore 21) e comprende infatti il Beethoven più amato, vigoroso e rappresentativo delle Sonate op. 13 “Patetica” e op. 53 “Waldstein”, però inaspettatamente seguito dagli accattivanti Tre Preludi di Gershwin, pagine scandite da vivaci ritmi jazz ed avvolte da languide movenze blues, fra l’altro le uniche originali dell’autore per pianoforte solo; ma anche un omaggio alla natìa Polonia, reso attraverso l’insolita proposta dei “Giardini di Buitenzorg”, cartolina musicale intrisa di seduzioni olfattive che il gran virtuoso pianista di fine Ottocento Leopold Godowski (1870-1938) scrisse ispirandosi ai profumi ed alla magnificenza di uno dei giardini botanici più famosi al mondo, a Buitenzorg appunto, nell’isola di Giava; un omaggio che prosegue poi con Grazyna Bacewicz (1909-1969), compositrice e violinista ammiratissima da Zimerman, e la cui Sonata per pianoforte (1953) coniuga con rara sapienza la tradizione folklorica, forme neoclassiche ed esuberante virtuosismo. Un programma che Zimerman ha già eseguito con successo mercoledì scorso a Torino per l’Unione Musicale e che è lo specchio fedele della sua inesauribile curiosità interpretativa. Ammirato in tutto il mondo per la purezza del suono e l’eleganza del tocco, il grande pianista polacco è rinomato per il puntiglioso, infaticabile lavoro di studio che sostiene ogni sua esecuzione. Natura restìa alla specializzazione tanto di moda oggi, non esita a riaffrontare più volte gli stessi autori; ma allo stesso tempo, il raggio delle sue frequentazioni si rivela incredibilmente vasto: un ventaglio di autori che da Bach giunge sino a Lutoslawski, il musicista polacco come lui e che proprio a Zimerman ha dedicato il suo Concerto per pianoforte. Appassionata dedizione, volontà di approfondimento e infaticabile versatilità: Arthur Rubinstein sarebbe oggi assai soddisfatto di Krystian Zimerman, quel giovane e dotato pianista al quale prospettò fin dagl’inizi una carriera piena di successi. I biglietti per il concerto straordinario (fuori abbonamento) di Krystian Zimerman possono essere acquistati presso Box Office (tel. 055210848 ), Desk La Rinascente (tel. 055292508), Amici della Musica Firenze (tel. 055 607440).”

Domeniconi suona per la Camerata








Il 15 ottobre, nell'ambito del Concorso Internazionale di Chitarra Mauro Giuliani, suonerà per la Camerata Musicale Barese il grande chitarrista compositore Carlo Domeniconi.
E' un'occasione particolare per tutti gli amanti della chitarra, visto che Carlo Domeniconi è unanimamente considerato oggi uno dei più importanti artisti nel mondo della chitarra, ma purtroppo quasi sconosciuto al grande pubblico italiano e mai esibito nel suo paese natale.
Le sue composizioni sono destinate soprattutto al suo strumento: per chitarra sola, duo, trio, quartetto, musica da camera e una serie di 16 concerti per chitarra e orchestra; di quest’ultimi alcuni per chitarra sola, altri per due chitarre, e altri ancora in combinazione con altro istrumento. I più eseguiti sono il Concerto Mediterraneo (per due chitarre), il Medium Sweet Guitar Concerto (per chitarra sola) il Concerto di Berlinbul (per sax e chitarra). Da ricordare è anche El trino del diablo per Violino solo, soprano, narratore, due chitarre, pianoforte, fisarmonica a bottoni, quintetto d’archi, viola da gamba e percussione. Questa composizione fu scritta nel 1997, in occasione del suo cinquantesimo compleanno ed eseguita con grande successo alla Filarmonica di Berlino, al festival di Istanbul etc.
Carlo Domeniconi si dedica esclusivamente (con rare eccezioni) all’interpretazione della propria musica, attività che svolge dal 1980 circa, con concerti in Europa, in America e in Asia.
I suoi brani fanno soprattutto parte del repertorio stabile dei più importanti solisti d’oggi: David Russel, Alvaro Pierri, John Williams, Marco Socías, Dale Kavanagh, Kostas Kotsiolis, Shin-Ichi Fukuda, …e altri; quelli più eseguiti sono sicuramente Koyunbaba, le “Variazioni su un tema anatolico”, Hommage a Jimi Hendrix, Toccata in Blue, Sindbad (brano che riempie una serata intera, in tre cicli sottodivisi di sette brani). Di queste opere esistono varie interpretazioni.
Su Carlo Domeniconi sono stati scritti numerosi articoli su riviste specializzate quali Classical Guitar, Le Cahier de la Guitare, Il Fronimo, Gitarre Aktuell, Gitarre und Laute, Gendai Guitar etc…
Dopo la sua prima tournée attraverso il Giappone e la Corea nel novembre 2003, si è dato il via alla pubblicazione di una antologia delle opere chitarristiche eseguite dallo stesso Carlo in collaborazione con la editrice “HOMA” di Tokyo per un totale di 16 CD sotto il titolo “Selected Works”; nel 2005 sono usciti i primi due volumi.
La Camerata è quindi fiera di avere a Bari Carlo Domeniconi ed invita tutti gli appassionati di chitarra il 15 ottobre all'Auditorium Vallisa per un concerto raro ed indimenticabile e spera di aprire la via al Maestro per una lunga tournèe italiana; già subito dopo il concorso, sarà impegnato a Roma dal 18 per una master class.
Info: tel. 080.521.19.08 / e-mail: camerata.musicale@tiscalinet.it

giovedì 28 settembre 2006

Eurilla e Beltramme al Mousikè






Mousikè - Centro Studi Arti Spettacolo nel Mediterraneo
VII Festival di Musica Antica del Mediterraneo
23 Settembre - 16 Ottobre 2006
Bari, Castel del Monte, Sannicandro, Mola di Bari, Bitritto



Concerti Barocchi
- Giovedì 28 Settembre ore 20,00 Bitritto, Castello Svevo
In collaborazione con: Comune di Bitritto


"Eurilla e Beltramme"
Intermezzi di Domenico Sarro (Trani 1679 - Napoli 1744)

Pino De Vittorio, tenore,
Giuseppe Naviglio, baritono,
Sofia Ruffino (nella foto), viola da gamba,
Debora Del Giudice, clavicembalo.


Presentazione dell'edizione critica di Patrizia Gesuita (Il Melograno - Roma) coordinata da Mariapina Mascolo con interventi di Nicola Sbisà (Gazzetta del Mezzogiorno) e Cinzia Falco (Associazione Sarro, Trani)

-Ingresso libero-

Per informazioni Centro Studi Mousikè - Casa Piccinni Vico Fiscardi 2, Bari
tel. 080.5214561 /3398449605 patmuse@alice.it - http.://mousike.casapiccinni.it

I caffè concerto con l'ex orchestra del Petruzzelli




Con la stagione 2006 arriva una novità per la Società dei Concerti di Bari: gli appuntamenti di "Caffé Concerto" al Kursaal Santalucia di Bari, nei pomeriggi domenicali (alle 17) dal 1° ottobre al 17 dicembre. La programmazione della stagione è patrocinata dalla Regione Puglia (Assessorato al Mediterraneo) e dal Comune di Bari (Assessorato alla Cultura). Ogni concerto sarà preceduto alle 16.30 da un incontro con gli artisti e da una guida all'ascolto curata dal m° Francesco Scoditti, mentre il pubblico seduto ai tavolini del foyer potrà partecipare ad una degustazione di caffé.
L'Orchestra della Società dei Concerti di Bari ritorna al Kursaal dopo la stagione dello scorso anno e la tournée estiva con le esibizioni in Giappone, dove ha tra l’altro registrato due concerti televisivi per la Ashai Tv (nell'Auditorium Karuizawa Ogha Hall, donato da Mr. Ogha, presidente della Sony) con musiche di autori italiani, europei e giapponesi. Il prossimo appuntamento internazionale della Società dei Concerti di Bari (derivazione diretta dell'ex Orchestra del Petruzzelli) è con una tournée in Cina, dove sarà di scena a Pechino per la rappresentazione del "Così fan tutte" di Mozart, nella ripresa della regia di Giorgio Strehler, dal 5 al 10 ottobre 2006.
Nel cartellone degli appuntamenti per la Stagione 2006 al Kursaal Santalucia si alterneranno giovani e validi direttori d’orchestra (Carlo Tenan, Matteo Bettinelli, Roberto De Maio, Giovanni Pelliccia, Giuseppe La Malfa e Sergio Monterisi)
e solisti di valore come Alessandro De Luca (pianoforte), Antonio Di Maso (clarinetto), Marcello De Giuseppe (fagotto), Angela Nisi (voce), Giuseppe Smaldino (corno), Luigi Puxeddu (violoncello), Antonio G. Narcisi (flauto), Domenico Sarcina (oboe), Leonardo Micucci (violino, in foto), Francesco Basanisi (pianoforte).
La programmazione prevede, inoltre, diversi appuntamenti dedicati a compositori di cui nel 2006 ricorrono significativi anniversari: da Mozart a Shostakovich, da Bartók a Schumann, insieme a repertori per musica da camera di autori classici dell'Ottocento, fino a contemporanei del Novecento.
Il primo concerto del 1° ottobre sarà diretto da Matteo Bettinelli (solista al pianoforte: Alessandro De Luca) con un concerto interamente dedicato a Mozart (Ouverture dalle Nozze di Figaro, Sinfonia N. 40 in Sol minore K. 550 ed il Concerto per pianoforte e orchestra K. 271).
La Stagione del Kursaal riprenderà il 22 ottobre con il secondo concerto mozartiano (Sinfonia N. 19 in mi bemolle maggiore K. 132; Sinfonia Concertante per oboe, clarinetto, corno, fagotto e orch. in mi bemolle maggiore K. 297b; Sinfonia N. 29 in la maggiore K. 201), diretto da Roberto De Maio, solisti: Domenico Sarcina, Antonio Di Maso, Giuseppe Smaldino, Marcello De Giuseppe. A seguire, due concerti diretti da Carlo Tenan: il 29 ottobre con musiche di Schubert (Ouverture in stile italiano in RE D 590), Schumann (Concerto per violoncello e orchestra in la minore op.129, solista Luigi Puxeddu) e Beethoven (Sinfonia N.2 in re maggiore op.36); il 5 novembre con musiche di Mozart (Sinfonia N.26 KV 184; Sinfonia N.25 in sol minore KV 183) e Beethoven (Sinfonia N. 4 in si bemolle maggiore op. 60).
"Quasi un'orchestra" è il titolo del quinto concerto, del 12 novembre, in cui l'Orchestra della Società dei Concerti si esibirà senza direttore, in un repertorio per ensemble di strumenti, con musiche di Mozart (Divertimento in fa magg. KV 138; Adagio e fuga di Mozart in do minore per archi KV 546), Shostakovich (Due pezzi per ottetto d'archi op.11 n.1) e Mendelsshon (Ottetto per archi in mi bemolle maggiore op.20). Il 19 novembre, invece, appuntamento con L'histoire du soldat di Stravinskij, con la voce recitante dell'attore e regista Paolo Panaro e la direzione di Giovanni Pelliccia. Matteo Bettinelli tornerà a dirigere al Kursaal il 26 novembre, in un concerto con composizioni Arvo Pärt (Canto in memoria di Britten per orchestra d'archi e campana), Mozart (Divertimento in re magg. KV 136), Farkas (Piccola musica di concerto per orchestra d'archi) e Bartók (Divertimento per archi).
Il 3 dicembre l'Orchestra si esibirà nuovamente in un concerto per ensemble, senza direttore; in programma, brani di Elgar (Salut d'amor per archi), Mendelssohn-Bartholdy (Concerto per violino, pianoforte e orchestra d'archi in re min) e Mozart (Eine Kleine Nachtmusik in sol maggiore per archi KV 525), solisti Leonardo Micucci (violino concertante) e Francesco Basanisi (pianoforte).
Giuseppe La Malfa dirigerà il 10 dicembre un concerto, in cui sarà ospite il soprano Angela Nisi, con l'esecuzione di musiche di Mozart (La Finta Giardiniera, Ouverture KV 196; "Exsultate Jubilate" Mottetto per soprano e orchestra KV 165; Recitativi ed Arie Estratti da diverse Opere; Sinfonia N.28 in do maggiore KV 200).
Il 17 dicembre chiusura di stagione con il concerto diretto da Sergio Monterisi, solista il flautista Antonio G. Narcisi, e musiche di Mozart (Concerto per flauto in re maggiore KV 314; Sinfonia N. 41 in do maggiore KV 551 "Jupiter") e Schnittke (Mozart à la Haydn). Per abbonamenti e biglietti: Botteghino del Teatro Kursaal Santalucia (Largo Adua, 5/9, Bari; info: 080.524.60.70; 080.476.81.55) e Box Office c/o Feltrinelli Libri e Musica di via Melo. Il costo dell'abbonamento per dieci concerti è di cento euro (abbonamenti per cinque concerti a scelta nella stagione concertistica: sessanta euro; abbonamenti ridotti per Enti, Cral, Associazioni, Università, Conservatori e Circoli: ottanta euro per la stagione, con un minimo di dieci abbonamenti); il costo del biglietto intero è di 15 euro, del ridotto di 10 euro (per studenti fino a 25 anni e per over 60).Via Trento n. 68 - 70125 B a r i - tel/fax 080 476 81 55 / info@societadeiconcertidibari.it / www.societadeiconcertidibari.it

mercoledì 27 settembre 2006

Conoscete i Proms Concert?

Non so quanti di voi, che leggete con cortese pazienza le pagine di questo blog, abbiano una certa dimestichezza con la musica inglese del Novecento. Cito a memoria, alcuni nomi: Edward Elgar (Broadheat, Worcester, 1857 – Worcester, 1934), Ralph Vaughan Williams (Down Ampney, Gloucestershire, 1872 – Londra, 1958), Gustav Theodore Holst (Cheltenham, 1874 - Londra, 1934) Benjamin Britten (Lowenstoft, Suffolk, 1913 – Aldeburgh, 1976), William Turner Walton ( Oldham, Lancashire, 1902 – Ischia, 1983), Michael Kemp Tippett (n. 1905), Harrison Birtwistle (n. 1934). Per parte mia, posso raccontarvi la mia esperienza vissuta nell’adolescenza, attraverso alcune estati trascorse tra Cambridge, Oxford e Londra con la finalità (solo apparente) di migliorare il mio inglese, ma in realtà con l’ossessione quotidiana di procurarmi i biglietti (quelli “last minute” naturalmente!) per seguire gli straordinari Proms Concert nella imperiale, mitica Royal Albert Hall (in foto uno scorcio della sua maestosa sala) di Londra. E lì che ho ascoltato alla fine degli anni Settanta, ad appena sedici, diciassette anni orchestre strepitose come la London Symphony, la London Philarmonic, la Philarmonia, La BBC Symphony, l’Ecyo, dirette da bacchette di fama mondiale (anche italiane) come Carlo Maria Giulini, Claudio Abbado e un “giovanotto” già allora amatissimo come Riccardo Chailly; e ancora: Colin Davis, Bernard Haitink, Georg Solti, il compositore Krzysztof Penderecki, Simon Rattle eccetera eccetera. Ricordo molto bene (e con quanta nostalgia) che in ogni programma non mancava (quasi) mai un omaggio ad un compositore inglese del passato o la “Prima” esecuzione assoluta di un lavoro di un musicista anglosassone vivente. Sala sempre esaurita, nonostante i seimila posti disponibili. E da lì che ho iniziato ad esplorare la musica inglese del secolo scorso, scoprendo tesori straordinari o lavori comunque di un qualche interesse. Tra quei lavori “esplorati” allora e frequentati negli anni con una certa continuità vi segnalo la Sinfonia n. 7 “Antartica” di Ralph Vaughan Williams (probabilmente mai eseguita in Italia) nell’eccellente interpretazione della London Symphony Orchestra diretta da André Previn (l’etichetta è quella della RCA/BMG Classics: in catalogo c’è anche l’integrale di tutte le sue nove sinfonie). Vaughan Williams non studiò solo a Londra, ma anche a Cambridge, a Berlino con Max Bruch e a Parigi con Ravel, assorbendo molto della cultura musicale tedesca e francese e fondendola mirabilmente con la tradizione (anche folclorica) del suo paese d’origine. La “Sinfonia Antartica”, eseguita per la prima volta a Manchester il 14 gennaio 1953, è una sorta di maxi ampliamento dalla colonna sonora scritta da Williams per il film “Scott of the Antarctic”, uscito nel 1949. Fin dal 1947, mentre il film era in corso di produzione il compositore inglese avvertì dentro di sé che quella storia epica gli aveva evocato qualcosa di più profondo di una musica legata ai tempi brevi degli episodi del film. Per una volta non voglio aggiungere altro. Nel booklet del cd che vi ho segnalato non mancano per fortuna anche interessanti note in italiano. Mi aspetto però da voi qualche commento o anche riflessione dopo l’ascolto, positivo e/o negativo che sia. Mi raccomando…Scrivete, scrivete, scrivete.

martedì 26 settembre 2006

Il Premio Mousiké ad Antonio Florio


VII Festival di Musica Antica del Mediterraneo23 Settembre - 16 Ottobre 2006Bari, Bitritto, Castel del Monte, Mola di Bari, Sannicandro
Musica RitrovataOttava edizione"Le musiche non scritte"Lezioni-concerto sulle musiche di tradizione orale
in collaborazione con : Comune di Bari - Assessorato alle Politiche Giovanili (Settembre della Creatività Giovanile), Casa Piccinni - Centro Ricerche Musicali
Martedì 26 Settembre 2006 ore 20,00 Auditorium Diocesano Vallisa, Bari
La terra del rimorso
Tarantelle e canti di Puglia e lucania
Pino De VittorioVoce e chitarra battete

REGIONE PUGLIA - Presidenza Assessorato alla Cultura
Premio Mousikè 2006
per la diffusione della musica antica del Mediterraneo
Il I Premio regionale Mousikè è assegnato ad Antonio Florio con la seguente motivazione: “Antonio Florio, nato a Bari dove è stato allievo di Nino Rota ed attualmente docente nello storico conservatorio di Napoli, è considerato uno dei più importanti direttori d'orchestra barocca del mondo. Col suo complesso Cappella della Pietà de' Turchini diffonde in tutto il mondo da vent’anni, con concerti, allestimenti operistici e decine incisioni discografiche, ad un livello artistico d'eccellenza, i tesori dell'antica musica meridionale italiana, in maggior parte composta da musicisti pugliesi (Rossi, fago, veneziano, Leo, Sarro , Latilla, Piccinni, Paisiello). A consegnare il premio ci saranno, per l’occasione, l’Assessore alla Cultura della Regione Puglia Silvia Godelli e il Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli Giandomenico Vaccari.
Ingresso libero - Centro Studi Arti Spettacolo nel Mediterraneotel. 3398449605 patmuse@alice.it http.://mousike.casapiccinni.it

lunedì 25 settembre 2006

L'improvvisazione e l'organo a Parma

Ass. Cult. CEM LIRA di Parma
(Accademia Organistica di Parma)

presenta

Primo Festival Internazionale
di Improvvisazione Organistica

“Città di Parma”

6-22 ottobre 2006
direzione artistica: Francesco Pedrini

1° Weekend

venerdì 6 – domenica 8 ottobre 2006

Venerdì 6 ottobre

Parma -Santa Cristina
ore 15.00: accoglienza
ore 15.30: saluto e apertura
ore 16.00 Introduzione all’organo... “L’improvvisazione nella letteratura organistica”

Parma -Casa della Musica
ore 18.00 Conferenza – workshop “Il Real Book del cembalista: bassi ostinati e Arie nel Seicento italiano ovvero

Un possibile approccio all’improvvisazione storica su strumenti a tastiera
” (Nicola Cumer)

Parma -Conservatorio
ore 21.00 Tavola rotonda “L’improvvisazione organistica in Italia oggi”
Temi di discussione:

Corsi di studio d’Improvvisazione in Italia e all’estero
Prassi liturgica dell’improvvisazione in Italia e all’estero
L’improvvisazione “storica”.

Sabato 7 ottobre

Parma - Conservatorio
ore 10.00 – 12.00: “Pratica d’improvvisazione – Barocca” Master Class (S. R.)
ore 12.00 – 12.30: Matinée; breve concerto di improvvisazione (F.C.S. R.)
Pausa Pranzo
Ore 14.00 – 16.00:“Pratica di Improvvisazione - Moderna” Master Class (F.C.)
Ore 16.00 – 16.40:“Giostra d’improvvisazione” (allievi del corso)

F.C.: Fausto Caporali
S. R.: Stefano Rattini

In collaborazione con il "Corso di Improvvisazione Organistica" di AIOC-Associazione Italiana Organisti di Chiesa; docenti: Stefano Rattini e Fausto Caporali.

Parma - San Sepolcro
ore 18.30 Vespro d’Organo (Nicola Cumer)

Domenica 8 ottobre

Fornovo - Pieve di Santa Maria
ore 17.00 Vespro d’organo (Nicola Cumer)

2° Weekend

venerdì 13 – domenica 15 ottobre 2006

Venerdì 13 ottobre

Parma -Casa della Musica
ore 16.00 Conferenza – workshop “Autour de l’organetto medieval”, (Christophe Deslignes, organetto)
ore 21.00 Concerto “Musica virtuosa” (Christophe Deslignes, Baptiste Romain, organetto e viella)

Sabato 14 ottobre

Parma -Conservatorio
ore 10.00 Conferenza “Affetti fra poesia, arti figurative e musica” (Sara Dieci)

Parma- San Sepolcro
ore 18.30 Vespro d’organo “Improvvisazione e arti figurative” (David Blunden)

Domenica 15 ottobre

Fornovo -Pieve di Santa Maria
ore 21.00 Concerto “Omaggio a Santa Margherita” (Christophe Deslignes, Baptiste Romain, organetto e viella)

3° Weekend

venerdì 20 – domenica 22 ottobre 2006

Venerdì 20 ottobre

Parma -Conservatorio
ore 18.00 Conferenza – workshop “Der höchste praktische Gipfel in der Musik”, (Markus Schwenkreis)

Sabato 21 ottobre

Parma -San Sepolcro
ore 18.30 Vespro d’organo (Markus Schwenkreis)

Domenica 22 ottobre

Fornovo -Pieve di Santa Maria
ore 17.00 Vespro d’organo (Markus Schwenkreis)

Scheda d'iscrizione

Strutture ricettive a Parma

Informazioni:
Francesco Saverio Pedrini
(Accademia Organistica di Parma)
tiratutti@gmail.com

Comune di Parma - Istituzione “Casa della Musica”

Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma

Scuola Diocesana M. Ingegneri di Cremona
AIOC – Associazione Italiana Organisti di Chiesa
Parrocchia di San Sepolcro, Parma
Parrocchia di Santa Cristina, Parma
Parrocchia di Santa Maria Assunta, Fornovo

Notizie dal Liceo Wagner

È ripresa dallo scorso 18 settembre l’attività artistico-educativa del Liceo Musicale Richard Wagner. Dopo l’esito estremamente positivo delle attività musicali, scolastiche e socialmente utili dello scorso anno, l’Associazione Parnasus, fondatrice del Liceo, preannuncia per quest’anno un’attività più intensa ma, soprattutto, di ancor più profonda integrazione nel tessuto socio-culturale molfettese e della più vasta area metropolitana del nord barese.
Dal punto di vista educativo la giovanissima istituzione offre la possibilità di seguire un vero e proprio percorso liceale di tipo scientifico affiancato da un indirizzo musicale concepito in un’ottica di perfetta integrazione all’interno del quadro orario e del curriculum formativo dei discenti. Docenti di comprovata esperienza e di riconosciuta eccellenza nella propria specifica disciplina guideranno i ragazzi nelle materie curriculari e in quelle musicali con grande attenzione alle specificità dei singoli, alle naturali inclinazioni e all’individuazione di eventuali carenze cognitive nell’ottica di un reale sistema di tutoraggio.
L’attività del Liceo prevede, inoltre, l’iscrizione ai soli corsi musicali aperta a persone di tutte le età che potranno così usufruire dello stesso corpo docente e delle stesse strutture artistico-educative degli allievi del percorso liceale ordinario. Oltre ai corsi di tutti gli strumenti il Liceo Wagner offre anche agli esterni la possibilità di seguire lezioni di Teoria e Solfeggio, Storia della Musica e Musica d’insieme. Sede dei corsi è il Palazzo del Seminario Vescovile – Piazza Giovine, Molfetta.
L’attività educativa, fortemente voluta dall’Associazione Parnasus per un ideale di formazione alla musica e con la musica, sarà affiancata anche quest’anno da una Stagione concertistica di altissimo livello che si inaugurerà giovedì 15 ottobre con un concerto lirico che vedrà protagonisti il baritono Giuseppe Altomare e il soprano Mariagrazia Pani accompagnati dall’Ensemble Wagner diretto dal M°Gianluca Altomare.
La stagione, che avrà come sede il prestigioso Palazzo de Luca, vedrà il susseguirsi di eventi musicali molto variegati dal jazz alla musica da camera, dalla liederistica al pianoforte solo, con nomi di artisti di chiara fama pugliesi e non quali Filippo Balducci, Pasquale Bardaro, Mauro Gentile, Elisabetta Pani, Barbara Rinero, Mirko Signorile, Giovanni Zonno.
E’ aperta una campagna abbonamenti molto vantaggiosa. Per informazioni riguardo alle attività scolastico-educative e per maggiori dettagli sulla stagione concertistica: infotel 080/2149922 – 329/9645405 – 347/2621859

venerdì 22 settembre 2006

Polifonie dall'Umbria

COLLEGIUM TIBERINUM

CORO POLIFONICO CITTA' DI BASTIA

Sagra Musicale Umbra - 61ª edizione

Sabato 23 Settembre, Cannara (Pg), Chiesa di San Matteo, ore 18,00

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 –1791)

KYRIE KV 90

GOD IS OUR REFUGE KV 20

QUAERITE PRIMUM REGNUM DEI KV 86

Alexander Raskatov (1953)

’5 Minuten aus dem Leben von W. A. M.’ (5 minuti dalla vita di W. A. Mozart)

per violino, archi e percussione

Andrea Cortesi, violino

Wolfgang Amadeus Mozart

MISSA BREVIS in RE, KV 194

SANCTA MARIA MATER DEI KV 273

CORO POLIFONICO CITTÀ DI BASTIA

COLLEGIUM TIBERINUM

Elena Bertini, soprano

Rosalba Petranizzi, mezzosoprano

David Sotgiu, tenore

Alessandro Avona, basso

Jacopo Bazzarri, percussioni

Andrea Cortesi, violino

Roberto Tofi, direttore

La nobile missione di Harmonia

HARMONIA, CORO E ORCHESTRA DELL’ATENEO BARESE

Interesse principale dell’Associazione è la diffusione della pratica musicale e corale tra i giovani e, in particolare, tra gli studenti universitari attraverso il lavoro svolto dai gruppi strumentali e vocali che hanno promosso nell’ambito della comunità accademica una sempre maggior sensibilizzazione a forme profondamente educative in campo umano e culturale. L’idea, infatti, è quella di far tesoro dell’esperienza culturale di altri paesi europei, dove in ogni ordine di scuola esiste la pratica musicale d’insieme, strumentale e corale, vissuta come momento aggregante ed educativo.
Nutrita da questa idea, Harmonia ha compiuto passi decisivi per instaurare nell’Ateneo barese un’attiva tradizione musicale: con oltre 200 tra concerti e seminari in collaborazione con i Dipartimenti di Italianistica, Lingue e Tradizioni culturali europee, frequenti collaborazioni didattiche e artistiche con il Conservatorio di Bari e Monopoli, corsi di direzione corale e di vocalità e canto.
Di grande rilievo anche gli scambi con altre realtà musicali e universitarie all’estero.

APERTE LE ISCRIZIONI AL CORO POLIFONICO

Il Coro Polifonico dell’Associazione Harmonia (repertorio a cappella e concertante dal Barocco al ‘900) è aperto a:

coloro che hanno già qualche esperienza corale o musicale, e comunque aventi i seguenti requisiti: buona intonazione, passione per il canto corale, disponibilità per due prove settimanali serali;
coloro che provengono dal Coro Propedeutico di Harmonia che è aperto a tutti i principianti, con la durata di un anno (un incontro settimanale). Il programma prevede: teoria musicale, lettura musicale cantata, principi di vocalità, momenti di ascolto guidato, facile repertorio corale a più voci, vita di gruppo e nell’Associazione.
Il Direttore del Coro Propedeutico è Francesco Abbrescia (tel. 0805013427, cell. 3393810251).


ISCRIZIONI ALLA SCUOLA POPOLARE DI MUSICA

Ha come finalità lo studio della musica e degli strumenti a fiato ed è indirizzato a principianti e non.
L’ensemble di fiati “Improbabilband” della Scuola, e una Marchino Band, nelle quali può entrare a far parte qualsiasi strumentista a fiato, studente o docente, sono i gruppi di musica d’insieme della Scuola.
corsi di:
oboe, clarinetto, flauto, tromba, trombone sassofono, corno, batteria, canto, chitarra, musica d’insieme e improvvisazione, solfeggio e lettura della musica.
Per informazioni sulla Scuola e per iscriversi presso la segreteria della scuola rivolgersi al numero 3471754689.

giovedì 21 settembre 2006

Un Rossini insospettabile


Dopo le numerose notizie musicali di questo ricco scorcio finale dell’estate, è giunto finalmente il momento di occuparci di alcuni compact disc pervenuti nel corso di questi ultimi due mesi. Iniziamo dal godibile cd pubblicato di recente dalla Dad records e contenente le “Sei sonate a quattro per archi” di un Rossini ancora dodicenne. Ad interpretarle con raffinata sensibilità espressiva c’è in questo caso il Quartetto Rossini, che deve curiosamente la sua nascita ad una formazione analoga all’organico di queste solo apparentemente acerbe sonate rossiniane.
Non il classico quartetto d’archi con due violini, viola e il violoncello dunque, ma un organico variabile, che in questo caso specifico prevede il contrabbasso al posto della viola. Ad animare questo eccellente ensemble ci sono Glauco Bertagnini e Kazuki Sasaki (violini), Luigi Puxeddu (violoncello) e Gabriele Raggianti (contrabbasso). La cronistoria delle sei sonate parte nel 1802 quando Giuseppe Rossini, noto anche come Vivazza, giunse a Lugo di Romagna, con al seguito la moglie Anna Guidoni ed il piccolo Gioachino. E fu proprio a Lugo che il futuro operista (osannato da mezzo mondo) ricevette “i primi principi di suono e di canto”. Le sei sonate qui eseguite, furono dedicate alla famiglia Triossi, nella cui casa di campagna ci si dilettava ad organizzare lieti concertini. Ecco come Rossini definì (sin troppo severamente) queste sue prime composizioni: “Sei sonate orrende, composte da me nella casa di campagna del mio amico e mecenate Agostino Triossi, a Conventello nei pressi di Ravenna, e questo nella mia più giovane età, senza aver neppure ricevuto una lezione di basso continuo. Esse furono tutte composte e copiate in soli tre giorni ed eseguite in modo (sic) cagnesco da Triossi al contrabbasso, Morini (suo cugino) al primo violino, il fratello di quest’ultimo al violoncello e io stesso al secondo violino, e per dir vero il meno cane…” Nel 1825 l’editore Ricordi avrebbe pubblicato cinque quartetti d’archi, con la viola al posto del violoncello, e quest’ultimo al posto del contrabbasso; si tratta di vere e proprie trascrizioni di cinque delle sei originali sonate a quattro. Pagine tutt’altro che orrende, ma davvero godibili e di sapore (oserei dire) schubertiano. Un Rossini già d’insospettabile leggerezza e soavità nonostante sia appena un ragazzino, in questo compact, ottimamente rivissuto e riletto dal Quartetto omonimo.

martedì 19 settembre 2006

Ripensando Mozart

Venerdì 22, Sabato 23, Domenica 24 settembre 2006, ore 21
Castello dei Principi d’Acaja di Fossano (Cn)
Ingresso gratuito

IN PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA
ZAIDE O LA CHIAVE DELL’ILLUSIONE
Un omaggio a W.A. Mozart

Musica: Carlo Galante
Libretto: Giuliana Olivero
Direzione musicale: Nicoletta Conti
Soggetto e regia: Maria Paola Viano
Allestimento Scenico: Lucia Goj
Con: Gennaro Cannavacciuolo, Scilla Cristiano, Silvia Regazzo
Ensemble Strumentale del Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo: 1° Violino - Stefano Vagnarelli, 2° Violino - Anna Çoni, Viola - Gustavo Fioravanti, Violoncello - Dario Destefano, Contrabbasso - Michele Lipani, Saxofono - Paolo Firpo, Clarinetto Basso - Rocco Parisi,
Tastiere – Massimiliano Genot, Percussioni - Nicola Campanella


“Zaide o la chiave dell’illusione” è una pièce di teatro musicale ispirata all’opera mozartiana incompiuta Zaide, concepita però in chiave contemporanea. Si tratta di una produzione inedita, frutto del lavoro collettivo di un gruppo di artisti, che nel genio di Mozart hanno individuato alcuni elementi riproponibili in un contesto attuale e visionario. L’opera evoca suggestioni legate alle tecnologie e al virtuale, accanto a tematiche connesse ai conflitti presenti nel lavoro artistico e alle aspettative tradite che possono accompagnarsi ai sentimenti.
L’originalità di questo progetto sta anche nella sua committenza: è stato infatti sostenuto dalla Provincia di Cuneo, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con la Cassa di Risparmio di Fossano, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e con la Compagnia San Paolo di Torino, che hanno così voluto compiere una scelta culturale coraggiosa.
La storia e i personaggi di Zaide o la chiave dell’illusione si richiamano all’immaginario mozartiano. La musica trae origine da un’aria dell’opera di Mozart Zaide giuntaci incompleta: il materiale musicale di questa bellissima aria, continuamente variato, disegna il personaggio di Zaide, ma in maniera più o meno palese suggestiona l’intera partitura. Il “sound” orchestrale è però decisamente contemporaneo: oltre a un più classico quintetto d’archi (usato spesso in modo tutt’altro che convenzionale), una tastiera elettrica, un sax alto, un clarinetto basso e una nutrita compagine di percussioni si incaricano di trovare colori vivaci e aggressivi, adatti a una vicenda che è al contempo surreale e malinconica, proiettata in un futuro indistinto.
Il Signor Mozart è un clone specializzato nella programmazione, costretto a lavorare per la multinazionale di Soliman a un nuovo videogioco interattivo che quest’ultimo vuole lanciare sul mercato. Zaide è la donna virtuale fatta creare da Soliman per esserne la protagonista. Si è ancora in una fase sperimentale: il videogioco prevede che Zaide interagisca con chi gioca, quindi potrà apparire e comportarsi in modo diverso a seconda dei giocatori. Il Signor Mozart, anziché limitarsi a formulare gli algoritmi necessari al videogioco, cerca segretamente uno strano codice in una stringa di note, ricerca che si trasforma ben presto in ossessione. Viene minacciato da Soliman, che poi impone ad Allazim, altro clone più anziano anche lui al suo servizio, di costringerlo a tornare al proprio lavoro. Intanto, dal misterioso codice musicale – la “chiave” – il Signor Mozart fa apparire Zaide. Allazim gli spiega che deve assolutamente desistere: Zaide è un brevetto di Soliman, l’ha fatta programmare per il videogioco a sua immagine e somiglianza, è la sua creatura femminile ideale, e gli renderà molto denaro. Gli dice che lui, il Signor Mozart, non è altro che un clone, programmato per una precisa funzione, e come tale non può ribellarsi. Ma ormai il Signor Mozart considera Zaide una propria creazione, della quale si è, inevitabilmente, innamorato. Allazim e la stessa Zaide lo avvertono che da lì in avanti la realtà si farà per lui sempre più confusa, e una volta entrato nel videogioco rischierà di non poterne/volerne più uscire.
Come il protagonista, anche il testo è replicante, e amalgama più registri in un gioco citazionistico. Fra parodia, kitsch e travestitismo, in un’ibridazione che rimanda a vari cliché mozartiani, la vicenda si snoda in uno scenario via via più grottesco, fino a un epilogo all’insegna del paradossale, per un lavoro che si connota soprattutto come una riflessione sull’atto creativo dell’artista.

Info: Turgranda tel. 0171/697668 – fax 0171/699224 - info@turgranda.com.

La Cantata dei Cent'anni a Bari

Questa sera, in Piazza Prefettura, Bari ospita“La Cantata dei Cent’anni”, un’ opera originale composta da Nicola Piovani con il testo scritto da Vincenzo Cerami. Organizzato dalla CGIL Puglia e da CDLM (Camera del Lavoro Metropolitana di Bari) l’ evento è tra i più importanti delle iniziative dedicate al Centenario del Sindacato. Piovani e Cerami propongono un’opera ben calibrata tra sperimentazione e tradizione, ricca di suggestioni musicali e poetiche. Una cantata sinfonica per quattro voci, voce recitante e orchestra (l’ Orchestra Roma Sinfonietta diretta dallo stesso Piovani), una sorta di recitar cantando interpretato da Massimo Wertmuller e dai giovani e bravi cantanti Pino Ingrosso, Alessandro Quarta, Raffaela Siniscalchi, Gabriella Zanchi. Una forma teatrale in cui la parola recitata e l’ orchestra si mescolano ottenendo un affresco musicale e poetico fortemente suggestivo al centro del quale si intrecciano le vicende più caratterizzanti di cento anni di storia italiana. Un’ opera ispirata ai sentimenti di un secolo di lotte, di conquiste civili, di diritti, di speranze e di impegno. La prima nazionale di questa sinfonia del lavoro si è tenuta a Roma lo scorso 28 maggio presso l’ Auditorium Parco della Musica davanti ad una folla entusiasta, quindi è approdata a Siracusa, Matera, Ravenna, Trieste, Venezia ecc. Un prestigioso omaggio di due personalità del mondo della cultura internazionale che hanno inteso offrire alla società lavorativa e alla sua storia oltre che all’ intero Paese materializzando sul palco l’ immagine di cortei ed adunate in piazza. Emozioni storiche in musica con un inizio orchestrale di contrabbassi, ottoni e pianoforte: Piovani vuole trasmettere il sentimento, la storia del movimento sindacale attraversando il rock, la mazurca, il tango, la musica circense, il canto lirico, popolare, la recitazione di versi duri, di lotte, di conquiste civili, quindi la chitarra elettrica in stile musical anni Settanta, il flauto dolce per un inno alla storia di un’ organizzazione che ha sempre combattuto in difesa dei valori del lavoro e della solidarietà. Un’impresa non facile, quella di condensare 100 anni e più di storia del movimento dei lavoratori in un’ora di musica e parole. Piovani e Cerami hanno deciso di puntare su impressioni e suggestioni di forte impatto, spaziando nel repertorio storico e musicale senza costringersi al rispetto della cronologia e scegliendo episodi e immagini di forte significato. E dunque c’è posto per tutti, dalla rivolta di Spartaco ai martiri di Chicago del 1886, in una trama trascendentale retta da un principio spesso ripetuto nel testo: “due sono meglio di uno, perché se uno si perde l’ altro l’ accompagna.Due sono meglio di uno e mille sono meglio di due”. Per non dimenticare la forza della collettività. L’ evento è patrocinato da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Comune di Bari – Alto Patronato del Presidente della Repubblica.Con il contributo di: Istituto Nazionale Confederale di Assistenza. L’ingresso è libero. L’ inizio dello spettacolo è previsto alle ore 21.00. Per informazioni: tel. 0805736111 – 0805744446 –0805283361.

lunedì 18 settembre 2006

L'orchestra suona in...fabbrica








Alla fine degli anni Sessanta fa l’Orchestra del Teatro alla Scala sotto la guida di Claudio Abbado e con solisti del calibro di Maurizio Pollini suonava abitualmente nelle fabbriche milanesi per avvicinare le “masse operaie” alla cosiddetta musica colta: da immortali classici come Mozart e Beethoven ai contemporanei Luigi Nono e Luciano Berio.
Anche l’ Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari (nel suo piccolo) torna, dopo diversi anni, a suonare nelle fabbriche. Domani, 19 settembre, si esibirà alle 18.30 presso il Centro Sportivo del C.r.a.l. del Nuovo Pignone (strada provinciale per Modugno n. 10 - Bari) di fronte ai dipendenti dell’azienda barese specializzata nella realizzazione di apparecchiature meccaniche ed elettriche per la regolazione dei processi industriali. Diretta dal Maestro Graziella Contratto (nella foto), l’orchestra barese eseguirà brani di Evangelista, Chabrier, De Falla e Ravel.
Si tratta di un’iniziativa di beneficenza, promossa dal C.r.a.l. del Nuovo Pignone in collaborazione con la Ge Volunteers, organizzazione internazionale dei dipendenti della General Elettric, finalizzata a raccogliere fondi per il completamento di un progetto di costruzione di un ospedaletto pediatrico in Albania, promosso dai Frati Minori Cappuccini di Bari.
Progetto a cui collaborava anche un ex dipendente della fabbrica Nuovo Pignone, Giuseppe D’Angelico, deceduto mentre lavorava con le maestranze alla realizzazione del suddetto ospedale.
L’iniziativa è stata immediatamente accolta dal presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, dall’assessore alla Cultura Vittorino Curci e dagli assessori alle Attività Produttive e alla Solidarietà Sociale Gianna Mastrini e Antonello Zaza, che hanno subito messo a disposizione degli operai l’Orchestra sinfonica.
“E’ un’iniziativa, quella dei concerti in fabbrica, che desideriamo replicare con l’obiettivo di avvicinare la nostra Orchestra ad un pubblico sempre più eterogeneo – afferma Divella - . Questo concerto avviene all’indomani dell’esibizione di fronte al Presidente della Repubblica a testimonianza di come il pubblico a cui ci rivolgiamo non ha confini”.
“La musica non è appannaggio di pochi privilegiati, ma patrimonio di tutti – continua Vittorino Curci -. La vera musica è quella che sa echeggiare tra le imponenti navate di una Basilica, come quella di San Nicola, ma anche negli spazi del dopolavoro degli operai di una fabbrica”.
Il programma della serata prevede l’esecuzione dei seguenti brani: Airs d’Espagne di Jose Evangelista (1943), España rapsodia per orchestra di Emmanuel Chabrier (1841 – 1894), Siete Canciones Españolas di Manuel De Falla e Bolero per orchestra Maurice Ravel (1875 – 1937).

Organo e orchestra nel romanticismo


Il maestro Paolo Manetti mi comunica l’avvio per il prossimo 21 settembre della rassegna “Organo e orchestra nel Romanticismo” organizzata dall’Orchestra da Camera di Ravenna con il patrocinio delle locali Arcidiocesi, Provincia e Comune e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Nel relativo pieghevole, a me recapitato nei giorni scorsi, Don Alberto Brunelli (Organista del Duomo di Ravenna) spiega le ragioni di questa particolare, quanto originale, rassegna: “Giunge alla terza edizione Organo e Orchestra nel Romanticismo, rassegna unica nel suo genere in Italia, dove i grandi organi ottocenteschi sono pochi e raramente collocati in un luogo idoneo al concerto con orchestra. Quest’anno ogni serata offre una prima esecuzione italiana di opere che rappresentano un’apertura su luoghi inesplorati del romanticismo musicale. Il prezioso organo del Duomo, perfettamente restaurato, torna a suonare dopo la brusca sospensione a causa di un fulmine che colpì la cupola del Duomo nella serata conclusiva dell’ultima edizione. Il pubblico avrà, tra l’altro, l’opportunità di ascoltare l’opera in programma quella stessa sera, il Secondo concerto op. 33 di Richard Bartmuss, nell’interpretazione dell’organista Claudio Brizi, uno dei solisti più apprezzati a livello internazionale.(…) Ecco nel dettaglio le tre date dei concerti (si terranno tutti alle 21.15 all’interno del Duomo) della rassegna diretti da Paolo Manetti alla guida dell’Orchestra da Camera di Ravenna: 1) 21 settembre – organista Stefano Pellini; 2) 28 settembre - organista Alberto Brunelli; 3) 5 ottobre – organista Claudio Brizi. Prevendita biglietti e abbonamenti presso la Libreria S. Paolo – via Canneti, 9 – Ravenna. Infotel. 0544/32300. Per ulteriori informazioni consultare il sito web, http://www.organoeorchestra.it/ o scrivere all’indirizzo di posta elettronica: orch.cameravenna@tiscali.it

La stagione del nuovo teatro di Monfalcone




Con il mese di novembre il Nuovo Teatro Comunale di Monfalcone si presenta al pubblico in una veste del tutto inedita, arricchito di una nuova facciata e rinnovato nel comfort e, soprattutto, nelle condizioni acustiche della sala.

E’ in questa cornice che la nuova stagione musicale si propone originale ed eclettica, caratterizzata, come di consueto, dall’altissimo livello delle interpretazioni e dalla ricercatezza delle scelte artistiche.
Fin dall’apertura riservata all’Accademia Bizantina, ensemble tra i più quotati per la freschezza delle interpretazioni nell’ambito della musica antica, il barocco occupa una parte importante della stagione musicale: oltre all’attesissimo appuntamento con Angela Hewitt che, con il secondo volume de Il clavicembalo ben temperato conclude l’impareggiabile interpretazione del capolavoro bachiano, sarà la voce “di purezza quasi ultraterrena” di Emma Kirkby ad arricchire ulteriormente il viaggio tra il Sei-Settecento europeo.

Anche la cifra caratteristica del contemporaneo, che ormai da molti anni contraddistingue le scelte del Comunale tanto da farne un unicum in tutto il panorama regionale, ha nella proposta del sestetto newyorkese Bang on A Can e nella prima assoluta di Cenere due importanti testimonianze. Se Bang On A Can è fondamentale punto di riferimento dell’attività culturale americana - e non solo - ed ha sconfinato attraverso tutte le possibili esperienze, animando centinaia di eventi, da concerti a incisioni, da performance a speciali progetti interdisciplinari, il laboratorio di Giardini Pensili, nella figura di Roberto Paci Dalò, è una delle realtà italiane più significative nell’ambito della sperimentazione: Cenere è una nuova produzione, cui lo stesso Comunale partecipa, che combina le nuove tecnologie alla parola, la ricerca del suono alla percezione visiva, in un percorso che ha avuto ampia documentazione nel VI Quaderno di Cultura Contemporanea pubblicato dal Teatro nel 2005.
A due concerti pianistici si affidano gli altri appuntamenti di ‘900&oltre: protagonisti l’affezionatissimo amico François-Joël Thiollier, che non ha bisogno di presentazioni per il pubblico monfalconese, ed Emanuele Arciuli, anch’egli già noto al Comunale per le sue interpretazioni legate alle attuali proposte musicali americane e autore dell’ultima pubblicazione dei Quaderni di Cultura Contemporanea, di prossima uscita.

Ancora allo strumento solista è dedicato il concerto del violinista Sergej Krylov, il cui funambolico archetto spazia dalle difficilissime pagine di Berio a quelle non meno impegnative dei ben noti Capricci paganiniani, mentre ai quartetti Vertavo (una formazione norvegese tutta al femminile) ed Henschel sono affidate pagine cameristiche di straordinaria forza espressiva.

Il Teatro si congeda per il periodo natalizio con le atmosfere dense ed estatiche dei meravigliosi Vespri di Rachmaninov, affidati allo straordinario Coro della Radio svedese, e non fa mancare al programma le parentesi “popolari” che, pur narrando realtà diversissime, sono accomunate dalla stessa prorompente energia: lo spettacolo di Peppe Barra, icona della cultura partenopea, affianca al rispetto filologico del patrimonio etnico la poesia delle sonorità napoletane, mentre lo spirito infuocato ed assieme struggente del flamenco è magnificamente valorizzato dalla toccante espressività di Mayte Martín, che nella classe impetuosa e geniale del duo pianistico delle sorelle Labèque trova un magnifico contraltare, per uno spettacolo conclusivo di sconvolgente potenza.

All’interno del nuovo cartellone di prosa si intersecano, come è ormai consuetudine, più percorsi, generi diversi, differenti stili registici e recitativi, a comporre un quadro particolarmente rappresentativo della scena teatrale italiana, degli autori e dei testi che la arricchiscono, dei registi e degli interpreti che la animano.
Ampio spazio è dedicato al teatro comico ed alla commedia. Ad aprire la stagione, infatti, è lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Paolo Rossi Chiamatemi Kowalski. Il ritorno, spettacolo in cui il piccolo-grande comico intreccia ai migliori brani di Chiamatemi Kowalski, Operaccia Romantica, Sette Spettacoli e Pop & Rebelot (fra i suoi spettacoli più celebri) testi nuovi che si ispirano alla storia e alla cronaca degli ultimi decenni, in un percorso sempre in bilico fra la divertita cattiveria e la suggestiva poesia.

A ripercorrere la storia del nostro paese, in questo caso quella di un intero secolo, è anche lo spettacolo Il signor Novecento, un vero e proprio racconto musicale che si snoda attraverso gli splendidi versi di Vincenzo Cerami e le emozionanti musiche del premio Oscar Nicola Piovani. Ad interpretare orrori e bellezze, gioie e miserie, sogni e contraddizioni di un’Italia sempre più complessa è Lello Arena – il signor Novecento –, alle parole del quale, sulla scena, fanno da controcanto le voci e le note di due cantanti e di un’orchestra di tredici elementi diretta dallo stesso Piovani.
Tanta musica, affascinante e struggente, ma soprattutto grande danza per il nuovo spettacolo che vede protagonista l’etoile Raffaele Paganini: Sirtaki. Omaggio a Zorba. Sirtaki è la storia di un amore, di un viaggio e, soprattutto, di un commosso e sospirato ritorno a casa ma è anche un percorso, coinvolgente, fra danze tradizionali e coreografie moderne, fra ritmi e melodie dalle provenienze più diverse, all’insegna della forza, vitale e tutta mediterranea, del sirtaki.

La drammaturgia classica, quella degli autori che hanno scritto la storia del teatro internazionale, trova spazio nella rappresentazione di due commedie, due diversi modi - napoletano da una parte e anglosassone dall’altra - di intendere l’umorismo e l’ironia. Gli spettacoli in questione sono Io, l’erede, commedia del grande Eduardo interpretata da un superbo Geppy Gleijeses e da un istrionico Leopoldo Mastelloni, in cui i lati comici della vicenda e la buffoneria dei personaggi assicurano il divertimento, e Due scapoli e una bionda, del celebre drammaturgo americano Neil Simon, storia leggera e divertente, piena di ritmo e di trovate comiche.
E’ invece ad un autore “maledetto”, e ad un suo testo particolarmente tortuoso e suadente, che danno corpo due grandi signore della scena italiana. Franca Valeri ed Annamaria Guarnieri saranno, infatti, Le serve, le protagoniste della pièce di Jean Genet che trae spunto da un fatto di cronaca che negli anni Trenta sconvolse l’opinione pubblica francese (quello delle sorelle Papin, due domestiche che uccisero la loro ricca padrona).

Il delitto è di scena anche nell’ultima fatica di Glauco Mauri, regista ed interprete di Delitto e Castigo, adattamento teatrale del celebre romanzo di Dostoevskij che, non a caso, venne definito dallo stesso autore “resoconto psicologico di un delitto”. La versione teatrale elaborata da Mauri, che racconta la discesa negli abissi dell’uomo, è un racconto di sconvolgente attualità sull’insensatezza del delitto di Raskolnikov.
A chiudere la stagione di prosa un’altra, importante, rielaborazione teatrale: quella che Maurizio Scaparro ha fatto a partire dal Don Chisciotte di Cervantes, uno dei personaggi letterari più conosciuti al mondo. Con Don Chisciotte. Frammenti di un discorso teatrale Scaparro racconta l’itinerario del leggendario cavaliere, interpretato da Pino Micol, servendosi anche delle musiche di Eugenio Bennato e dei pupi siciliani della grande tradizione dei Cuticchio e dà vita ad un evento dalle tante anime artistiche.

Continua, infine, ad arricchire la stagione di prosa la rassegna contrAZIONI. Nuovi percorsi scenici.
Sono 8 gli spettacoli attraverso i quali il pubblico del Comunale potrà scoprire ed esplorare alcune delle linee e delle produzioni che caratterizzano la scena teatrale meno rappresentata dai circuiti commerciali. A cominciare da Fuoco!, una produzione del CSS di Udine ideata e interpretata da Paolo Mazzarelli, che intrecciando due diverse opere (Ouverture russa di Müller e il poema Flauto di vertebre di Majakovskij) racconta l’orrore della guerra e la disperante poesia dell’amore, e “Come un cammello in una grondaia”, tratto dalle Lettere di condannati a morte della resistenza europea dalla bravissima Serena Sinigaglia, che ci ricorda il valore di parole quali “lotta”, “libertà”, “compagni”; proseguendo con La nave fantasma, sorta di tragico cabaret, interpretato da Renato Sarti e Bebo Storti, su una triste e purtroppo dimenticata vicenda del dicembre 1996, quando al largo delle coste siciliane un piccolo battello carico di migranti affondò provocando la morte di 283 persone, e con Cronaca dell’errante e invincibile formica argentina, travolgente monologo di Marcella Serli sulla storia più recente di un paese a noi “vicino” e sulla difficoltà, universale, di accettare e accogliere tutto ciò che è “altro” da noi; passando per la satira, politica e di costume, di Andrea Rivera (l’intervistatore al citofono del programma televisivo “Parla con me”), protagonista di uno spettacolo di teatro-canzone, Prossime aperture, che ricorda quello di Giorgio Gaber, e Nel fango del dio pallone. La storia maledetta di Carlo Petrini, centravanti di serie A, amara e lucida riflessione sul mondo, “sfiorito”, del calcio italiano a partire dalla storia personale di un calciatore dei tempi di Rivera (e Petrini sarà con noi, la sera dello spettacolo); fino ai toni surreali di John e Joe, spettacolo che vede protagonista il duo comico Olcese e Margiotta, qui alle prese con una storia costantemente in bilico fra la realtà e l’assurdo, e a quelli divertiti, ma sempre consapevoli, di Enrico Bertolino, che con Lampi accecanti di ovvietà ci aiuterà a riflettere, ridendo, sui luoghi comuni e le contraddizioni che assediano la nostra vita.

infotel. 0481 494 369 / Fax 494 352
teatro@comune.monfalcone.go.it
www.teatromonfalcone.it

venerdì 15 settembre 2006

Pierre Boulez a Innsbruck


Ricevo e pubblico:

16.09. > Innsbruck
TIROLER LANDESTHEATER – GROSSES HAUS l Rennweg 2 l
Ore 20.00 Uhr> Music
Lucerne Festival Academy Orchestra and Vocalists l Pierre Boulez l Luisa Castellani
Arnold Schönberg > Kammersinfonie Nr. 2Anton Webern > Entflieht auf leichten Kähnen op.2 l Das Augenlicht op.26 l Entflieht auf leichten Kähnen op. 2b
Pierre Boulez > Cummings ist der Dichter
Matthias Pintscher > Monumento V > IE PI
Luciano Berio > Calmo

Pierre Boulez, grande profeta del contemporaneo, omaggia in un concerto i suoi predecessori. Tracciando una linea ideale da Schönberg, Webern, Berio, fino a Boulez stesso e Pintscher il concerto racconta con coscienza critica e trasparenza analitica la storia dell’avanguardia musicale degli ultimi cento anni. L’atonalità estrema di Arnold Schönberg, la poetica dell’aforisma di Anton Webern, le avventurose trame elettroniche di Lucio Berio e il radicalismo di Pierre Boulez sono le premesse fondamentali per comprendere la modernità ed accompagnarci fino alle dissonanze contemporanee di Matthias Pintscher.
Solo su prenotazione.


Eine Produktion
Una produzione






Infoline:
T +39 0471 . 673 070 info@transart.it

Trionfo per Dudamel e la "Simon Bolivar"


Trionfo (quasi) annunciato per Gustavo Dudamel e i "suoi" incredibili ragazzi venezuelani ieri al Parco della Musica di Roma. Un concerto che ha messo in luce le qualità tecniche dei duecento giovani musicisti e il carisma di un astro nascente (appena venticinquenne) della bacchetta, che sembra già un veterano (nel senso più puro del termine) della musica. Radiotre ha trasmesso il concerto in diretta. Davvero un bel regalo per gli ascoltatori. Grazie "Mamma" Rai. Questa sera nella seconda serata romana la scatenata orchestra venezuelana sarà invece diretta da Claudio Abbado. In programma il Triplo Concerto di Beethoven e la Quinta Sinfonia di Mahler. Naturalmente...Da non perdere!!!

lunedì 11 settembre 2006

Un libro di Aquiles Delle Vigne

E’ stato appena pubblicato dalla Florestano Edizioni, giovane casa editrice musicale barese, un interessante volume di Aquiles Delle Vigne, insigne pianista e docente argentino, dal singolare titolo, “Viaggio nell’intimo di un pianista”. Il libro si propone alcuni fondamentali obbiettivi, come scrive lo stesso autore: “Questo libro è contemporaneamente un credo ed una provocazione. Un credo nell’artista in quanto essere unico. Un credo nella Musica come valore estetico, morale e religioso. Una provocazione nei confronti dei giovani che, davanti all’odierna letargia, sembrano sommersi dal problema dell’Arte, quello odierno e quello eterno, coltivando una speranza certa nella loro reazione per un avvenire che credo brillante.” Il libro contiene un accurato esame delle problematiche quotidiane degli aspiranti pianisti: dai concerti ai concorsi, dallo studio “matto e disperatissimo” alle malattie professionali. Un lavoro indubbiamente importante, che non mancherà almeno di suggerire stimoli e riflessioni a tutti coloro che sono quotidianamente alle prese con i fatidici 88 tasti o ai comuni, semplici appassionati di musica.

Notizie dall'orchestra giovanile italiana

La gentilissima Isella Marzocchi (Studiomusica) mi ha comunicato alcune buone notizie per i giovani musicisti italiani del Sud. Spero di farne cosa gradita soprattutto a loro pubblicandole sul blog.


OGI - ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA 2006/2007
1° PROGETTO SPECIALE MEZZOGIORNO
Per la prima volta in 22 anni le selezioni dell’Orchestra, oltre che a Fiesole,
si terranno in collaborazione con i Conservatorî
a Foggia, Matera e Messina

L’Orchestra Giovanile Italiana nel suo ventiseiesimo anno di attività è orgogliosa di aver trovato la collaborazione dei Conservatorî di Foggia, Matera e Messina per il nuovo corso di formazione orchestrale. Nell’ambito dell’innovativo Progetto OGI-Mezzogiorno dal 3 all’8 ottobre si svolgeranno nelle tre città coll’attiva partecipazione dei Conservatorî Umberto Giordano di Foggia, Egidio Romualdo Duni di Matera e Arcangelo Corelli di Messina le selezioni per il nuovo Centro Nazionale di Formazione Orchestrale. Per il 2006/2007 l’OGI può tornare grazie al nuovo sostegno specifico di ARCUS, all’organico di grande orchestra sinfonica. La programmazione 2006/2007 potrà quindi articolarsi sulla base del grande repertorio sinfonico con un organico che prevede 16 violini primi, 14 secondi, 12 viole, 12 celli, 8 contrabbassi, legni a 3, 6 corni, 3 trombe, 3 tromboni, 1 tuba, 3 percussionisti e 5 pianisti che le consentiranno di affrontare due significative sfide proprio per dare spazio alle possibilità di una formazione di così ampio respiro: la Decima di Mahler e l’imponente Nona di Bruckner in tour nel prossimo autunno.

Per la prima volta, nell’arco dei 26 anni di attività formativa di perfezionamento professionale durante i quali l’orchestra ha preparato oltre mille allievi entrati a far parte delle principali orchestre sinfoniche italiane ed europee, l’opportunità di partecipare alle audizioni è stata estesa ad altri centri del territorio nazionale nel rispetto della caratteristica precipua espressa dal nome stesso dell’orchestra che la individua, appunto, come realtà sovraregionale.

Facilitare l’ingresso nel percorso formativo dell’OGI ai giovani musicisti del Sud ha motivato la Scuola di Musica di Fiesole ad individuare e stabilire, in regioni come la Puglia, la Basilicata e la Sicilia, partnership con i conservatori – in particolare l’Umberto Giordano di Foggia, l’Egidio Romualdo Duni di Matera e l’Arcangelo Corelli di Messina - a cui è auspicabile che in futuro possano aggiungersene altri. Obiettivo principale del Progetto Speciale Mezzogiorno è agevolare i tanti talenti residenti nelle regioni meridionali del Paese per cui troppo spesso l’occasione di emergere è subordinata al disagio geografico.

La Scuola di Musica di Fiesole, tramite convenzione con il Conservatorio G Frescobaldi di Ferrara, ha aperto ai propri allievi dei corsi di alta formazio¬ne (Corsi speciali e Orchestra Giovanile Italiana) la possibilità di conseguire il diploma accademico di biennio di secondo livello effettuando la coscrizione alle due istituzioni.

Nel 2004 l’Orchestra è stata insignita del “Premio Abbiati” della Critica Musicale quale “miglior iniziativa musicale che dal 1984 ha formato migliaia di professionisti, costituendo un punto di riferimento unico per la formazione del giovane musicista e una delle espressioni più felici del ruolo didattico, insostituibile da 30 anni, della Scuola di Musica di Fiesole”.

L’Ogi è attualmente sostenuta dalla Regione Toscana, dal Ministero per i Beni e le attività Culturali, da ARCUS e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Il bando è scaricabile dal sito www.scuolamusica.fiesole.fi.it La scadenza per la presentazione delle domande – che possono essere inviate a mezzo posta, fax o email - è fissata al 25 settembre per il Progetto Mezzogiorno e al 30 settembre per le audizioni a Fiesole.

Info: 055 5978539 oppure orchestre@scuolamusica.fiesole.fi.it

L’ATTIVITA’ 2006/2007

 I DIRETTORI
Numerose le novità. Riccardo Muti – che torna dopo tanti anni – sarà alla guida del Progetto Speciale Cherubini–OGI che raccoglie i giovani talenti delle due realtà formative. I dettagli del programma, che avrà l’onore di essere ospite del Ravenna Festival, è attualmente in via di definizione.

Ritorna anche Gabriele Ferro, già alla guida dell’OGI in alcune tra le più riuscite tournée estere, dal Sudamerica alla Germania. Proprio Ferro sarà a capo del tour autunnale con il programma Mahler – Bruckner e guiderà il consueto Progetto ORT-OGI in cui l’orchestra di formazione sarà al fianco di una realtà professionale e di grande valore come l’Orchestra della Toscana. L’esperienza, che quest’anno darà vita alla Prima di Mahler, è da sempre vissuta con grande entusiasmo da entrambe le formazioni protagoniste del progetto, sia per l’occasione, per I giovani musicisti, di poter suonare con grandi professionisti, sia per I musicisti dell’ORT di poter frequentare pagine sinfoniche che altrimenti il proprio organico non avrebbe consentito di affrontare.
Anche la tournée estiva sarà guidata da Gabriele Ferro, che vedrà l’OGI nell’Europa del Nord insieme a due solisti d’eccezione, Pavel Vernikov e Andres Mustonen, interpreti di Ex Contrario a loro dedicata dal grande compositore georgiano Gyia Kancheli, duello simbolico tra il violino classico di Vernikov e quello barocco di Mustonen, di cui è prevista una prima esecuzione nazionale al Young Euro Classic Festival di Berlino.

Il 12 luglio, in prima esecuzione nazionale, l’Orchestra Giovanile Italiana insieme all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini eseguiranno “Seven gates of Jerusalem”, composizione del maestro Krzysztof Penderecki, sotto la guida del compositore polacco, nell’ambito di Ravenna Festival

La produzione operistica selezionata sarà La Bohème, in collaborazione con il Teatro di Cento.
Nicola Paszkowski dirigerà lo stage speciale realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Foggia


 I DOCENTI
Grandi novità anche nella nutrita schiera dei docenti. Massimo Marin, spalla di quasi tutte le orchestre italiane che attualmente collabora con la Chamber Orchestra Europe e la Filarmonica della Scala si occuperà della sezione violini. La sua intense attività didattica ha prodoto un gran numero di allievi eccellenti. Per la sezione delle viole, oltre alla masterclass di Danilo Rossi, gli allievi avranno il contributo di Alfonso Ghedin, prima viola solista presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e membro del Quartetto Beethoven. A queste importanti presenze si affiancano i maestri “storici”: Alberto Bocini per I contrabbassi (primo contrabbasso del Maggio Musicale Fiorentino e della London Symphony Orchestra) e Giampaolo Pretto per la sezione fiati (primo flauto solista dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI), entrambi, nei lontani anni Ottanta, prime parti dell’OGI.

Molte le novità riguardanti anche la cameristica. Al consueto corpo docente – Guido Corti per la musica da camera per gruppi misti, Renato Rivolta per il repertorio moderno e contemporaneo, Antonello Farulli per l’ensemble d’archi, Tiziano Mealli e Andrea Nannoni per la musica da camera per archi e pianoforte e Manuel Zigante per il quartetto – si uniscono altri due grandi maestri: Konstantin Bogino del Trio Tchaikovsky per la musica da camera con pianoforte e Christophe Giovaninetti (ex Quartetto Ysaÿe, Quartetto Elisée) per il quartetto d’archi. Maestro per l’orchestra è come sempre Nicola Paszkowski che, negli anni, ha conquistato una solidissima fama, non solo come eccellente musicista, ma soprattutto nel ruolo ancor più complesso di straordinario maestro preparatore dell’orchestra.
Per la sezione violini, nell’ambito dei passi d’orchestra, ha assicurato la propria presenza mensile Florian Zwiauer, konzertmeister dei Wiener Symphoniker e ottimo didatta, affiancato da Domenico Pierini, che nell’Orchestra del Maggio ricopre lo stesso ruolo, per un seminario sugli archi in Bohème.

Sempre per le masterclass l’OGI potrà contare su Jürgen Kussmaul per le viole, Enrico Bronzi (Trio di Parma e Lucerne Festival Orchestra) per I violoncelli, Klaus Stoll (Berliner Philharmoniker) per I contrabbassi, Andrea Lucchesini per il pianoforte e Jonathan Faralli per le percussioni. Nell’ambito del Progetto ORT-OGI verranno attivate le masterclass di Paolo Carlini per i legni e di Donato De Sena per gli ottoni. Liuteria e ance doppie saranno oggetto di due seminari rispettivamente condotti da Giovanni Lucchi e Massimiliano Dodi.


 BORSE DI STUDIO

La Compagnia di San Paolo di Torino sosterrà anche quest’anno le borse di studio per le prime parti dell’orchestra per le quali è previsto il consueto concorso interno. Gli studenti ammessi al corso godranno di una borsa di studio che consiste nella completa gratuità del soggiorno (per I residenti al di fuori della Provincia di Firenze) in tutti I periodi previsti dal calendario OGI. La frequenza ai corsi di perfezionamento individuale è gratuita e obbligatoria; le relative spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico dello studente. E’ prevista una borsa di studio a parziale copertura dei costi sostenuti.

Visconti e la musica

Venerdì scorso ho assistito alla serata-omaggio a Luchino Visconti al Teatro Piccinni di Bari, organizzata dalla Fondazione Petruzzelli in collaborazione con la Fondazione Istituto Gramsci, il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Parus Film. Francamente, lo confesso, mi sarei aspettato molto di più, se non altro per il peso specifico dei partners aderenti all’iniziativa. Nulla da dire sulla prova dell’orchestra della Provincia di Bari, che sotto la guida attenta e musicalissima di un maestro come Marco Guidarini, si è esibita per un’ora e un quarto (senza intervallo) fornendo un’ottima prova d’insieme al cospetto di un paio di significativi e complessi “lacerti” di Anton Bruckner (il I movimento della sua Settima Sinfonia) e Gustav Mahler (l’ormai noto Adagetto tratto dalla Quinta Sinfonia) che costituiscono, come si sa, i rispettivi tessuti sonori di due capolavori del cinema italiano come Senso e Morte a Venezia; per concludere l’orchestra ha offerto una vivace, appassionata lettura della “Sinfonia sopra una canzone d’amore” di Nino Rota (lavoro anch’esso, ma solo in parte, recepito da Visconti per il suo Gattopardo). La mia delusione, invece, si è concentrata sull’illustrazione visiva delle esecuzioni e sulla povertà di contenuti formativi della serata. Possibile che non si potesse fare di meglio che proiettare una lunga sequela di fotogrammi per rendere omaggio, tra l’altro, ad uno dei più grandi registi del Novecento? E soprattutto: nessun intervento prima della serata a spiegare (anche solo in termini essenziali) il senso di questa serata in ricordo di Luchino Visconti e perché proprio qui a Bari. E ancora: perché poi la Mostra che la Fondazione Istituto Gramsci organizzerà a Roma al Parco della Musica, a partire da novembre, non poteva - almeno in parte – essere parallelamente allestita ed “assaggiata” nel rinato foyer del Petruzzelli? Insomma, bella serata musicale, ma perché chiamarla “Omaggio a Luchino Visconti”. Più giusto magari intitolarla “Visconti e la Musica”, facendola precedere da qualche ospite o testimonianza adeguatamente supportati e coordinati da un bravo conduttore. Tra l’altro era presente in un palco proprio Michele Mirabella. E chi meglio del Professore avrebbe potuto regalarci una serata anche solo leggermente diversa, ma senz’altro più puntuale?

venerdì 8 settembre 2006

A tutto...Jazz

Chissà perché, già da qualche anno ormai, settembre in Terra di Bari è diventato il mese dedicato al Jazz. Infatti, dopo l’apertura ufficiale del Talos Festival a Ruvo di Puglia (in una stracolma Piazza Le Monache) e con un bellissimo doppio concerto prima degli scatenati Tangheri, poi del funambolico pianista toscano Stefano Bollani, accompagnato dall’orchestra da camera della Magna Grecia diretta da Mirko Guerrini, toccherà anche alla Camerata Musicale Barese, benemerita associazione musicale da oltre sessant’anni, partire lunedì 11 settembre alle ore 21, sul Sagrato della Basilica di San Nicola con la 18ª edizione del Festival Jazz “Notti di Stelle”. Si tratta di una manifestazione patrocinata dall’Amministrazione Provinciale del capoluogo pugliese. Protagonista della prima serata, sarà il diciassettenne siciliano Francesco Cafiso, per la prima volta a Bari e reso famoso dal Festival “Umbria Jazz”; tra i suoi successi il premio “Orango d’Or”, come miglior giovane Jazzista italiano. Suoneranno col suo quartetto dei Solisti di Perugia in un significativo tributo a Charlie Parker in esclusiva regionale, dopo le applaudite esibizioni tenute ad Umbria Jazz.
Nella seconda serata (12 settembre) ci saranno invece l’inconfondibile tromba di Pino Minafra, che della Puglia esalta le più genuine tradizioni in chiave jazzistica, con il suo Ensemble, il Quartetto Vocale Barese della Faraualla e la scatenata “Municipale Balcanica”, fresca realtà tutta pugliese, che sta raccogliendo successi in tutta Europa.
Mercoledì 13 settembre, terzo appuntamento con il “Giovanni Tommaso Quintet” in “Progetto Cinema” che conta, tra gli altri, un eccezionale trombettista del jazz italiano, Flavio Boltro. Tommaso rileggerà in chiave tutta personale le più belle colonne sonore di Morricone e Nino Rota.Per le tre serate saranno praticati prezzi particolarmente invitanti : abbonamento 13 euro, il biglietto da 7 a 6 euro.
Per informazioni e sottoscrizioni di abbonamento gli uffici della Camerata Musicale Barese sono aperti tutti i giorni feriali dalle 9 alle 13 e dalle 16,30 alle 20. Infotel 080/5211908 come anche il Box office la Feltrinelli Bari .
e-mail camerata.musicale@virgilio.it
Da stasera, infine, sino al 23 settembre ci sarà anche il Bari Jazz Festival organizzato dalla Jazz Studio Orchestra di Paolo Lepore presso il rinato Chiostro di San Francesco alla Scarpa nel Borgo Antico, che comprende diversi interessanti appuntamenti. Insomma, aspettando anche “qualcosa” di buono dal fronte della Classica e della Lirica in autunno, godiamoci l’intenso, scoppiettante settembre jazzistico barese.

mercoledì 6 settembre 2006

L'orchestra giovanile Simon Bolivar arriva in Italia


L’Orchestra Giovanile “Simòn Bolìvar” del Venezuela sarà in Italia ospite prima del Teatro Massimo di Palermo (12 e 13 settembre), poi dell’Auditorium - Parco della Musica di Roma (14 e 15 settembre) in due distinti programmi diretti da Gustavo Dudamel (venticinquenne affermato talento della bacchetta) e Claudio Abbado. Si tratta di duecento giovani musicisti reduci dai trionfali concerti tenuti nelle scorse settimane alla Filarmonica di Berlino, dove l’orchestra ha confermato tutto il prestigio che negli ultimi anni l’ha fatta diventare un’autentica, incredibile favola musicale. I concerti saranno preceduti dalla proiezione di un film di Alberto Arvelo dal significativo titolo: “Suonare e lottare…soltanto chi sogna raggiunge l’impossibile”. Un film dedicato alla straordinaria storia di quest’orchestra giovanile, attraverso le preziose testimonianze di alcuni dei migliori interpreti della musica del nostro tempo. Dallo stesso Abbado a Sir Simon Ratte, da Placido Domingo al compianto Giuseppe Sinopoli, che fu protagonista diversi anni fa di una serie di concerti con questi fantastici ragazzi. Nei quattro concerti rispettivamente diretti da Dudamel e Abbado saranno eseguite musiche di Ludwig van Beethoven, Gustav Mahler e di alcuni compositori latino-americani.
Info: www.santacecilia.it

Omaggio a Luchino Visconti

Immagini che hanno segnato la storia del cinema italiano e che il pubblico potrà riscoprire grazie all’evento organizzato dalla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli per venerdì 8 settembre alle 21 al Teatro Piccinni di Bari.
In occasione del centenario della nascita di Luchino Visconti, la Fondazione Petruzzelli, in collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni viscontiane, la Fondazione Istituto Gramsci, il Centro sperimentale di cinematografia e la Parus Film, renderà infatti un significativo omaggio al celebre regista milanese scomparso trent’anni fa.

Protagonisti dell’appuntamento, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari e il Maestro Marco Guidarini che dirigerà il complesso artistico barese. Sullo scorrere di immagini tratte dai lungometraggi Senso, Morte a Venezia e Il Gattopardo, saranno eseguiti il Primo movimento dalla VII Sinfonia in mi maggiore di Bruckner, l’Adagetto dalla V Sinfonia in do diesis minore di Mahler e la Sinfonia sopra una canzone d’amore di Rota, le colonne sonore utilizzate da Visconti per i suoi indimenticabili lavori.
I contributi video sono realizzati da Filiberto Scarpelli. I materiali fotografici relativi a Senso e a Morte a Venezia sono stati gentilmente messi a disposizione dalla Fondazione Istituto Gramsci – Archivio Luchino Visconti. I materiale relativi a Il Gattopardo sono stati, invece, gentilmente messi a disposizione dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca di Stato.
Una manifestazione ideata per ripercorrere e rivivere alcune tappe fondamentali della vita e dell’arte del grande regista.

lunedì 4 settembre 2006

Eccomi con Valentina



Eccomi in una bella immagine (scattata dal fotografo Vito Mastrolonardo) in compagnia della soprano Valentina Valente, che sarà una delle protagoniste di questa edizione di Settembre Musica a Torino.

Settembre Musica

Il festival torinese di Settembre Musica, appena iniziato sabato scorso con uno strepitoso concerto dell’Orchestra e del Coro della Scala diretti dal celebre maestro coreano Myung-Whun Chung, è certamente uno dei più importanti d’Europa. Vi riporto di seguito (quasi) integralmente la presentazione inserita nel ricco programma generale della manifestazione. Presentazione firmata dal suo autorevole direttore artistico Enzo Restagno. Una programmazione, quella di Settembre Musica forte dei suoi ottantanove appuntamenti, tutti nel segno della qualità, pur nel panorama di un’offerta variegata e apertissima ad incontrare l’attenzione dei “palati” più diversi.

PIANTA MUSICALE DI UNA CITTA’
“Il cartellone di Torino Settembre Musica potrebbe benissimo essere raffigurato come la mappa di una città con i suoi quartieri ben ordinati: qua i grandi concerti sinfonici con Riccardo Muti e Bernard Haitink che dirigono Philarmonia e London Symphony, Myung-Whun Chung con i complessi della Scala, Philippe Herreweghe con l’Orchestre des Campa-Elysées, William Christie con i musicisti delle Arts Florissants, Helmuth Rilling con la Bach Akademie…
Più in là, in un altro quartiere, una preziosa confraternita di antiquari nelle cui vetrine fanno bella mostra di sé la quattrocentesca “Missa Sancti Jacobi” del fiammingo Dufay con il complesso La Reverdie, i “Graduali” di Magister Perotinus che risuonavano alla fine del XII secolo a Parigi sotto le volte della cattedrale di Nôtre Dame, un oratorio una volta celeberrimo come il settecentesco “Der Tod Jesu” di Karl Heinrich Graun, e Vivaldi e Bach riuniti per festeggiare il compimento dei restauri della Venaria Reale.
In un’altra zona della nostra città della musica trionfano le architetture contemporanee con le musiche di Peter Maxwell Davies, di Hans Werner Henze e di Šostakovič, mentre a pochi passi di distanza, in una specie di caffè letterario, si sono date appuntamento le musiche ispirate da Mallarmè, Ibsen e Hofmannsthal.
In un altro quartiere più estroso ed esotico, abbiamo raccolto le musiche del Vietnam e dell’Afghanistan ma anche Ivano Fossati, l’attrice Victoria Abril, innamoratasi all’improvviso delle canzoni brasiliane, il giapponese Sakamoto e lo strepitoso e allegrissimo Absolute Ensemble di Kristjan Järvi col jazzista Joe Zawinul.
A proposito di quartieri: se vi trovate a passare di lunedì accanto alla Mole Antonelliana, provate a entrarci: ci troverete il violoncellista Enrico Dindo che vi snocciolerà le sei Suites di Bach, il fisarmonicista Richard Galliano e il chitarrista Ralph Towner. La metafora dei quartieri alla quale ho fatto ricorso per dividere il cartellone del festival in generi non è neanche tanto astratta poiché Torino merita davvero l’appellativo di città della musica.
Se posso azzardare un consiglio, suggerirei al pubblico di concedersi anche il piacere della sorpresa: scegliete i quartieri musicali che preferite ma provate poi a imboccare svolte improvvise poiché a settembre, a Torino, la musica con le sue seduzioni vi aspetta dietro ogni angolo (…).” Per tutte le informazioni sul Festival torinese si può consultare il sito web: www.comune.torino.it/settembremusica